Azionariato popolare, merito sportivo: ecco l’Isolaliri dei tifosi

Il club biancorosso è ripartito intraprendendo una strada diversa. Nessun padrone o mecenate ma un gruppo di soci alla pari che si sono autofinanziati. Centrale il settore giovanile mentre la prima squadra inizierà dalla Terza categoria senza scorciatoie. In città cresce l’entusiasmo intorno ad un progetto ambizioso e sostenibile

Alessandro Salines

Lo sport come passione

La storia è scritta nel nome (Isolaliri 1925), nei colori (rigorosamente biancorossi) e nella passione di un gruppo di sportivi-tifosi tra i quali l’avvocato Danilo Iafrate, una delle anime dei tempi belli del calcio isolano. Il presente ed il futuro sono un’associazione fondata su principi chiari: azionariato popolare puro, soci alla pari, merito sportivo e l’impegno di restituire alla città un movimento che possa incarnare i valori veri del calcio e dello sport.

E’ nata così dopo una serie d’incontri e riunioni l’Asd Isolaliri 1925. Senza padroni o mecenati ma con un gruppo di soci-tifosi che hanno sposato un progetto ambizioso soprattutto dal punto di vista culturale. “Ripartiamo insieme per un’Isola dal cuore biancorosso”, è lo slogan utilizzato nei manifesti e sui social per chiamare a raccolta gli appassionati della città.

L’Isolaliri1925 punterà forte sul settore giovanile e non a caso il primo raduno è stato degli Esordienti, Allievi e Giovanissimi. Ma non mancherà la prima squadra che inizierà dalla Terza categoria, il gradino più basso: le promozioni dovrà conquistarle sul campo se lo meriterà.

L’azionariato popolare il cardine

Lo stadio “Nazareth” tornerà a ravvivarsi grazie alla neonata Isolaliri 1925

Lo stato di abbandono dello stadio “Nazareth”, per anni un gioiellino dell’impiantistica ciociara, ha rappresentato la molla per ripartire. Un gruppo di tifosi si è rimboccato le maniche. Ma le esperienze del passato hanno indotto ad intraprendere un percorso diverso dal solito. L’unica soluzione quindi era l’azionariato popolare. Puro come nel Barcellona.

Nello statuto dell’associazione fissati i principi dai quali non si derogherà. Le quote sono di 60 euro (5 al mese) e tutti i soci sono alla pari. Il direttivo viene rinnovato ogni anno dall’assemblea. La risposta è stata buona (180 le adesioni) ma ha colpito soprattutto il rinnovato entusiasmo che si respira in città.

“Si avverte un bel clima, gli isolani stanno pian piano comprendendo la bontà del progetto. L’azionariato popolare era l’unica strada percorribile. D’altronde la squadra di calcio è dei tifosi come spesso ripete il presidente Stirpe del Frosinone. Nel nostro piccolo il primo passo lo abbiamo fatto. Vedremo cosa ci riserverà il futuro”, ha detto l’avvocato Iafrate che da semplice socio ha messo a disposizione la sua esperienza e competenza in ambito calcistico.

Giovani e merito sportivo

I soci fondatori con l’avvocato Danilo Iafrate

Il primo direttivo è formato dai soci fondatori Andrea Indigeno (presidente), Martina Iafrate, Vincenzo Francati (vecchia gloria biancorossa) e Tommaso Loiacono.  Ma già il prossimo anno ci sarà turnover ed i componenti del direttivo torneranno ad essere semplici soci. Il club è operativo a 360 gradi per programmare la stagione. Nei prossimi giorni sarà sottoscritta la convenzione per l’utilizzo del “Nazareth”. Passaggio fondamentale per svolgere l’attività sportiva nel migliore dei modi.

Dal punto di vista prettamente sportivo il settore giovanile sarà centrale. Il primo raduno ha avuto un grande successo. A conferma che ad Isola c’è voglia di calcio e cresce l’interesse attorno alla nuova realtà. Saranno schierate formazioni Allievi, Giovanissimi ed Esordienti. Mentre la scuola calcio sarà curata da un’associazione collegata.

La prima squadra ripartirà dalla Terza categoria: la società non ha cercato nessuna scorciatoia malgrado siano stati offerti titoli di categorie superiori; conteranno i risultati sul campo. L’allenatore sarà Rocco Alonzi, ex Vis Sora. La supervisione tecnica invece è dello storico allenatore isolano Bruno Mizzoni, un maestro di calcio e di vita.

Piedi per terra e coerenza

Una delle assemblee dell’Isolaliri 1925

L’Isolaliri 1925 non vivrà con l’ossessione del risultato a tutti i costi. E non è solo uno spot come capita altrove. Dirigenti e soci sono consapevoli che sarà difficile rinverdire i fasti del passato di una squadra nata appunto nel 1925 e che per anni ha calcato i palcoscenici della Serie D (14 partecipazioni) e C (4 stagioni). I tempi sono cambiati, il calcio oggi è un’altra cosa. Inutile guardarsi indietro e vivere di ricordi.   

Il neonato club ha i piedi per terra, sarà coerente con i principi fondanti e proverà a restituire alla città quel punto di riferimento sportivo e sociale quale dovrebbe essere un’associazione calcistica.