Marino e il doppio nodo-formazione (di G.Lanzi)

Giovanni Lanzi

Se lo chiamano 'Il Maestro' non è un caso

di GIOVANNI LANZI
Giornalista senza carta

 

 

Daniel Ciofani in forse, Soddimo recuperato: dal 1′ uno dei due secondo una stretegia precisa
Marino e il doppio nodo-formazione
Il tecnico siciliano: “Abbiamo l’obbligo di dare il massimo, stimoli non mancano e gli altri arriveranno”

 

FROSINONE – Sfida al Cittadella con un occhio attento alla classifica che alle 16.50 vede un ingorgo in vetta a quota 52 per effetto dell’1-0 del Verona a Brescia nel primo pomeriggio. Il pareggio della Spal sabato permette al Frosinone di affrontare i veneti in condominio al primo posto anche se raggiunti dagli scaligeri con il cuore in gola fino al 50′ al ‘Rigamonti’. Una prospettiva interessante nonostante tutto, nonostante quell’ingorgo. Dal quale il Frosinone deve uscire e che può tradursi in una spinta emotiva importante per allungare sulle rivali dirette.

“Noi dobbiamo pensare alle cose che ci riguardano direttamente – esordisce Marino – senza curarci più di tanto di quello che accade nel campo avversario. Magari quando giochiamo noi in anticipo vale la stessa cosa per gli avversari, qualche gufata si fa sempre e non fa mai male. A prescindere dai risultati che ci sono stati abbiamo il dovere, andando in campo, di esprimere sempre il massimo”.

Per due motivi, differenti ma correlati tra loro: “Se non fanno risultato i nostri avversari devi sentire il dovere di ottenere il massimo per prendere un margine rispetto a loro, se invece fanno risultato bisogna sempre e comunque moltiplicare le forze per stare al passo. Per cui gli stimoli non mancano e gli altri supplementari arriveranno per loro conto”.

Marino stila anche il bollettino dei disponibili: “Non sono tutti a disposizione: Mokulu non è recuperabile per un pestone preso a Perugia, si è allenato in disparte in settimana ma non ce la fa. Daniel Ciofani ha la febbre e quindi non sappiamo cosa accadrà domani (lunedi, ndr), Soddimo invece ha recuperato e si è allenato col gruppo per la prima volta in settimana ed è a disposizione. E comunque in settimana si è sempre allenato, anche se a parte“.

Il Cittadella a trazione anteriore ma con qualche problema in difesa. Marino sorvola altissimo: “E’ sempre una squadra che ha ritrovato la vittoria contro un Trapani che arrivava a quella partita con una lunghissima serie utile. I granata quindi hanno ritrovato entusiasmo, sono una formazione pericolosa. Per quanto ci riguarda abbiamo ottenuto un buon risultato a Perugia, il calendario rispetto alle nostre avversarie non ci favoriva affatto. Ed anche chi ha giocato ha fatto bene. C’è stata anche la sfortuna che hanno chiesto il cambio Krajnc per un mal di pancia e Kragl che in quel ruolo ha speso tante energie. Ma sono soddisfatto di tutti. Stiamo attraversando un momento psicologico positivo. A questo aggiungo che ho avuto la conferma di poter contare su più effettivi”.

I veneti si sono confermati squadra di alta classifica. Che Venturato ha plasmato in queste due stagioni: “All’andata erano in un momento magico. Una squadra che gioca dallo scorso anno con lo stesso sistema di gioco, più o meno stessi interpreti per cui hanno anche una intesa particolare. Ma noi rispetto all’andata siamo un’altra squadra, per fisionomia e consapevolezza. Oltre a questo non dovremo mai far mancare mai quel tipo di approccio che ci ha permesso di cambiare il corso della nostra stagione”.

Il tecnico ribadisce la necessità di avere equilibrio anche dall’esterno: “Ci fa piacere che ci sia entusiasmo attorno a noi ma dobbiamo isolarci e ragionare con razionalità. Anche noi vorremmo vincerle tutte ma poi ci sono sempre gli avversari che qualche volte ci rubano l’idea. Ci capita ogni tanto di rimpiangere il punto che non hai fatto con l’Entella o con la Salernitana o il punto che potevi fare altrove ma siamo contenti perché certe difficoltà sono di tutte le squadre”.

Aggiunge: “Non possiamo pensare di fare sempre il massimo, l’ho sempre detto. Se guardiamo per un attimo a ritroso, nessuno all’inizio della stagione ci assegnava le chances che ci siamo conquistati sul campo. Adesso però non si deve eccedere. Non siamo diventati fenomeni che debbono spopolare con tutte le avversarie. Guardiamo la classifica: le prime 4 hanno organici importanti anche se 2 sono matricole. Ma oltre a queste ci sono squadre che meritano l’alta classifica. Torno a dire che non si va a Perugia e pensare che si possa passeggiare. Perché i biancorossi sono un’ottima squadra“.

Il nodo-formazione prende ancora corpo per un sussulto finale, Marino resta sul vago. “Confidiamo in Daniel Ciofani – dice -. Altrimenti dovremo avanzare un trequartista tra Kragl, Soddimo (se giocherà il romano la defezione annunciata in settimana è stata solo abile pretattica, ndr) e Sammarco. Volpe? Non credo che il ragazzo abbia delle possibilità di giocare dall’inizio. Per fargli riprendere la condizione dopo uno stop ha giocato con la Primavera sabato“.

L’impressione che si ricava dalle parole del tecnico, legano Ciofani e Soddimo. Se l’attaccante sarà della gara dal 1′, Marino si terrà la carta Soddimo in caldo e viceversa. Per evitare di trovarsi nella condizione di cambiarli entrambi in corsa. Anche questa è la strategia di una sfida che per il Frosinone vale il primato solitario ma anche l’allungo.

 

 

 

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