Un nuovo ospedale a Sora per paura dei terremoti

Il sindaco di Sora Roberto De Donatis giura di non saperne niente. Ma il decreto U00109/2017 della Regione Lazio firmato da Nicola Zingaretti parla chiaro. In città deve essere costruito un altro ospedale. E’ destinato a prendere il posto di quello attuale che ha appena trent’anni. Ci sono pure i soldi da assegnare: 99 milioni di euro. Tutto nero su bianco e firmato dal governatore del Lazio il 6 aprile scorso.

Gli atti adesso passano al Governo nazionale. Compete a lui assegnare quei soldi, inserendoli nel ‘Bilancio di previsione dello Stato – Anno finanziario 2017’. E siccome non si costruirà tutto in un anno, li dovrà prevedere anche nel ‘Bilancio pluriennale per il triennio 2017-2019″

L’attuale struttura, il mastodonte di località San Marciano, mezzo vuoto dopo i tagli avviati dal 2010, deve essere abbandonato.

Dove si farà il nuovo ospedale? Non si sa ancora.

Ma un dato è certo: la nuova struttura a Sora deve essere costruita. Le carte firmate da Nicola Zingaretti e inviate a Palazzo Chigi classificano il progetto come “Intervento di priorità massima”.

L’ORDINE E’ DI AGOSTO

Chi ha deciso di fare un ospedale nuovo a Sora? Perché nessuno ne sa nulla?

L’ordine è partito direttamente da Nicola Zingaretti. Lo ha fatto dopo essere stato ad Amatrice ed averla vista devastata dal terremoto.

Rientrato a Roma ha riunito un’unità di crisi composta da ingegneri, geologi e professori universitari. Nessuno ricorda le parole precise. Ma il concetto si. Il governatore ha detto «Qui non deve accadere quello che è successo a L’Aquila, che si è trovata senza ospedale, senza prefettura, senza tribunale… Voglio l’elenco di tutte le strutture che sono a rischio». L’elenco gli è stato consegnato dopo pochi giorni.

Il governatore ha spedito subito il commissario della Asl di Frosinone Luigi Macchitella a Sora. Lo ha mandato ad ispezionare il nuovo ospedale di località San Marciano. E’ un bestione concepito negli anni Ottanta: quando gli ospedali avevano padiglioni, camerate immense, spazi infiniti. Lo hanno fatto a regola d’arte. Ma non risponde alle norme sismiche più moderne. Né più né meno che centinaia di altri edifici simili nel Lazio.

Ma l’ospedale SS Trinità di Sora ha una differenza: è in piena zona sismica, classificata ad altissimo rischio.

Al rientro di Luigi Macchitella dall’ispezione, Nicola Zingaretti ha ricevuto una relazione. L’ha letta ed ha ordinato al commissario: «Spenda tutto quello che è necessario per mettere in sicurezza quell’ospedale nel caso in cui Sora venga colpita da un terremoto. Deve stare in piedi ed essere operativo anche se arriva il più catastrofico terremoto previsto su quell’area».

Cosa intendeva Nicola Zingaretti per “Tutto quello che è necessario”? Tutti i soldi destinati dal bilancio Asl all’edilizia sanitaria nel distretto? No. L’ordine è stato ancora più ampio: tutti i soldi che ha la Asl di Frosinone per l’edilizia sanitaria in tutti i distretti. E se non bastano, si preveda una richiesta straordinaria allo Stato.

INTERVENTO A MASSIMA PRIORITA’

Il verdetto dei tecnici è stato chiaro: costa meno realizzare daccapo un nuovo ospedale. Adeguare il SS Trinità di località San Marciano alle nuove norme costerebbe di più.

E’ così che nasce la richiesta straordinaria di fondi allo Stato, inserita nel decreto U00109/2017 del 6 aprile scorso.

Non si limita a chiedere quei 99 milioni di euro. A pagina 10 – Tabella I – Articolo 1 comma 140 – si chiedono anche 17 milioni e 10.367,31 euro per ‘Interventi di riqualificazione, adeguamento e messa a norma edile, impiantistica e strutturale’.

Ora la palla passa al governo nazionale.