Stefania e Alessandra: così diverse, così uguali

Alessandra Sardellitti e Stefania Furtivo, consigliere provinciali uscenti, raccontano la loro esperienza e tracciano il loro futuro. Con un pensiero comune: donne, datevi da fare e scegliete la politica. Nessuno deve mettervi all’angolo.

Fabio Cortina

Alto, biondo, robusto, sOgni particolari: molti

Una da destra e una da sinistra, si sono incontrate a palazzo Iacobucci sede della provincia di Frosinone. Portando due visioni diverse della politica e due prospettive uguali dell’amministrazione. A loro gli stereotipi non piacciono, e neanche le generalizzazioni. Stefania Furtivo ed Alessandra Sardellitti sono Consigliere Provinciali uscenti. Entrambe amministratrici nei loro Comuni, Pofi e Frosinone, chiudono la loro esperienza provinciale con progetti differenti.

PROSPETTIVE DIFFERENTI

Sì, perché se Stefania Furtivo – una delle esponenti rosa più in vista di Fratelli d’Italia – ha deciso di ricandidarsi, Alessandra Sardellitti – pretoriana di Carlo Calenda in Ciociaria – ha tracciato un orizzonte differente.

Alessandra Sardellitti

La mia missione è appena iniziata” specifica Furtivo. “In due anni e mezzo sono cresciuta tantissimo, grazie al mio impegno e al supporto ricevuto all’interno del Partito, soprattutto dal senatore Massimo Ruspandini e dall’assessore di Ceccano Riccardo Del Brocco”.

Un’esperienza che ha segnato anche la collega Sardellitti, che però non sarà della partita il 18 dicembre. “E’ stata una scelta meditata e difficile, ma di fronte alle elezioni Comunali di Frosinone e alla necessità di organizzare la struttura di Azione sul territorio, ho preferito cedere il passo. Non sono abituata a prendere impegni che poi non posso rispettare” ha detto senza mezzi termini.

IL BILANCIO A PIAZZA GRAMSCI

Ma cosa ha rappresentato l’amministrazione Provinciale per Furtivo e Sardellitti? Un banco di prova, un impegno diverso. Portato avanti all’interno di un ente in continua evoluzione. Sardellitti ha messo la cosa su due diversi binari, il primo quello delle competenze: “Se vista come casa dei Comuni, per poter gestire al meglio settori importanti come l’edilizia scolastica e le manutenzioni, le Province hanno bisogno di una attenzione sempre crescente, ma anche di una revisione. Se poi pensiamo che siano attrattive solo perché qualcuno le usa per contarsi, allora torniamo ad un discorso trito e ritrito che lascia in secondo piano la competenza dei candidati”.

Più fioretto e meno sciabola per Stefania Furtivo, che però concorda con Sardellitti su un punto in primis: la necessità di riforma.

Si deve tornare all’elezione diretta, perché le Province hanno dimostrato di poter essere un ente centrale di programmazione, ma c’è bisogno che i cittadini tornino a decidere chi deve esserci. 

“VOLEMOSE BENE” FUNZIONA, MA…

Caligiore, Del Brocco e Stefania Furtivo

Eppure il modello della “Casa dei Comuni”, in cui tutti lavorano per il bene del territorio senza steccati politici, in alcuni casi funziona. “Su temi importanti non si deve guardare al colore politicoha affermato la Furtivo.

Se guardiamo alla questione femminile, alla lotta contro la violenza di genere ed al lavoro per l’inclusione, sono orgogliosa di quanto fatto con la Consulta delle Elette. È un organo che prima esisteva solo sulla carta e che con la mia presidenza e la collaborazione di tutti, ora si può toccare con mano. Altro tema è il PNRR, la provincia può e deve essere una grande cabina di regia, non possiamo permetterci conclude la Consigliera Fdi – di perdere neanche un centesimo.

