Le urne hanno già dato un primo verdetto: nascosto tra i dati del voto di Cassino il segnale è chiaro. E dice chi è Sinistra Italiana.
La nuova formazione politica si era spaccata già al primo test, rappresentato dalle Comunali: la componente di Sel – Sinistra Ecologia e Libertà aveva deciso di schierarsi al fianco del progetto politico dell’imprenditore Francesco Mosillo. Una posizione alla quale, nel corso dell’Assemblea Provinciale Provvisoria, era seguito un no di fatto espresso dal consigliere regionale Daniela Bianchi, dall’ex vice presidente provinciale del Pd Luigi Vacana, da Gianni Nichilò (ex tesoriere della Margherita e tra i fondatori di Futuro a Sinistra). Per evitare la spaccatura formale del Partito avevano deciso di alzarsi e non votare il documento di appoggio a Mosillo (leggi qui il precedente). Nonostante questo segnale, l’ala di Sel aveva proseguito per la sua strada, benedetta dal segretario regionale Giancarlo Torricelli e dal Segretario Provinciale Giuseppe Fortuna .
Chi è la vera Sinistra Italiana? Quella di Bianchi / Vacana oppure quella di Torricelli / Fortuna?
I numeri di cassino hanno fornito un’indicazione netta.
Al primo turno i candidati presentati da Sel si sono schierati nella lista Sinistra per Cassino, appoggiando Francesco Mosillo. La lista ha ottenuto 261 voti ed è stata l’ultima della coalizione, con appena un 1,16% di consensi. Ben sette dei candidati hanno preso 0 voti: non si sono votati nemmeno i candidati stessi. Altri 16 candidati hanno preso meno di dieci voti ciascuno.
I quattro candidati presentati da Bianchi e Vacana si sono raggruppati nella lista Cassino Bene Comune, appoggiando il sindaco uscente Giuseppe Golini Petrarcone. Luigi Di Marco, che sta formalizzando l’iscrizione proprio in queste ore, è stato il secondo per numero di preferenze, preceduto solo dal capolista Igor Fonte. Di Marco ha preso 144 voti. Alle sue spalle è arrivato Riccardo Consales (tessera Sinistra Italiana numero 20733) che ha preso 142 voti; al quarto posto c’è Vincenza Simeone (tessera 20734) con 138 preferenze; a due voti di distanza c’è ancora un candidato di Sinistra Italiana, Rosario Iemma.
Due dei candidati appoggiati da Bianchi e Vacana, da soli prendono più dell’intera lista di Sel.
Un risultato che non resterà senza conseguenze politiche. Le due anime del Partito si sono contate e le urne hanno risposto: l’assemblea provinciale non potrà non tenerne conto durante l’analisi del voto. A meno che non voglia generare un assassinio politico nella culla: Daniela Bianchi l’altro giorno era seduta accanto a Nicola Zingaretti durante l’iniziativa tenuta a Cassino in favore di Peppino Petrarcone. Ed era molto più renziana lei (che fa parte di Sinistra Italiana) di tanti altri iscritti al Pd presenti all’Edra Palace.