Ecco il vero motivo per cui Sbarra è andato a Ferentino

Quella di Ferentino per il Segretario Generale della Cisl Luigi Sbarra non è stata una semplice tappa per lanciare la proposta di legge sugli utili ai lavoratori. È stato il segnale di un mondo del lavoro che sta cambiando. A cavallo tra deindustrializzazione e nuova economia. E da Ferentino Cisl ha fatto capire di saperlo benissimo

Emiliano Papillo

Ipsa sua melior fama

Il segnale è doppio. La visita compiuta sabato mattina dal Segretario generale della Cisl Luigi Sbarra a Ferentino non è una comune tappa della Festa della Partecipazione. Sarebbe potuto andare in una qualsiasi piazza di un’Italia che la Cisl ha mobilitato nel fine settimana per promuovere la raccolta firme sulla legge di iniziativa popolare per la partecipazione dei lavoratori agli utili delle aziende. Cioè una parte di quello che viene guadagnato dalla fabbrica viene diviso anche con i lavoratori perché è il loro impegno ad avere permesso di raggiungere quei risultati.

Allora perché Ferentino? Perché andare in Piazza Matteotti? E non a Frosinone che è il capoluogo della provincia. O Cassino che è la capitale di un’Automotive in disfacimento? (Leggi qui: L’urlo di Calenda: “Stanno soffocando l’automotive”).

La scelta di Ferentino

Luigi Sbarra ed Enrico Coppotelli

La spiegazione sta tutta tra le righe. Nelle pieghe delle parole che la liturgia del linguaggio sindacale vuole pesate e attente. Ma è chiaro che Ferentino rappresenti il punto di svolta di un territorio che sta cambiando. Con la Henkel che ha cominciato a tagliare e studia se andare via da qui e dall’Italia. O la Iacobucci che è lontana dai fasti di un passato aeronautico che sembrava infinito. Oppure una Biga Alata che ha smesso di cucire abiti pret a porter. E Valeo che ormai non produce più i condizionatori per Thema e Croma ma tiene in servizio solo i giardinieri ed i manutentori per evitare che tutto crolli.

L’elenco potrebbe continuare. Luigi Sbarra ha scelto Ferentino perché è la capitale di una fase industriale che sta scomparendo: Henkel è chimica, Valeo è Automotive, Biga Alata è sartoria, Iacobucci è meccanica avanzata. Venire qui significa che la Cisl nazionale sa che Ferentino esiste, il suo dramma e quello della Ciociaria non sono al buio.

Al tempo stesso significa dire al Governo ed alle altre sigle che c’è un’Italia che sta prendendo nuova forma. Perché a Ferentino ci sono gli olandesi di New Cold che stanno realizzando il più grande centro di stoccaggio del freddo nel sud Europa. C’è Silvio Ferraguti che sta alzando milioni di metri cubi di capannoni per la logistica. Ci sono i supervisori di Amazon che studiano la possibilità di lanciare da qui il servizio Fresh: tu ordini dal computer ed entro un’ora i surgelati sono a casa tua. Fine del vecchio modo di andare al supermercato.

La voce del mondo del lavoro

Piazza Matteotti

È un’Italia che sta cambiando e chi perde tempo a piangere sulle vecchie tecnologie che finiscono il loro ciclo rischia di non vedere quello che nasce. C’è tutto questo tra le righe della Festa della Partecipazione che ha portato Luigi Sbarra a Ferentino. Al suo fianco il Segretario regionale del sindacato Enrico Coppotelli che da qualche settimana è anche Reggente di Roma, lui che è ferentinate Doc. E poi il Segretario provinciale Enrico Capuano, i leader locali Cisl dei vari settori, il sindaco Piergianni Fiorletta con molti amministratori dei Comuni vicini. il presidente del consiglio provinciale di Frosinone Gianluca Quadrini. C’è Italia Viva con il Segretario provinciale Adamo Pantano che appoggia la proposta di legge targata Cisl.

Grazie di essere qui oggi per far risuonare forte la voce del mondo del lavoro insieme a pensionati, studenti, famiglie, migranti in una Festa della Partecipazione che vuole promuovere il valore dell’unità e della coesione“: Sbarra ha iniziato così il suo discorso davanti a centinaia di cittadini. Piazza Matteotti è diventata un punto verde con centinaia di loghi Cisl in un sabato che invitava ad andare al mare.

Le idee che qui affermiamo sono quelle di precari, donne, giovani, anziani: siamo qui per rappresentare le loro necessità, per contribuire a scrivere insieme una pagina storica per il nostro Paese, che avanza soluzioni vere, concrete. La partecipazione incrocia e può risolvere tutte le grandi sfide di questo tempo: salari insufficienti, investimenti assenti, produttività del lavoro stagnante, organizzazione del lavoro da innovare e rendere coerente con le esigenze di vita delle persone“.

Il lavoro che cambia

Sbarra ha parlato di un mondo del lavoro che è cambiato. Che ancora ha molte problematiche legate allo sfruttamento, alla sicurezza sui luoghi di lavoro. Un mondo nel quale alle aziende è data ancora la possibilità di comunicare in piena notte, con una semplice mail, licenziamenti o cessazione di attività.

Ed in Ciociaria i casi anche recenti non mancano. Fca prima di diventare Stellantis lasciò a casa migliaia di ragazzi con un semplice sms. Altri scoprirono solo al mattino che il loro badge era stato disattivato. La Biga Alata con una mail ha informato il sindaco di voler chiudere la sua sede di Frosinone licenziando 22 addette.

La Cisl – ha incalzato Sbarra – non fa politica ma incalza la politica sui problemi reali dei cittadini che debbono essere chiamati a conoscere l’andamento delle aziende nelle quali lavorano“. Una giornata di festa ma anche di proposte. Per una terra che sta cambiando: andando a Ferentino, Sbarra ha sottolineato che siamo in una fase di passaggio per il mondo del lavoro e del sindacato. L’abilità di Enrico Coppotelli è stata quella di individuare il punto di sintesi sulla cartina geografica.