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Il Nazzareno ha risposto. Senza scomodare Nostro Signore, più semplicemente la direzione nazionale del Partito Democratico ha sciolto il quesito che era stato avanzato dalla Federazione provinciale di Frosinone: per appoggiare Giuseppe Golini Petrarcone nella corsa per essere confermato sindaco di Cassino, il Circolo Pd cittadino lunedì prossimo dovrà portare a votare in sezione il 60% dei 316 iscritti.
Il quesito era stato posto da Francesco De Angelis e da Antonio Pompeo: i due ‘saggi’ incaricati di evitare il bagno di sangue e la spaccatura irreparabile per la scelta del candidato da appoggiare. La soluzione era stata individuata con lo Statuto alla mano: il candidato lo decide il Circolo locale, se ci sono più aspiranti allora uno di loro deve riportare almeno il 60% dei voti degli iscritti; il dubbio nasceva dal regolamento approvato dalla Federazione provinciale che invece elevava a 70% quel tetto. (leggi qui il precedente)
Ora la risposta è arrivata da Roma: vale lo Statuto, si deve raggiungere il 60%. Se nessuno supera quel traguardo, si va alle elezioni primarie. Domani sera la Direzione Provinciale di Frosinone ratifica la decisione presa dai ‘saggi’.
La maggioranza della sezione di cassino è schierata per l’appoggio a Petrarcone, la minoranza che fa riferimento al segretario dimissionario Stefano Mosillo invece punta ad appoggiare il vice presidente del Cosilam Francesco Mosillo (figlio di Stefano).
Ma la linea individuata a Frosinone ha sollevato più di qualche mal di pancia: «E’ stata ignorata la chiara volontà del Circolo di andare con Petrarcone» ha sostenuto più di qualcuno. Ed in queste ore è circolata la proposta di non andare alla conta: ma di mettere il Provinciale di fronte alle conseguenze della sua scelta. In che modo? Realizzando una lista di civica composta interamente da iscritti al Pd.