Ascesa e caduta di un leader. O aspirante tale

Il colpo di stiletto della settimana. Dritto al cuore. Del potere in declino e del fascino decadente. Che ancora qualcuno seduce

Rita Cacciami

In punta di stiletto. Il veleno è previsto nella ricetta.

Logorante è dir poco. Quando lo vedi all’orizzonte, un puntino sempre più piccolo cosi, ti sale un magone che non sai. Il potere, quello prima conquistato e poi saldamente rafforzato nei lustri, ci mette però un attimo a svanire. Portando con sé voce ferma, portamento fiero, tono baritonale. Alle donne toglie il gusto di salire a quota 12. Gli uomini li lascia spesso girovagare in tuta. Anche quando non sono sul divano a guardare la tv.

Il potere che sfuma ti disorienta. Quello in ascesa ha un profumo voluttuoso. Che induce alle spese folli. Giacche di lino, camicie botton down, pullover di cashmere. E perché no, osiamo: anche l’abito gessato. L’altezza lo permette.

C’è profumo di seduzione ovunque, si incede con passo deciso ma lento. Chi arriva ultimo trova sempre un posto in prima fila. Perché qualcun altro lascia il proprio al nuovo arrivato. E se dietro non c’è visibilità, pazienza. Sì ascolta. Punto.

Fare tandem con un candidato carismatico diventa un’esperienza extrasensoriale. Si condividono progetti futuri, si sperimentano percorsi, si intrecciano pronostici. Un po’ di sana fantapolitica. E altrettanta voglia di sedersi. A fare aperitivo.
Per noi, Moscow mule. La sintesi è nel rame, tra vodka e ginger beer. Ma guai a dimenticare un bel ciuffo. Di menta.