Gianluca Trento per Ciociaria Editoriale Oggi
Il ruolo del vicesindaco lo potrebbe avere chi ha un peso numerico maggiore e sugli assessorati ci sono alcune caselle chiave su cui si gioca il futuro della città. Ma il vero nodo è l’Urbanistica. A cominciare da subito. Da questa mattina. Quando la conferenza dei capigruppo dovrà decidere quali pratiche portare all’attenzione del prossimo consiglio comunale.
Seduta calda, dunque. Questa la previsione. Non per le temperature africane di questi giorni. A far salire il termometro sarà la nuova geografia della maggioranza. Provocata anche dalla strana presenza di Luca Sellari alla direzione provinciale del Pd. Il leader di Frosinone nel Cuore, stando ai rumors politici, è fuori gioco. E ieri, in un ultimo disperato tentativo di rimanere a galla, ha tentato di giustificare la sua presenza tra i Democrat, affermando di essere andato lì solo per un colloquio con il presidente dell’Asi Francesco De Angelis. Incrinando in maniera definitiva il rapporto con i suoi.
Luca Sellari, a quanto pare, ha perso la fiducia politica, così come gli era già capitato quando rivestiva la carica di sindaco di Filettino.
Il vento di tempesta è cominciato a spirare giovedì, al termine di un summit del movimento civico. Nel corso dell’incontro, tre consiglieri su quattro hanno chiesto il primo passo indietro. Il fondatore di Frosinone nel Cuore, in quell’occasione, accompagnato dal consigliere Petricca, voleva la testa del vicesindaco Trina. La sua volontà è stata respinta a muso duro da Zaccheddu, Ferrara e Morgia. Sellari, messo alle strette, ha alzato i tacchi e se ne è andato. Sbattendo anche la porta.
Fino a ieri l’esito di tale incontro-scontro è rimasto rigorosamente top-secret. Ad accelerare i tempi del defenestramento è stata la sua strana visita ai Dem. In tasca gli rimane la carica di consigliere dell’Asi, grazie a chi lo ha sostenuto e votato.
Il sospetto, però, è che da nero possa diventare rosso. Per via della sua amicizia con il presidente della Provincia Antonio Pompeo. Dura da digerire per i sostenitori di Matteo Renzi. E non solo.
Ma la politica, come si sa, è l’arte dell’impossibile.