La media inglese spinge il Frosinone. Ora una settimana per cuori forti

Due successi in casa ed altrettanti pareggi in trasferta: da 4 turni i giallazzurri hanno trovato una continuità importante. Giovedì sfida interna con la Fiorentina, domenica la Roma: l’asticella s’alzerà ma ancora senza Harroui e Gelli. La squadra di Di Francesco si conferma rivelazione del campionato insieme al Lecce. La vittoria della linea verde e del calcio sostenibile

Alessandro Salines

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Mettendo in fila una serie di dati di fatto cresce di settimana in settimana la sensazione che il Frosinone stia diventando una squadra vera e che abbia tutte le carte in regola per conquistare la salvezza. La trasferta di Salerno, al di là del punto d’oro portato a casa, ha confermato un inizio di stagione sorprendente (8 punti in 5 partite, miglior score di sempre del Frosinone in Serie A) grazie ad un’idea di gioco sempre più precisa ed ad un pieno di benzina verde (24 anni e 216 giorni l’età media della formazione schierata, la più giovane di sempre in Serie A) che a tratti fa girare il motore a mille.

E senza esagerare si poteva addirittura fare meglio. Una vittoria all’Arechi non sarebbe stato uno scandalo. “Serviva maggiore lucidità negli ultimi 25 metri – ha detto Di FrancescoSono soddisfatto anche se dobbiamo migliorare. I risultati positivi possono far crescere. Il bicchiere è sempre mezzo pieno,  muoviamo la classifica”.

Media inglese

Eusebio Di Francesco

Dopo la sconfitta col Napoli all’esordio, il Frosinone ha inanellato 4 risultati utili di fila tenendo una marcia regolare. Appunto da media inglese: 2 vittorie in casa ed altrettanti pareggi in trasferta. Un dato assolutamente da sottolineare se si pensa che con l’avvento dei 3 punti e l’aumento delle squadre è sempre più difficile avere questo tipo di continuità soprattutto per una “piccola”. Il Frosinone ci sta riuscendo: segno di una squadra che di giornata in giornata acquisisce sicurezza e consapevolezza nei propri mezzi.

Okoli in marcatura su Cabral (Foto: Massimo Pica © Ansa)

Media inglese a parte, il pari è d’oro perché conquistato in casa di una diretta concorrente alla salvezza. Ed è il secondo pareggio sul campo di una pericolante dopo quello di Udine. Una classifica che si muove ed è incoraggiante. Ma è chiaro che il campionato è appena iniziato e non bisogna cullarsi sugli allori. Guai sentirsi arrivati.

Di Francesco è stato molto realista: “Le insidie sono sempre dietro l’angolo – ha detto il tecnico – Non bisogna commettere l’errore di ritenersi bravi o tranquilli. Come si possono collezionare 4 risultati utili di fila, può capitare il contrario. Quindi dobbiamo continuare a lavorare con umiltà e avere sempre le antenne dritte. E preparare bene la squadra sia dal punto di vista tecnico che fisico”.

Non chiamatele pericolanti

L’allenatore del Lecce Roberto D’Aversa

La quinta giornata ha lasciato in vetrina Lecce e Frosinone che si confermano finora le squadre rivelazioni. Il Lecce, vincendo contro il Genoa, si è arrampicata addirittura fino al terzo posto a quota 11, lasciandosi alle spalle formazioni come Juve e Napoli per esempio. Il Frosinone invece segue a 8 attestandosi nella parte sinistra della classifica.

Sono un’anomalia, quasi un’eccezione, del campionato. Hanno i conti in regola malgrado ricevano le briciole dai diritti tv, spendono poco (e bene), hanno cambiato molto, investito sui giovani e rilanciato 2 allenatori reduci da esperienze poco fortunate. Un exploit contro ogni pronostico e che in tanti giudicano effimero ma intanto sono lì nei primi posti e fanno parlare di loro. Di sicuro finora sono state le migliori tra quelle che corrono per la salvezza.

Inoltre il Frosinone è anche la matricola-top e ha mantenuto il primato regionale su Roma e Lazio. Due record platonici ma che rendono l’idea del bel campionato che sta disputando il Frosinone.

Fiorentina e Roma: l’asticella s’alzerà

Josè Mourinho

Lunedì si aprirà una settimana di fuoco con 2 partite difficilissime in 3 giorni. Giovedì alle 18,30 allo “Stirpe” scenderà la Fiorentina, domenica sera (ore 20.45) all’Olimpico il match contro la Roma di Mourinho, Dybala e Lukaku. Insomma l’asticella s’alzerà per il Frosinone che sarà messo a dura prova.

Due ostacoli altissimi per la truppa di Di Francesco che però potrà affrontare con la forza dei nervi distesi regalata dagli 8 punti conquistati finora. E spesso e volentieri giocare con la testa libera può essere decisivo.

Harroui e Gelli, assenze pesanti

Harroui in elevazione (Foto: Ettore Griffoni © Ansa)

Niente alibi e recriminazioni ma è evidente che l’assenza contemporanea di 2 mezzali tecniche e di corsa come Harroui e Gelli alla lunga si farà sentire. Erano inoltre tra i più in forma del campionato. Il Frosinone non avrà 2 giocatori importanti che consentivano alla squadra di avere il cambio di passo ed una pericolosità non indifferenze.

Per questo gli ultimi arrivi (Bourabia, Reinier ed Ibrahimovic) devono trovare quanto prima la condizione ottimale per permettere a Di Francesco di avere le alternative adeguate. Finora ha potuto contare solo su Brescianini e Garritano.

“Abbiamo avuto 2 infortuni di giocatori molto importanti come Harroui e Gelli che staranno fuori un po’ di tempo. Ciò ci priva di alternative di spessore – ha ammesso Di Francesco – Per cui è fondamentale portare in condizione quelli che hanno giocato meno. Così avremo soluzioni sempre nuove di gioco”.