La Provincia come ente aggregatore piace anche ad Alessandra Sardellitti. “Abbiamo cercato di lasciare fuori dal palazzo le divergenze politiche, smussando gli angoli. In piena pandemia non potevamo metterci a litigare, siamo stati un esempio e spero che questo clima torni nella prossima consiliatura. Il risultato più grande è stato la riapertura delle scuole il 18 settembre 2020, passato in sordina, ma un qualcosa di impensabile in quel clima di terrore generato dal Covid”.

URNE DIVERSE, MA STESSO FUTURO

Che siano Provinciali o Comunali, nel futuro ci sono comunque le elezioni. E Stefania Furtivo intende restare: per concludere un percorso. “Voglio continuare a portare avanti il mio lavoro con la Consulta delle Elette, dare ancor più centralità a questo organismo, ma soprattutto voglio continuare ad essere un riferimento per i cittadini. Quando qualche mese fa realizzammo alcuni lavori su Via Caragno, abbiamo risposto alle sollecitazioni dei cittadini. È questo il modo di dare risposte al territorio”.

Le elezioni Comunali di Frosinone hanno tutto un altro peso e fascino rispetto ad altre competizioni e la Sardellitti lo sa. “Alle prossime amministrative tengo particolarmente perché Frosinone ha bisogno di nuova linfa per riappropriarsi del suo ruolo di Capoluogo di provincia, con progetti seri di sviluppo in ambito ambientale, sociale e culturale. Questo – conclude – è un momento irripetibile per gli enti locali e sarebbe bello partecipare alla squadra amministrativa”.

TRA AZIONE E FRATELLI

Alessandra Sardellitti

Fratelli d’Italia e Azione. Due modi differenti di intendere la politica, leader lontani, ma entrambi forti ed aggreganti.

Su Azione avevo puntato gli occhi sin dalla sua fondazione ma motivi di lealtà politica mi hanno impedito di aderire immediatamenterivela la Sardellitti, che continua: “Poi ho deciso, il PD non era più il mio luogo politico, per idee ormai lontane da quelle liberali e riformiste abbracciate nel 2017. E più ascoltavo Carlo Calenda e più mi ritrovavo in ogni suo pensiero ed idea di Paese. Oggi Azione è un Partito che suscita interesse perché viene visto come un Partito di persone perbene, competenti, fattive. Poco contorno, molta sostanza”.

Fratelli d’Italia è invece da sempre la casa di Stefania Furtivo. “Sono in un Partito che è passato dal 4 al 20% in pochissimo tempo, un risultato frutto del lavoro sui territori e qui da noi il merito è del senatore Massimo Ruspandini. Ciò che sento fortemente è il senso di comunità, siamo una famiglia al servizio dei territori e sono certa che noi possiamo rappresentare la guida del centrodestra in Ciociaria, anche a partire dalle elezioni di Frosinone, in cui il mio auspicio è quello dell’unità”.

DONNE, CREDIAMOCI DAVVERO

Gianluca Quadrini (FI), Stefania Furtivo (FdI), Gioacchino Ferdinandi (FI) e Daniele Maura (FdI)

Ma Furtivo e Sardellitti sono soprattutto donne e vogliono che il loro impegno sia un esempio per tutte, contro ogni genere di stereotipo. “Dobbiamo metterci in gioco per dare un futuro migliore ai nostri figli e non farci mettere all’angolo. Il mio invito per tutte – sottolinea Furtivo – è quello di lanciarsi nella politica, con la coscienza però che non ci sono scorciatoie: le quote rosa non debbono essere considerate la strada privilegiata. Per essere elette ci vogliono i voti e la preparazione, ma soprattutto la capacità di ispirare fiducia. Detto questo, mi auguro una folta rappresentanza femminile nella prossima assise provinciale”.

Sulla stessa lunghezza d’onda Alessandra Sardellitti. “Se mi chiedessero se preferisco una riunione politica o una seduta da unestetista, direi senza ombra di dubbio la prima. Eadrenalina pura. Passione. E quando c’è la passione non senti neppure la fatica quotidiana degli impegni che si sommano. Ma le prime a crederci devono essere le donne, contando più luna sullaltra, perché di questa divisione ancestrale – conclude la Sardellitti – gli uomini ne hanno sempre approfittato e noi ci siamo sempre cascate.