La politica in Ciociaria non può esaurirsi tra il Partito Democratico e Forza Italia. In mezzo, ma pure a Destra ed a Sinistra, ci sono delle praterie che nessuno però solca da tempo.
Le liste civiche hanno un raggio di azione limitato, all’interno dei Comuni, ma certamente non possono rispondere alla domanda di politica che viene dal territorio, dai cittadini, soprattutto da quel 50% che a votare ormai non va più. Ma che fine hanno fatto gli altri partiti?
Il Movimento Cinque Stelle per esempio. L’onorevole Luca Frusone è attento alle tematiche della sanità, dell’inquinamento ambientale, interviene sul servizio idrico, si sta occupando dell’ipotesi che in Ciociaria possa essere realizzato un impianto di smaltimento di scorie nucleari. Se però i pentastellati non entrano nell’ordine di idee di essere presenti sul territorio, non potranno sperare nel solo voto di opinione alle politiche. A Frosinone, Cassino. Sora, Alatri, Anagni, Veroli, Ceccano, Ferentino devono “stare sul pezzo”. In una provincia come questa stare sul web non produce né attività politica né risultati.
A sinistra del Pd c’è un grande movimento. Possibile di Pippo Civati si è messo in movimento e guarda ai Comunisti Italiani, ma pure a Sinistra Ecologia e Libertà. Armando Mirabella, Oreste Della Posta e Giuseppe Fortuna, però, devono serrare i tempi su programmi e candidature alle comunali, provando perfino a capire se esiste ancora l’Italia dei Valori di Antonio Di Pietro in Ciociaria. Che c’azzecca? C’azzecca, perché al di fuori di logiche di coalizione non ci sono spazi.
Il Partito Socialista Italiano che intende fare? A livello nazionale l’alleanza con il Pd è strettissima e Gianfranco Schietroma, coordinatore della segreteria nazionale, si confronta quotidianamente con il braccio destro di Renzi, Lorenzo Guerini. In provincia però la situazione è differente e i Socialisti sono stati più volte “fregati” dal Pd. A Ceccano l’ultima volta, ma anche a Frosinone. Schietroma deve porre il problema una volta per tutte, anche perché sono i quadri e i dirigenti socialisti a chiederlo.
Il Nuovo Centrodestra è ormai a… sinistra. Alfredo Pallone, coordinatore regionale, ha un accordo di ferro con il senatore Francesco Scalia. Specialmente per le comunali. Semmai è da vedere cosa faranno amministratori dichiaratamente di centrodestra ad effettuare il salto della quaglia completo e arrivare tra le braccia di Renzi.
Fratelli d’Italia dove è finito? Si cerca disperatamente Antonio Salvati.
Dell’Udc non sapremmo a chi rivolgerci: Anna Teresa Formisano, Michele Mele sentono ancora il richiamo della foresta dello Scudo crociato?
Ultima arrivata la Lega, che però si chiama Noi con Salvini. Tutti aspettavano Gianfranco Rufa, invece è arrivato Gabriele Picano. Sarà lui a rappresentare il Carroccio dalle nostre parti. Il “rivoluzionario” Salvini, quello che invoca le ruspe per i campi Rom e linea dura contro i migranti, conosce la storia politica democristiana di Picano? Davvero: ve lo immaginate Gabriele Picano a interpretare il verbo duro e puro della Lega?
Verrà sempre il dubbio che non sia lui. Magari è Crozza travestito da Gabriele Picano.