Latina, la città dove si muore di caldo

Il ministero rivela che a luglio abbiamo avuto il 72% di decessi in più (quasi il doppio), nessuno peggio di noi in Italia. C'è chi pensa che sia colpa dell'anzianità. Non è così

Lidano Grassucci

Direttore Responsabile di Fatto a Latina

Perché bisogna anche tener conto dei Morti, nella vera democrazia. Giovannino Guareschi

Inchieste, elezioni da rifare, elicotteri, malavite organizzate ma che il problema a Latina “è lo campà“. Si proprio il vivere: qui è difficile sopravvivere e se a Palermo il problema è il traffico a Latina è il caldo. Secondo il ministero a luglio abbiamo avuto il 72% di decessi in più (quasi il doppio), nessuno peggio di noi in Italia. Eppure abbiamo il mare che mitiga, a 20 minuti di auto una montagna di 1500 metri. Invece? 

Tutti mi dicon Maremma, Maremma / ma a me mi pare una Maremma amara. 

L’uccello che ci va perde la penna / io c’ho perduto una persona cara. 

Sia maledetta Maremma Maremma / sia maledetta Maremma e chi l’ama.

Sempre mi trema il cor quando ci vai / perchè ho paura che non torni mai

Maremma Amara

Qui lo dimentichiamo presto ma è terra in cui anche l’aria è malata, in cui crepano di caldo le cicale, in cui l’umidità ti assale. Terra di butteri mica di cristiani.

Ma lo dimentichiamo pensando di stare come a Bolzano, di stare come lungo la Senna. Qui l’acqua non corre: sta. Qui tutto impaluda e devi avere pelle di cuoio con le zanzare.

Qui il sole batte forte come in Polesine, in Maremma, nella Camargue come in Louisiana dove per vivere devi parlare francese cajun perché in questi posti resti quel che sei anche se ti invadono mille volte.

Qui non fa caldo, qui si muore dal caldo ma non da ora, ma da allora

Latina si chiamava Piscinara. Era il nome dato come si danno il nome gli indiani d’America: non per ricordare la famiglia da dove viene, ma quello che sei e questa era una piscina d’acqua ferma, scolo di acque che dai monti rimanevano in prigione per sempre.

Al ministero avrebbero capito che non raccontavano meraviglie, ma hanno misurato quel che sempre è stato: non è terra per uomini

Zaccheo pensa che è questione di anzianità

Vincenzo Zaccheo

Apprendiamo che l’ondata di calore di questa estate ha avuto sulla nostra città e in particolar modo sugli anziani” dichiara il candidato sindaco della coalizione di centrodestra  Vincenzo Zaccheo. “Il nostro impegno come in passato sarà quello di avere la maggiore attenzione possibile al sociale e alla “Terza Età”. Fino ad oggi sono infatti state perse ingenti somme per il sociale e il mondo degli anziani è stato dimenticato

Ma aveva ragione Golda Meir, la donna che visse sulla sua pelle tutta la condizione dell’essere ebrei nel secolo scorso. Divenuta la prima donna a guidare Israele, la terza al mondo: ciò che avevo vissuto l’aveva resa pragmatica, concreta, aspra come gli ulivi della sua terra. Di lei Ben Gurion, il fondatore di Israele, disse che era ‘una vecchia puttana corrotta‘; quando Enzo Biagi gliene domandò, lei con uno dei suoi rari lampi d’affetto rispose: “Vecchia non posso negarlo; puttana non più delle altre; corrotta, assolutamente si: dalle idee di Ben Gurion che hanno portato alla nascita di Israele”.

Sulla vecchiaia fu ancora più illuminante. “La vecchiaia è come un aereo che punta in una tempesta. Una volta che sei a bordo non puoi più fare niente”.

È una risposta a Zaccheo: qui non ti salvi con le politiche sociali, ma con la pelle capace di reggere il sole. 

I dati

 I dati sono chiari. A luglio (dall’1 al 15) l’incremento dei decessi in Italia è stato di +733 in assoluto, in particolare a Brescia (+31%), Bologna (+22%), Firenze (+22%), Roma (+28%), Viterbo (+52%), Latina (+72%), Napoli (+27%), Cagliari (+51%), Bari (+56%), Palermo (+34%), Catania (+35%), Catanzaro (+48%). 

A Latina si muore più che altrove. Non è una questione di vecchiaia.