Entusiasmo alle stelle e sogni di gloria ma DiFra dà lezioni di umiltà

Il Frosinone continua a stupire per numeri, gioco e grinta. L’impronta di Di Francesco è evidente su una squadra che vince e convince. Tuttavia non bisogna esagerare: piedi ben piantati a terra perché la strada è lunga, tortuosa e piena difficoltà. Ed il tecnico fa bene a gettare acqua sul fuoco: “Restiamo realisti, il rispetto dei tifosi devono ancora meritarlo”

Alessandro Salines

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Negli occhi e nel cuore dei tifosi è ancora vivo l’urlo di Mazzitelli (un po’ Tardelli, un po’ Grosso). I supporters sognano, l’entusiasmo è alle stelle e non potrebbe essere altrimenti: la vittoria col Sassuolo è stata strappalacrime (di gioia) ed i 7 punti in 4 gare sono un risultato straordinario per una neo promossa anche perché conquistati con un gioco coraggioso. Ma già si deve voltare pagina ed ora la parola chiave deve essere umiltà. Testa sulle spalle e piedi ben piantati a terra perché il campionato è appena iniziato. La strada è lunga e tortuosa. Le difficoltà ci sono (ad esempio gli infortuni di Harroui e Gelli) e ci saranno fino all’ultimo minuto dell’ultima partita.

L’esempio arriva dal tecnico Eusebio Di Francesco, uno che ha allenato ai massimi livelli (Champions League) e in questa situazione potrebbe fare comizi. “La vittoria col Sassuolo ci regala tanto morale ma non dobbiamo illuderci – getta acqua sul fuoco – Io dico sempre che servono tanta consapevolezza ed umiltà nel lavoro quotidiano. Non dobbiamo perderle. Sono soddisfatto, ma non cerco rivincite. Penso solo al Frosinone e a far crescere i giovani. Il rispetto dei tifosi devono ancora meritarlo”.

Numeri confortanti

I giocatori del Frosinone esultano dopo il successo col Sassuolo

Dopo 4 giornate cautela e umiltà sono d’obbligo ma ci sono alcuni dati che non possono passare inosservati. E danno l’idea di un avvio di campionato promettente. Iniziamo ovviamente dai punti: 7 punti in 4 partite, settimo posto, una media di 1,75 che varrebbe un torneo di vertice se proiettata sulle 38 giornate però conservarla sarà difficilissimo. Inoltre il Frosinone è al terzo risultato utile di fila. E’ una delle migliori formazioni tra quelle designate alla lotta per la salvezza. Solo il Lecce ha fatto di più (8 punti). È la migliore delle neo promosse (Genoa 4 punti, Cagliari 2) e mantiene il primato regionale. Altro numero che spicca è quello dello score in casa: 6 punti (2 vittorie su 3 partite) come il Lecce, secondo rendimento dietro l’Inter (9, 3 successi in 3 gare).

Senza ricordare la migliore partenza in Serie A (1 punto nel 2018-2019 e 0 nel 2015-2016), i 2 tabù sfatati (Sassuolo ed Atalanta mai battute prima di questa stagione) e il terzo avvio in Serie A di Di Francesco (9 punti nel 2017-2018 con la Roma ed 8 nel 2015-2016 dopo 4 giornate).

Corsa, gioventù e gioco

Eusebio Di Francesco

Contro il Sassuolo la squadra giallazzurra ha confermato di avere un’impronta ben precisa a prescindere dai risultati. Una squadra che sa cosa fare ed ha le idee chiare. Il lavoro quotidiano sta pagando come ha voluto sottolineare Di Francesco. La gioventù messa in campo dal tecnico (“Abbasserò sempre di più l’età media”) ha regalato freschezza atletica, entusiasmo, coraggio e quel pizzico d’incoscienza spesso necessaria per conquistare determinati risultati. E’ un Frosinone che corre tanto, adesso più delle altre, ed il secondo tempo di domenica è la dimostrazione più lampante.

E poi c’è la mano di Di Francesco. Evidente, davanti agli occhi di tutti. Dal punto di vista tattico e motivazionale. “Ai ragazzi tra un tempo e l’altro ho detto che le partite durano 100’ come effettivamente è stato – ha rivelato l’allenatore – E l’avremmo ripresa continuando a fare quello che è stato fatto con qualche accorgimento tattico in più in fase difensiva. E’ la vittoria dei ragazzi, del gruppo, della perseveranza e della resilienza. Ci hanno creduto, ci credevamo e ci credevo”

Capitan Mazzitelli (Foto: Federico Proietti © Ansa)

A parte l’inizio in salita con qualche errore, il piano partita di Di Francesco ha funzionato. I cambi sono stati addirittura chirurgici. Ed il duello a distanza con Alessio Dionisi è stato stravinto. “C’è tanto di Di Francesco, è venuto qua con tanta voglia di rimettersi in gioco. È riuscito subito a darci un’impronta giusta”, ha ribadito capitan Mazzitelli.

Un trittico da brividi e gli infortuni di Harroui e Gelli

Ma il campionato non dà tregua ed il gusto dolce della vittoria deve lasciare il posto alla concentrazione. In poco più di una settimana il Frosinone sarà chiamato a rimettere in gioco e confermare quanto di buono fatto finora. All’orizzonte un trittico che darà altre risposte alla compagine ciociara. L’asticella s’alzerà ancora.

Un colpo d’occhio dello “Stirpe”

Venerdì nell’anticipo sfida delicatissima a Salerno contro i granata che hanno perso 3-0 in casa col Toro e sono penultimi con soli 2 punti. Il Frosinone troverà una squadra avvelenata che cercherà il pronto riscatto e sarà un bel crash-test. Giovedì 28 alle 18,30 sfida affascinante allo “Stirpe” al cospetto della Fiorentina di Vincenzo Italiano che ritroverà il suo mentore Guido Angelozzi. Domenica 1 ottobre alle 20.45 il trittico si chiuderà all’Olimpico contro la Roma con altri ex tra i quali proprio Di Francesco.

Tre partite complicate e ravvicinate che metteranno a dura prova l’organico ciociaro che tra l’altro dovrà rinunciare ad Harroui e probabilmente anche a Gelli. L’ex Albinoleffe si è fermato di nuovo per problemi muscolare e sarà valutato nelle prossime ore. Peccato: entrambi sono stati tra i punti di forza del Frosinone.