Pizza e birra a Tecchiena, Buschini torna in campo

La riunione tenuta a Tecchiena. Amministratori, sindaci, Segretari di Partito: una settantina. Per far votare al Congresso Francesco De Angelis. Ed eleggere Daniele Leodori come erede di Bruno Astorre

Dovevano essere una quarantina: hanno dovuto aggiungere i tavoli e le sedie, merito del passaparola. Alla fine nelle sale della pizzeria Zeb di Tecchiena si sono presentati più o meno in settanta per rispondere all’invito di Mauro Buschini, il presidente epurando di Egaf l’ente varato per centralizzare la raccolta dei rifiuti che oggi viene gestita in maniera autonoma da ogni Comune.

La Giunta regionale nei giorni scorsi ha dato il via all’iter di revoca in autotutela di una tabella, dicendo che è sbagliata. È la tabella con cui si divide la proprietà di Egaf tra i 91 Comuni della provincia di Frosinone, tenendo conto della popolazione e dell’estensione territoriale di ciascuno. Invalidando la tabella, per la Regione decade l’assemblea che ha varato l’ente ed eletto Mauro Buschini come presidente.

Per lui non è così: aspetta gli atti per poi impugnarli.

Nel nome di Francesco. E Daniele

Daniele Leodori e Mauro Buschini

Nel frattempo torna a concentrarsi sulla politica. E riunisce una settantina tra sindaci, amministratori, dirigenti storici del Partito, Segretari di circolo. Lo fa per chiedergli di scendere in campo e lanciare la mobilitazione con cui mandare iscritti e simpatizzanti a votare per il prossimo Congresso regionale. Quello che eleggerà Daniele Leodori come erede del compianto senatore Bruno Astorre.

I segnali partiti dalla cena dello Zeb di Tecchiena sono stati tanti. Lenti, scanditi, poco visibili: lasciati lungo il percorso come se fossero tracce per chi le deve decifrare.

Il primo. Pizza e la birra di ieri sera non sono state una riunione tra amici. Ma una chiamata alle armi. Per dire due cose. La prima: Buschini considera sospesa la tregua scattata da quando è iniziata la sua stagione da ‘tecnico’ preso in prestito dalla politica; cioè lì dov’è stato assessore regionale con delega all’Ambiente ed ambasciatore della Regione Lazio con il Comune di Roma occupato da Virginia Raggi per tentare un dialogo sul Piano Regionale dei Rifiuti; lì dove la sua dote era il dialogo tra due mondi: quello della politica e quello dell’amministrazione sul territorio.

La sospensione comporta il ritorno alla politica attiva. Cioè tornare a riunire, radunare, sollevare, cercare voti.

Vi presento un amico

L’abbraccio tra De Angelis e Buschini

Il secondo segnale. Il dissotterramento dell’ascia di guerra dimostra che non c’è alcun isolamento. Che Il presidente epurando di Egaf non sta ai margini del Partito Democratico. E che non sta in contrapposizione a Francesco De Angelis.

Mauro Buschini sosterrà senza se e senza ma la lista del Congresso regionale che vedrà come capolista Francesco De Angelis. E che sostiene l’elezione di Daniele Leodori come Segretario Regionale del Partito, all’interno di un ragionamento di equilibrio tra le componenti.

Buschini mobilitato le truppe toccando le corde degli affetti. Dicendo “Questa sera vi volevo parlare di un amico, alla prima candidatura: lo dobbiamo sostenere perché sta crescendo.”: i miltanti della storica componente Pensare Democratico sanno che erano le parole con cui De Angelis chiedeva il voto per Buschini.

Altra citazione: “Noi… io… per Francesco ci sono e ci siamo sempre stati, ci sono e ci sarò“. Anche queste sono le parole che De Angelis usava per lanciare Buschini. Che ora Buschini utilizza per lanciare la candidatura di De Angelis.

Le ore difficili

C’è un ulteriore segnale tra le righe. Umano. Che va colto. Nel suo intervento Mauro Buschini non ha nascosto che “queste sono per me ore difficili, la vostra presenza mi da la forza per andare avanti con entusiasmo“.

Intanto, gli ambasciatori sono all’opera. La norma che ha istituito l’Egato non verrà soppressa: è una legge dello Stato e non della Regione. La Regione può decidere di applicarla in modo diverso, ridisegnando anche il Piano Regionale dei Rifiuti messo a punto da Nicola Zingaretti con il supporto del Movimento 5 Stelle di Roberta Lombardi.

Una delle ipotesi è quella di eliminare i Consigli d’Amministrazione, dando le competenze ai presidenti delle Province. Oppure affidando ai presidenti di Provincia la possibilità di indicare un loro delegato. Nel frattempo, Mauro Buschini inizia a serrare i ranghi.