La scelta che il Covid-19 ci mette davanti (di P. Alviti)

Foto © Carlo Carino / Imagoeconomica

Il coronavirus ci mette di fronte alla verità dell'essere umano. E ci fa scegliere tra mostrare la gloria di Dio o splendere solo della gloria nostra

Pietro Alviti

Insegnante e Giornalista

 ma è così perché si manifestassero in lui le opere di Dio

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È la risposta di Gesù alla vacua domanda dei discepoli di fronte al dramma del cieco nato: la reazione degli amici di Gesù davanti al male non è la compassione, non è il cercare di darsi da fare, non è come possiamo aiutarlo… ma: perché è così? Chi ha peccato? Lui o i suoi genitori?

Non dobbiamo meravigliarci: sono le discussioni che ascoltiamo in questi giorni, quando il personale sanitario è allo stremo delle forze per salvare vite umane e fuori degli ospedali si cercano colpe, responsabilità. E questa ricerca però non è libera, non ha come scopo quello di trovare risposte autentiche.

Coronavirus, suora in Vaticano con mascherina Foto © Livio Anticoli / Imagoeconomica

Sempre nello stesso racconto della guarigione del cieco nato, i farisei non accettano nemmeno la testimonianza dello stesso miracolato che dice loro: una cosa so, prima non ci vedevo, ora ci vedo e lo accusano di essere tutto nei peccati. Non conta la sostanza delle cose, conta quello che gli fa comodo.

In questi giorni drammatici, ci siamo finalmente accorti che i problemi veri di questa nostra nazione sono il suo sistema sanitario, gli scompensi derivanti dal decentramento regionale in materia di politiche sanitarie affidate a 20 sistemi diversi, e non invece quello che c’è stato fatto credere in questi anni: immigrati invasori, prima gli italiani, pensioni facili per tutti…

Ci sono delle responsabilità spaventose in chi ha gestito le politiche sanitarie regionali in questi ultimi anni nell’incapacità poi di far fronte a situazioni di emergenza come quelle che stiamo vivendo.

Ecco allora il significato della risposta di Gesù: di fronte alla malattia, di fronte all’emergenza appare la verità dell’essere umano. Ci saranno quelli che mostreranno la gloria di Dio, secondo l’intuizione di Ireneo di Lione (la gloria di Dio è l’uomo vivente), con la loro abnegazione, il loro sacrificio, la loro scienza e ci saranno quelli che invece splenderanno soltanto della loro gloria, cercando di approfittare della situazione per fare i loro interessi.

Ecco la scelta che dobbiamo fare di fronte al dilagare del male, di fronte alla malattia, di fronte alla sofferenza: far emergere quel soffio divino che c’è dentro di noi e far scomparire quella polvere di cui, pure, siamo impastati.