I rifiuti sono “buoni”: emergenza alla fine. Fino alla prossima

Consegnato l'identikit del rifiuto e di chi lo produce. Riparte il conferimento alla Rida e comincia la fine dell'emergenza. Che scatena il Pd: vuole una commissione

Andrea Apruzzese

Inter sidera versor

I rifiuti sono buoni: parola del Comune. Lo dice dopo le analisi effettuate presso i laboratori riconosciuti dalla Regione Lazio. Il che è comunque un po’ come chiedere all’oste se il vino sia buono. Dopo una settimana di cumuli con i rifiuti abbandonati su marciapiedi, piazze e pubbliche vie di Latina (e anche roghi, due quelli di stanotte) l’annuncio fa sorgere un sorriso molto amaro.

Ma è stato un passo necessario, quello delle “analisi merceologiche” sul rifiuto da conferire presso la società Rida Ambiente. Era stata infatti la stessa Rida a chiedere una cosa precisa, due giorni dopo lo stop ai rifiuti dato lunedì a causa di un incendio agli impianti. A tutti i Comuni suoi clienti, Rida aveva chiesto “quale precauzionale condizione per il riavvio in sicurezza dei conferimenti dei propri rifiuti urbani, di effettuare analisi merceologiche complete e aggiornate, rilasciate da laboratori accreditati. Che riportino anche l’eventuale presenza di materiali pericolosi, farmaci, o materiali esplosivi”.

Nonché «di comunicare se i rifiuti conferiti presso il nostro impianto provengano esclusivamente da utenze domestiche con raccolta porta a porta. Oppure anche da raccolta presso isola ecologica o raccolta presso stabilimenti o altre provenienze diverse dalle utenze urbane. Qualora la provenienza sia differente, si prega di voler specificare il punto di raccolta e il relativo quantitativo. Con indicazione, qualora si tratti di stabilimenti, dei nominativi degli stessi e della specifica attività produttiva svolta».

Detto in una parola, un identikit completo. Del rifiuto e di chi lo produce.

Il Comune: valide le analisi sui rifiuto

L’impianto Rida Ambiente

I Comuni, in primis Latina, si sono quindi trovati costretti, nel pieno dell’emergenza, a svolgere le analisi richieste. Non è stato evidentemente semplice da gestire per il Comune, le cui comunicazioni di questi giorni sono state improntate a rassicurazioni. Cui però non seguiva una altrettanto rassicurante situazione sulle strade, sempre più invase da sacchi e rifiuti di monnezza.

Comunicazioni a tratti anche surreali, quando si chiedeva il sacrificio agli utenti di tenere i rifiuti in casa, oltretutto in un periodo di caldo infinito.

Fino alla nota di venerdì scorso: la situazione si sbloccherà lunedì. E oggi infatti le analisi sono state inviate alla Rida. “A seguito della richiesta di Rida Ambiente, Abc Latina ha da subito provveduto ad effettuare e trasmettere le analisi merceologiche necessarie e, già dalla giornata odierna, la frazione indifferenziata sarà raccolta dai cassonetti stradali” ha fatto sapere oggi l’Azienda per i beni comuni. “Nel corso della settimana la situazione tornerà, gradualmente, alla normalità. Si ricorda che, nelle aree servite dal nuovo porta a porta, è già ripartito il servizio di raccolta del secco indifferenziato“.

Cosa hanno spiegato da Piazza del Popolo

Uno dei mezzi di Abc

Alla propria azienda fa eco l’amministrazione di piazza del Popolo: “È stato riattivato oggi il servizio di raccolta dei rifiuti indifferenziati depositati nei cassonetti stradali del centro città. Già dalle 13, i mezzi dell’azienda speciale Abc Latina sono potuti ripartire alla volta dell’impianto Rida Ambiente di Aprilia per conferire i primi carichi“. Lo spiega l’assessore comunale all’Ambiente Franco Addonizio, precisando che per tornare alla normalità del servizio occorrerà ancora qualche giorno.

“L’amministrazione comunale – ha aggiunto il sindaco Matilde Celentano ha fatto sì, insieme all’azienda speciale Abc, di consegnare nel più breve tempo possibile la documentazione richiesta dalla Rida Ambiente, cioè, analisi merceologiche eseguite da un laboratorio certificato“. Una corsa, dunque, per ricevere «entro stamattina» le analisi. 

Analisi merceologiche: cioè?

Ma di cosa si tratta? Un processo che si può sintetizzare in campionatura del rifiuto, vagliatura del campione. Poi individuazione e pesatura delle singole frazioni merceologiche che compongono il rifiuto stesso. Ovvero, si ricevono i sacchetti, si aprono, si passa il contenuto in vagliatura su bilance capaci di pesa fino a 50 grammi, si separa. Richiesta di Rida inviata il 6 settembre, certificati inviati l’11. Intanto però, la situazione nelle città – non solo a Latina – si faceva pesante.

Nel capoluogo, i due terzi (a spanne, di territorio e di utenze) sono serviti ormai dalla raccolta differenziata porta a porta. Che ha visto “solo” l’interruzione della raccolta del secco residuo per qualche giorno. Ma non tutti gli utenti la eseguono. Provocando la “migrazione” di sacchi di indifferenziato là dove ci sono ancora i cassonetti stradali, ovvero nel centro storico e nella “extracirconvallazione” a ridosso, invadendoli e riempiendoli in poche ore. E spargendo immondizia su asfalto e marciapiedi.

Situazione che – ovviamente – in questi giorni, si è aggravata fino a esplodere. Non solo colline e colline di rifiuti abbandonati per strada e sui marciapiedi, ma anche – con quello che ne consegue – una decina di incendi negli ultimi sette giorni. 

Il Pd: urgente una Commissione ambiente”

Una situazione che l’opposizione ha colto al balzo, denunciandola e chiedendo la convocazione urgente di una seduta della commissione Ambiente. Capogruppo (Valeria Campagna) e consiglieri Dem (Leonardo Majocchi e Daniela Fiore) pongono domande.

Come «si sta risolvendo il problema legato al funzionamento delle guardie ambientali destinate al controllo? Si sta ragionando sulla individuazione di un impianto alternativo nel quale conferire, almeno temporaneamente, i rifiuti di Latina? E soprattutto: che intenzioni ha la maggioranza comunale sul sistema di raccolta da adottare in centro? L’assenza del servizio porta a porta nel centro città sta contribuendo ad un accumulo pericoloso che incide sulla sicurezza, oltre che sul decoro, come dimostrato dai recenti incendi che hanno colpito il nostro territorio».