De Santis tra velocità, salti e sacrifici: è nata una stella dell’enduro

Il giovane frusinate ha conquistato il titolo italiano della specialità. Un risultato ancora più straordinario perché arrivato malgrado la carenza di strutture e la scarsa considerazione verso questo sport. Davide s’allena a Campocatino sui percorsi che ha tracciato e gareggia grazie al supporto della famiglia. Ora il sogno dell’Europeo e della Coppa del Mondo

Alessandro Salines

Lo sport come passione

Passione, sacrificio, fiducia e talento. Quando ci sono niente è precluso. Nemmeno ad un ragazzo che pratica uno sport difficile e selettivo in una provincia dove non ci sono strutture adeguate e l’attenzione verso alcune discipline è a dir poco scarsa. Ma alla fine Davide De Santis, frusinate, 16 anni, ha saputo superare tutte le difficoltà, grazie anche al supporto della famiglia, e si è laureato campione italiano di enduro (specialità della mountain bike) Allievi.

Un risultato straordinario per Davide che si sta ritagliando un posto importante nel circo tricolore della Mountain Bike Gravity dove si era già messo in mostra per il secondo posto ai tricolori 2021 di downhill. Un talento puro che non vuole fermarsi: il 22 e 23 luglio a Prali in provincia di Torino cercherà la doppietta nel campionato italiano downhill ed il 18 e 20 agosto a Les Menuires in Francia tenterà il grande colpo nell’Europeo downhill.

A La Thuile il trionfo

Davide De Santis è il portacolori del forte team Fristads Merida Co.Me.S., capitanato da Bruno Zanchi già campione del mondo downhill con 35 anni di carriera agonistica. Lo scorso anno ha voluto Davide per le sue qualità e potenzialità in un progetto che ha come obiettivo di portarlo alla maturità necessaria per competere in Coppa del Mondo. A La Thuile in provincia di Aosta un passo importante con la vittoria del titolo. La gara si è svolta su 4 prove speciali per 30 chilometri e 2500 metri di dislivello, prevalentemente tramite impianti, su sentieri molto ripidi e tecnici, con radici e contropendenze. Il sole e il caldo hanno reso il terreno secco e a tratti polveroso. Un percorso dunque molto impegnativo, votato ai discesisti e che ha visto diversi atleti in seria difficoltà a chiudere la competizione..

“Voglio godermi questo momento di soddisfazione, che considero il primo passo di un percorso che voglio sia importante”, ha commentato Davide che non è stato l’unico atleta del team a salire sul gradino più alto del podio. Anche Bruno ed Alberto Zanchi si sono laureati campioni nella M5 e M3. I corridori si sono distinti in sella alla One-Sixty.

Una storia di sacrificio e passione

L’eccezionalità del risultato conquistato da Davide risiede soprattutto nella poca disponibilità di strutture in Ciociaria e nella scarsa considerazione verso una disciplina in forte espansione. Il neo campione italiano però ha non si è mai arreso alle difficoltà. Ed ha saputo organizzarsi per manutenere i percorsi dove si allena maggiormente, ovvero la montagna di Campocatino, località con potenziale inespresso notevole.

Insomma tanta passione e sacrificio che finora hanno fatto la differenza. Come anche la famiglia che sta sostenendo in tutti i modi (anche e soprattutto economicamente) il giovane atleta. Dopo la vittoria del titolo, Davide spera di poter avere maggiore attenzione da partner locali che possano collaborare con la sua famiglia per continuare in questo percorso dato il potenziale ormai consolidato da risultati e prestazioni eccezionali. A Frosinone non c’è solo la squadra in Serie A, ma è nata una stella di uno sport bello e selettivo anche se forse poco conosciuto.