Gli avevano fatto causa prima del voto, decade il sindaco eletto

Il Tribunale di Cassino ha dichiarato decaduto Orazio Capraro da sindaco di Villa Santa Lucia per una causa pre-elettorale. Ritenuta una trappola dalla maggioranza che per questo convalidò il risultato. Capraro continua a operare nell'attesa dell'appello.

Una trappola. Costruita per farla scattare in caso di sconfitta alle elezioni. E sabotare il risultato delle urne. Non ha avuto dubbi il Consiglio Comunale di Villa Santa Lucia durante la sua prima riunione dopo le votazioni che avevano scelto come sindaco Orazio Capraro. In quella seduta vanno esaminate le ‘condizioni di eleggibilità‘ cioè si verifica se tutti gli eletti hanno i requisiti giuridici per esercitare il mandato. E l’opposizione, fresca di sconfitta, sostenne che il sindaco non le aveva.

Oggi il Tribunale di Cassino ha dichiarato la decadenza di Orazio Capraro dalla carica di sindaco del Comune di Villa Santa Lucia. Lo ha considerato incompatibile perché è parte in una causa contro il Comune nella quale c’è una richiesta di risarcimento.

La causa – trappola

Il municipio di Villa Santa Lucia

Perché il Consiglio ritenne che fosse una trappola? Perché la causa venne intentata tre mesi prima delle elezioni dall’allora sindaco Antonio Iannarelli, predecessore di Capraro. L’Aula ritenne che la causa fosse stata intentata in maniera pretestuosa, proprio per avere uno strumento giuridico con cui invalidare l’elezione in caso di vittoria di Capraro e della squadra.

L’opposizione segnalò la cosa al Tribunale di Cassino che nel giudizio elettorale ha ritenuto ora che la questione sollevata non sia manifestamente infondata ed ha dichiarato decaduto il sindaco.

Rispetto la decisione che tuttavia non condivido – ha commentato il sindaco -. Rassicuro la cittadinanza che il sottoscritto e l’amministrazione democraticamente eletta dai cittadini, continueremo tranquillamente ad operare, visto che con l’appello, sino alla decisione definitiva, l’esecutività della sentenza è sospesa”.

Precedenti illustri

Riccardo Roscia

Un caso analogo era accaduto all’ex sindaco di Pontecorvo Riccardo Roscia. Venne dichiarato incompatibile nella carica di Consigliere comunale perché aveva una lite pendente con il Comune. Anche in quel caso a promuoverla era stata la sua parte avversa: reclamava un risarcimento dei danni patiti dall’immagine del Comune a seguito dell’operato del sindaco.

Ad Aquino era stata dichiarata la decadenza del Consigliere dei Comunisti Italiani Pietro Ferone. Anche in questo caso c’era un contenzioso avviato dalla controparte politica: riteneva che avesse danneggiato il buon nome del Comune con alcuni suoi post.

Ad assistere il sindaco Orazio Capraro nell’Appello sarà l’avvocato Carlo Risi del foro di Cassino.