Tagliaferri chiama la ‘prova del Nove’ per battere Salera

Tagliaferri prova a riunire tutti gli anti - Salera. Leone gongola: "Bene così, non deve esserci spazio politico per il Terzo Polo". Riflettori sui civici che parteciperanno

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

È la prova del Nove: il test semplice per verificare in maniera elementare ma matematica se i conti quadrano. Fabio Tagliaferri, commissario inviato a Cassino da Fratelli d’Italia ha deciso di incolonnare quelle cifre. Per verificare quanto siano solide le teorie di chi sostiene che ci sarebbe un ampio fronte di scontenti pronto a voltatre la spalle al sindaco Dem Enzo Salera. E convergere su un candidato sostenuto anche dal centrodestra purché sia un nome di equilibrio.

In che modo l’assessore comunale di Frosinone farà la prova del Nove? Convocando tutti quelli che si sostiene siano contro l’attuale amministrazione. Li vuole vedere con i suoi occhi e sentire con le sue orecchie. L’appuntamento è fissato alle ore 18 di giovedì 28 settembre all’Hotel Rocca di Cassino.

Il nemico del mio nemico è mio amico

La riunione del Centrodestra tenuta martedì

Se la prova del Nove funzionerà, riuniti intorno al tavolo ci saranno tutti gli “anti-Salera“: i Partiti di centrodestra ed i civici, anche e soprattutto gli ex del Pd che non si sono mai riconosciuti nell’attuale amministrazione.

È il modo con cui stanare chi sostiene che una coalizione civica sia in grado di unire ed aggregare più della coalizione politica. Cioè del modello che Fabio Tagliaferri intende mettere in campo: una coalizione basata sullo stesso schema che alle Regionali del lazio. ha portato alla vittoria Francesco Rocca.

Il commissario FdI lo aveva anticipato martedì scorso al tavolo che ha riunito tutti i Partiti del centrodestra. Sarà adesso interessante vedere chi si presenterà al tavolo giovedì e cosa emergerà dall’incontro. (Leggi qui: “Caro Leone, non basta vincere: non è calcetto”).

Tagliaferri spiega che «l’obiettivo è quello di sondare la possibilità di creare una coalizione alternativa alla maggioranza che sostiene l’attuale sindaco. Coalizione il cui collante oltre che politico possa essere rappresentato da un programma elettorale condiviso, degno di una città importante come Cassino».

L’annuncio della prova del Nove

Benedetto Leone

Il commissario ha quindi annunciato l’incontro: “Facendo seguito alle decisioni assunte all’unanimità durante la riunione svoltasi la scorsa settimana con le forze cittadine di centrodestra, questa mattina ho provveduto a convocare personalmente una riunione per giovedì 28 settembre alle ore 18. Ho invitato tutti i rappresentanti del mondo civico. L’intenzione è di avviare un tavolo di confronto sui temi amministrativi riguardanti il futuro della città“. 

Chi ci sarà a quell’incontro? Anzitutto l’ex vicesindaco Benedetto Leone che in questi mesi si ritagliato il ruolo di collante dei civici, anche se il suo percorso politico è marcatamente di centrodestra. Nell’ultimo incontro all’Hotel Rocca, Tagliaferri aveva mandato a dire a Leone “che l’importante non è solo vincere – come aveva sostenuto il consigliere comunale – ma costruire una coalizione forte per governare, perché questa non è una partita di calcetto“.

L’ex vicesindaco di Carlo Maria D’Alessandro incassa la battuta senza replicare, ma resta fermo delle sue convinzioni e porta a sostegno delle sue tesi quel che è successo a Latina.

La lezione di Coletta

Damiano Coletta

Spiega Leone: “Nel capoluogo pontino per due volte consecutive ha vinto Damiano Coletta, un sindaco né di centrosinistra né grillino, contro un centrodestra che aveva puntato solo sui Partiti. Quando il centrodestra si è allargato ai civici andando a pescare anche nel campo avverso, ha vinto le elezioni al primo turno”.

Benedetto Leone ritiene che questo schema abbia una logica anche a Cassino. “Resto convinto che non devono esserci spazi per un terzo polo, perché è assolutamente perdente e andrebbe a favorire solamente il sindaco uscente”. Cosa significa? La risposta sta nella matematica: per battere un sindaco uscente del calibro di Enzo Salera il centrodestra deve portarlo al ballottaggio. Ma se gli avversari di Salera si dividono e danno vita anche ad un Terzo Polo, il sindaco rischia di vincere al primo turno.

Per questo benedetto leone dice che “Bisogna creare solo due poli distinti: i sostenitori di quest’amministrazione da un lato, tutti gli anti-saleriani dall’altro“.

Duopolio vincente

Luca Fardelli

Leone si dice soddisfatto delle prime mosse fatte da Fabio Tagliaferri, perché si va verso quel duopolio da lui ritenuto vincente. A cosa si riferisce il consigliere comunale? Ai civici contattati da Tagliaferri. Oltre a Giuseppe Sebastianelli, Massimiliano Mignanelli ed a Leone stesso che hanno tutti una chiara estrazione di centrodestra, al tavolo di giovedì sono stati invitati anche: Luca Fardelli che è uno dei massimi esponenti della corrente Pd di Pensare Democratico a Cassino; l’ex sindaco di centrosinistra Giuseppe Golini Petrarcone; il consigliere comunale “No Acea” Renato De Sanctis. E dovrebbe partecipare al tavolo anche l’ex del Pd Armando Russo

Musica per le orecchie di Leone che vede così riunito quel campo largo che immagina da tempo. Sempre che tutti vadano. E facciano quadrare i conti con la prova del Nove.

C’è però la scelta del candidato sindaco a dividere ancora i Partiti dai Civici: questi ultimi da tempo stanno lavorando al progetto delle Primarie e Leone spiega che il tema verrà messo sul tavolo già nel prossimo incontro. Sostiene che sia “Impossibile trovare una sintesi in un campo largo con persone che hanno una diversa cultura ed estrazione politica, non c’è altro modo che scegliere il candidato sindaco attraverso le primarie“.

Vado o non vado?

Rossella Chiusaroli

Un‘ipotesi che trova invece una certa freddezza tra i Partiti ed è un argomento certamente divisivo, per questo al momento nessuno tocca quel tasto.

La cosa importante è anzitutto condividere il programma e l’incontro di giovedì sarà importante per capire questo” spiega la sub commissaria di Forza Italia Rossella Chiusaroli.

In realtà la prima, vera notizia di giovedì sarà un’altra: ovvero chi risponderà all’appello di Tagliaferri. Qualcuno, ricevuta la telefonata, già si interroga: mi si nota di più se vado, o se non vado?