Due vice sindaci mentre il Pd manovra per far cadere D’Alessandro a gennaio (Conte della Selvotta)

I telegrammi del Conte della Selvotta sulla politica Cassinate. I due vice sindaci di Cassino. Ecco come nasce la staffetta Leone - Papa. Con il primo impegnatissimo a non lasciare da fare al secondo. Il Pd si prepara alla spallata: potrebbe essere a gennaio. Per votare nel 2019

Domenico Malatesta

Conte della Selvotta

Un ingente sciame di api invase il Foro di Cassino”. ANNO CCVIII a.C. Tito Livio Libro XXVII.
Cassino, 2018 d.C. Uno sciame di api invade l’Aula consiliare.
Montecassino, 2018 d.C. Uno sciame di api invade l’Albaneta.

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LEONE SINDACO SUBITO

M.A. e CMD’A, sindaci pro-tempore, Lega permettendo, del comune di Cassino, hanno dato campo libero a Benedetto Leone, assessore con delega provvisoria di vice sindaco. E da lontano lo osservano. Lo stesso Leone manda report serali della sua iperattività comunale.

Visita ai giardinetti dove i lavori duravano da mesi, visita agli uffici (deserti per ferie), visita ai quartieri assolati. Ordini imperiosi: completate subito questi lavori.

Ieri sera gli operai, ancora fino alle 21, stavano completando il giardinetto di piazza XV febbraio (pochi mq di terra ed erba sintetica per il costo di 40mila euro). Perché domani deve essere inaugurato. Lunedi partono i lavori per un altro giardinetto.

Avete visto? Due opere in pochi giorni”. Così ha telegrafato a M.A. e CMD’A. I quali non avevano dubbi della sua operatività.

Ora però in molti dell’asilo consiliare, invidiosi, avvertono CMD’A: hai visto? Questo ti prende il posto. Vuole diventare sindaco.

 

I SUPPLENTI DI CMD’A

Così è sfida a distanza fra i due supplenti nominati dal sindaco di Cassino Carlo Maria D’Alessandro a causa della sua assenza per le ferie d’agosto.

Da lunedi scorso il reggente del Comune è l’assessore Benedetto Leone con funzioni di vice sindaco provvisorio fino al prossimo 17 agosto. Poi la staffetta con l’assessore Beniamino Papa dal 18 al 24 agosto. Fino al rientro di D’Alessandro.

Leone avrebbe voluto fare il vice sindaco per tutto agosto e proseguire anche oltre grazie alla vacanza della Lega. Ma dall’interno della maggioranza hanno alzato la voce i civici, spinti anche dai ribelli di Forza Italia e di altri gruppi.

Ma chi? Leone vice sindaco. E così il consigliere Giuseppe Di Mascio ha alzato la voce: E noi? E Carlo Maria pur di andare in vacanza ha firmato un altro decreto: l’assessore Beniamino Papa sostituirà Leone ma solo per pochi giorni. A Papa, però, gli rimarrà ben poco da fare perché ha già fatto tutto Leone.

Perché è in comune dall’alba fino a notte seguito dal comunicatore radio-video con diffusione continua sui social. Il successore del cerimoniere abbaziale, l’avvocato Papa, come sua consuetudine, ha avvertito: io non farò nessuna comunicazione all’esterno. Lavorerò e basta.

 

LA LEGA SUL PIEDE DI GUERRA

Naturalmente la Lega non ha condiviso queste scelte politiche di CMD’A e di M.A. E accusa: non dimentichiamo il trattamento ricevuto finora.

Questa maggioranza è dormiente. Dice la Lega. E ha stilato un cahier di dolèance: bando della villa comunale andato deserto; bando del teatro Manzoni non valutabile da annullare per rifarne uno nuovo; bando per le strisce blu fallito; appalto lavori al cimitero fermo, e così via.

M.A. e CMD’A non ci hanno mai ascoltato. La Lega non è stata consultata sul Cosilam. E adesso vogliono la nostra collaborazione promettendo vice sindaco e altre deleghe. Se continueranno così passeremo all’opposizione.

 

M.A. ACCERCHIA LA LEGA

M.A., accasatosi al Cosilam con poltrona e scrivania, ora punta la Lega per incassare i suoi voti per portare Carlo Maria D’Alessandro alla candidatura di presidente per il centrodestra alla Provincia.

Così M.A. sta mandando emissari per convincere Carmelo Palombo a rientrare in giunta e a far rimanere in maggioranza i due consiglieri leghisti. E a frenare l’arrivo di altri consiglieri ribelli. Perché la Lega potrebbe passare da due a 4-5 consiglieri entro l’anno.

Un accerchiamento che finora non ha dato i frutti sperati. Dicono alla Lega: tutti i nodi stanno arrivando al pettine e noi lo avevamo ampiamente previsto.

 

PD ALL’ATTACCO

Di fronte ai passi falsi della maggioranza il Pd è pronto alla guerriglia. E dicono: la maggioranza vacilla. Due sedute consiliari a vuoto. Cantieri fermi. Scollamento fra i gruppi.

Così il Pd tenta la riunificazione ed il segretario del Circolo cittadino Marino Fardelli sta preparando la festa dell’unità democratica. Il Pd fa sapere di essere pronto per nuove elezioni nel 2019. Sono pronte già quattro liste per un grande listone civico sulla scia del malcontento generale che si avverte in città.

Aspettano a gennaio la spallata dei ribelli del centrodestra.