La Serie B sempre più mondiale dopo l’arrivo al Benevento dell’ex difensore e Pallone d’Oro dell’Italia di Lippi. Il campionato acquista così prestigio e visibilità. Sabato 1 ottobre, alla ripresa, il primo incrocio tra campioni: al “Tardini” il portiere del Parma proverà lo sgambetto al tecnico del Frosinone
Un incrocio di destini in una strana storia. Prendendo in prestito alcune parole di una famosa canzone di Francesco De Gregori. È proprio una strana storia, singolare, bella e per questo sta facendo il giro del mondo. È la storia dei campioni del mondo di Berlino 2006 che si ritrovano come per magia in una Serie B sempre più sulla cresta dell’onda. L’arrivo di Fabio Cannavaro (ha già diretto il primo allenamento, in giornata verrà presentato) sulla panchina del Benevento ha chiuso quasi un cerchio: è innegabile che Gigi Buffon, Fabio Grosso e Fabio Cannavaro siano stati i grandi protagonisti della leggendaria nazionale di Lippi.
Gigi ha parato tutto o quasi, Fabio è stato un muro invalicabile, l’altro Fabio ha segnato i gol decisivi. E non bisogna dimenticare Pippo Inzaghi, tecnico della capolista Reggina, che di quella nazionale era una delle riserve di lusso (1 presenza con 1 gol). Alla ripresa dopo la sosta saranno avversari Grosso e Buffon al “Tardini” in Parma-Frosinone che promette spettacolo.
Un Pallone d’Oro in Serie B
Fabio Cannavaro, 49 anni, ex difensore di Parma, Inter, Juve e Real Madrid, esperienze da allenatore in Cina, non è stato solo campione del mondo e capitano dell’Italia ma anche vincitore del Pallone d’Oro. E per il campionato cadetto è un motivo d’orgoglio in più.
A memoria d’uomo è il secondo Pallone d’Oro a calcare i campi della Serie B dopo Pavel Nedved nel 2006-2007 con la Juve del post-calciopoli.
La presenza degli eroi di Berlino è stata celebrata dalla Lega con un pezzo (titolato “E’ una B Mundial”) sul sito ufficiale in cui viene ricordata anche la presenza nel Como del centrocampista Cesc Fabregas, campione del mondo nel 2010 con la Spagna, e di Alberto Gilardino, altro alfiere azzurro e ora tecnico della Primavera del Genoa.
“I mondiali del 2006 e del 2010 risuonano ancora più forti in questi giorni nella Serie B”, si legge sul sito. Ma per essere precisi non bisogna dimenticare Thierry Henry, campione del mondo nel 1998 e socio del Como
Si riparte con Buffon-Grosso
Già sabato 1 ottobre, alla ripresa delle ostilità dopo la pausa, la sfida tra campioni del mondo si concretizzerà al “Tardini” dove si disputerà Parma-Frosinone con Buffon tra i pali dei ducali e Grosso sulla panchina dei ciociari. Il ritorno a Frosinone il 25 febbraio.
Altro giro, altra corsa il 15 ottobre con Parma-Reggina. Inzaghi cercherà di fare lo sgambetto a Buffon. In Calabria si replicherà il 4 marzo.
Il primo incrocio mondiale di Fabio Cannavaro è in programma il 27 novembre con Pippo Inzaghi in Reggina-Benevento. Il ritorno in primavera, il 15 aprile. L’atteso confronto Buffon-Cannavaro si terrà l’8 dicembre al Tardini in una giornata mundial considerando che si giocherà anche Reggina-Frosinone (ovvero Inzaghi-Grosso).
Partitissime che si ripeteranno al ritorno il 1 maggio. Cannavaro e Grosso si affronteranno soltanto una volta visto che l’andata tra Benevento e Frosinone si è già giocata (2-1 per i giallorossi). L’appuntamento il 28 gennaio allo “Stirpe”.
Grosso e Cannavaro, compagni anche di pedale
Il tecnico del Frosinone e quello del Benevento, oltre ad essere stati compagni di avventura a Berlino, sono legati da una profonda amicizia e da passioni comuni come la bicicletta. Entrambi infatti praticano il ciclismo amatoriale per tenersi in forma. Ed è stato l’ex professionista ciociaro Valerio Agnoli ad aver dato loro le prime dritte per iniziare a correre.
“Ho conosciuto Cannavaro in una pedalata tra amici a Roma – ha raccontato Agnoli impegnato ai prossimi Mondiali come ct della squadra della Città del Vaticano – Ci sentiamo spesso ed è stato lui a mettermi in contatto con Grosso per la scelta della bicicletta e per le prime uscite”. Tra l’altro i 2 campioni hanno acquistato le bici nello stesso rivenditore a Casapulla in provincia di Caserta.
B come… Berlino
Per il campionato cadetto non è una novità la presenza dei campioni del mondo del 2006. La Serie B è diventata per loro una sorta palestra per farsi le ossa sulla panchina.
Proprio Fabio Grosso subentrò ad Alessandro Nesta, che ha allenato il Frosinone due stagioni, e prima di questa esperienza -sempre in B- era stato al Perugia. Una panchina che in Serie B è stata anche di Massimo Oddo che ha guidato pure Perugia, il Crotone ed il Pescara, che ha anche portato alla promozione in A nel 2016, anno in cui Gennaro Gattuso ha guidato il Pisa in B dopo la promozione dalla C. “Ringhio” nel 2013 è stato per un solo mese anche allenatore del Palermo.
Non solo allenatori. Ma ci sono stati anche campioni che dopo la vittoria del 2006 hanno giocato tra i cadetti. Buffon con il Parma è l’ultimo caso ma per il portierone è la seconda volta. Dopo la retrocessione della Juve, insieme a lui anche Del Piero e Camoranesi decisero di non lasciare il club bianconero. L’ex capitano juventino nella stagione in B 2006/2007mise a segno 20 gol in 35 partite. Un campionato che aveva già frequentato giovanissimo per due stagioni a inizio carriera, con il Padova. Anche Mauro German Camoranesi nel 2006 restò alla Juve nonostante la retrocessione: 33 partite e 4 gol.
Ci sono poi quattro campioni del mondo che in Serie B hanno chiuso la carriera: Alberto Gilardino, in gol in quel Mondiale contro gli Usa, ha giocato la sua ultima stagione da professionista con lo Spezia proprio in B.
Anche Cristian Zaccardo ha terminato la sua carriera italiana giocando in cadetteria nella stagione 2016/2017 con il Vicenza insieme ad un altro campione come il portiere Marco Amelia, che in B ha giocato anche a Perugia e Livorno. Proprio il Livorno in B è stata l’ultima squadra di Simone Barone, ora è collaboratore tecnico di Nicola alla Salernitana.
Un incrocio di destini in una strana storia.