Le elezioni, si sa, spaccano le famiglie: fratelli che si dividono tra i fronti politici in base alle diverse opinioni, marito e moglie che si ritrovano in liste contrapposte, amici da una vita che al momento del voto si tolgono il saluto.
Forse è quello che sta accadendo a Cassino per Antonello Iannarilli: già deputato, già assessore regionale, già presidente della provincia, ma soprattutto testimone di nozze per Massimiliano Mignanelli ai tempi in cui entrambi militavano in Forza Italia.
Il legame di sangue è rimasto ma ora Mignanelli (passato in Ncd, area Lorenzin) è candidato alle Comunali di Cassino in una lista che sostiene l’elezione a sindaco di Francesco Mosillo. Mentre Iannarilli è – fino a smentita – un autorevole esponente di Forza Italia.
Cosa si sono detti oggi quando si sono incontrati a Cassino per un aperitivo? Iannarilli avrà comunicato a Mignanelli che questa volta non potrà sostenerlo in quanto la disciplina di Partito gli impone d’appoggiare Carlo Maria D’Alessandro candidato sindaco da Forza Italia? O gli avrà detto che – in virtù del legame di sangue – si asterrà dallo scendere in campo a Cassino e resterà neutrale? O, ancora, avrà detto che pur di fare un dispetto a Mario Abbruzzese, appoggerà Mignanelli/Mosillo, dal momento che ad Alatri gli uomini di Abbruzzese si sono candidati con Enrico Pavia che sta contro di lui?
Misteri che solo l’ex sindaco Bruno Scittarelli potrebbe risolvere: era lì ma stava leggendo il giornale e giura di non avere sentito cosa si dicessero i due compari.
Lo scopriremo una volta aperte le urne.