Quando i tedeschi allagarono la piana Pontina

I Russi allagano l'Ucraina per fermare l'offensiva. I tedeschi allagarono la piana pontina e arruolarono le zanzare

Lidano Grassucci

Direttore Responsabile di Fatto a Latina

In questa strana e tragica guerra che si combatte in Ucraina tornano fantasmi di guerre lontane nel tempo. Tornano le trincee, i cecchini a cui si aggiungono i droni. La guerra non dimentica mai la cattiveria passata, la riproduce, e ne aggiunge altra.

Ora è il tempo della guerra idrica, con l’acqua e attraverso l’acqua l’uso della rottura degli equilibri biologici. Oggi in Ucraina è una enorme chiazza di petrolio che arriverà presto nel mar Nero. La guerra fa male, tanto male e non può mai essere civile.

In questi giorni Mosca e Kiev si accusano a vicenda di aver fatto saltare la diga  sul Dnepr e allagato le campagne. Si cerca di “fermare” l’offensiva, si cerca di dar man forte alla controffensiva, ma si distrugge comunque. Questa tecnica di guerra ladoperarono i tedeschi nella piana pontina per arginare l’offensiva degli alleati.

Se oggi con l’acqua si manda il petrolio per distruggere l’ecoambiente del nemico, tra il ’43 e il ’44 i tedeschi “arruolarono” le zanzare portatrici di malaria e fecero sparire il chinino con cui la malaria si curava. Va ricordato, perché non esistono le guerre degli altri ma tutte le guerre ci riguardano.

IL RICORDO

La Wehrmacht  inondò l’Agro Pontino durante la stagione delle piogge fra l’ottobre del ’43 e il marzo del ’44. In pochi giorni vennero distrutte le grandi pompe, una ventina, che servivano a tenere asciutte le terre intorno a Littoria (l’attuale Latina) e alle foci del Tevere. Vennero fatti saltare canali e dighe, e allagati con acqua di mare centinaia di ettari di terreno fino a dove c’è oggi l’aeroporto di Fiumicino”.

Si formò un enorme acquitrino di acqua salmastra in cui solamente la zanzara Anopheles labranchiae era in grado di riprodursi. Furono distrutti uno per uno anche i barconi che servivano per ripulire i canali dalle larve. I nazisti sequestrarono poi dai depositi della Sanità di Roma le scorte di chinino (quasi nove tonnellate) – l’unico medicinale in grado di combattere la malattia – e le nascosero a Volterra.

Parole di Riccardo de Sanctis, affidate al suo volume Zanzare in guerra nell’Agro Pontino.

Il lavoro riporta le tesi dello storico di Yale Frank Snowden. Sostiene che furono i tedeschi a scatenare l’epidemia di malaria nel basso Lazio del 1944-45. E per farlo allagarono la piana Piana pontina e il territorio dalla foce del Tevere. Oggi come allora. Stesse tecniche, stesso orrore.