Prove tecniche di Serie A: il nuovo Frosinone non ha complessi

Nell’antipasto di campionato contro la Salernitana la squadra di Di Francesco ha destato un’ottima impressione mostrando personalità, aggressività e giocate importanti. Malgrado l’organico incompleto il gruppo ha risposto con applicazione alle sollecitazioni del tecnico. Forse è mancata un po’ di lucidità sotto porta. Alla fine comunque il pari va stretto

Alessandro Salines

Lo sport come passione

Primo crash test superato. Il Frosinone, pur se ancora incompleto, non ha avuto nessun complesso nell’impatto con la Serie A. Anzi la squadra giallazzurra ha sorpreso positivamente tenendo testa e mettendo in seria difficoltà la Salernitana nell’amichevole disputata allo “Stirpe”. Alla fine è uscito fuori un pari ma ai punti Di Francesco avrebbe meritato la vittoria. Soprattutto se guardiamo il primo tempo ed a sprazzi anche la ripresa.

Insomma è iniziato bene il percorso di avvicinamento al campionato. Una partita che regala fiducia e le prime certezze malgrado sia solo un’amichevole. E fuga più di qualche dubbio che aleggiava sulla squadra soprattutto perché ancora in costruzione. Ed invece il tecnico Di Francesco in meno di un mese è riuscito già a trasmettere valori e principi di gioco importanti.

“Ho fatto i complimenti ai ragazzi per la prestazione ed il desiderio di mettere in campo quello che avevamo provato durante la preparazione – ha sottolineato l’allenatore – Anche il coraggio di giocare palla del basso, il gol ne è stato un esempio. Nell’insieme abbiamo dimostrato grande coraggio nei primi 30’, nei quali la squadra ha pressato altissimo. E questo deve essere il nostro atteggiamento. Non mi aspettavo che i ragazzi reggessero fisicamente tutta la gara”.   

COSA VA

Identità, convinzione e pressing

Foto © Mario Salati

Il Frosinone ha giocato con personalità, fiducia ed aggressività senza nessun timore reverenziale nei confronti di un’avversaria più esperta e rodata considerando i pochissimi cambiamenti effettuati dai campani. In pochi se l’aspettavano considerando le tante novità (compreso il tecnico) e un organico ancora in costruzione.

Ha colpito l’impatto avuto sul match con un pressing feroce fino sull’incerto portiere Allocca. Buone le trame messe in mostra (da manuale quella del gol di Gelli), il 4-3-3 ha girato spesso a memoria. Soprattutto nel primo tempo la squadra è stata corta, difendendo alta. “Ho parlato prima della gara, non serviva dare motivazioni ma ho detto ai ragazzi che si dovevano divertire. E credo che in certi momenti si sono divertiti a giocare insieme. Facendo prevalere sempre il ‘noi”, ha commentato Di Francesco.

Da Caso a Cuni: le individualità spiccano

Harroui (Foto © Mario Salati per Alessioporcu.it)

Anche a livello di singoli l’amichevole ha trasmesso buone sensazioni agli oltre 2 mila tifosi accorsi allo “Stirpe”. Partendo dalla porta, Turati si è confermato ed alla fine è stato elogiato da Di Francesco. In costante crescita Oyono, positivo l’esordio di Romagnoli (vicino al gol), arrivato solo da qualche giorno. Mazzitelli ha le chiavi del centrocampo con Brescianini ed Harroui sempre sul pezzo.

Davanti Caso, al debutto dopo alcuni problemi fisici avuti in ritiro, ha regalato lampi di classe creando diversi grattacapi alla difesa avversaria. Sgomita Baez, mentre Cuni ha dato prova di grande aggressività come ha confermato Di Francesco.

L’attaccante Baez

“Cuni viene dalla terza serie tedesca – ha spiegato il tecnico – La prima domanda che gli ho sottoposto è stata: come eri abituato? E lui mi ha risposto:  pressare alto. Con la Salernitana ne ha dato dimostrazione. E’ un ragazzo dotato di grandi mezzi ma è chiaro che deve migliorare come essere più determinato sottoporta e gestire meglio il pallone. Sono molto contento e non solo di lui”.

Qualche giocata importante di Kvernadze, affidabili Borrelli, Garritano e Gelli (assist e gol per quest’ultimi 2).

COSA NON VA

Servono alternative

Brescianini (Foto © Mario Salati per Alessioporcu.it)

L’organico va completato in ogni reparto. E non è una notizia. La gara con la Salernitana ha dimostrato che in alcuni ruoli Di Francesco non ha alternative. E quando ha dovuto fare i cambi la squadra ne ha risentito. “E’ chiaro che dovranno arrivare diversi giocatori anche per il famoso incastro delle coppie ha ammesso il trainer – Questa rosa deve essere rinforzata per essere competitivi in Serie A. Ad esempio abbiamo avuto qualche difficoltà a fare le sostituzioni non perché i ragazzi non fossero all’altezza, ma per caratteristiche. Ad un certo punto ho messo Kujabi a fare il terzino sinistro. Insomma ci sono situazioni da migliorare”.

In tal senso i prossimi giorni saranno decisivi per il mercato sia in entrata che in uscita. Previsti diversi movimenti. Dovranno arrivare giocatori in ogni ruolo ed altri lasceranno la Ciociaria. In queste ore Szyminski è stato richiesto dal Catanzaro mentre Borrelli ha avuto offerte dalla Sampdoria e dal Cosenza.

Più sostanza in mediana e lucidità sotto porta

Marchizza (Foto © Mario Salati per Alessioporcu.it)

Non sono state tutte rose e fiori. E sarebbe stato strano il contrario. C’è tanto da lavorare e migliorare, considerando che l’organico cambierà ancora e quindi i nuovi elementi dovranno mano mano essere inseriti nel contesto tecnico-tattico. Ma non dovrà mancare la pazienza, gli errori vanno messi in preventivo.

Tra gli aspetti da correggere comunque ci sono alcune difficoltà incontrate a centrocampo. La squadra in alcuni frangenti è sembrata leggera e doveva difendere meglio. In particolare quando il baricentro si è abbassato. E poi si è notata l’assenza di uno stoccatore: sono state create diverse occasioni ma è mancata la zampata vincente di un bomber di razza. Il mercato in tal senso potrà aiutare.

C’è sempre qualcosa da migliorare, diamo tempo a questi ragazzi – ha aggiunto DiFraQuesta squadra non ha una base di partenza, un’ossatura. Perché tanti giocatori sono andati via e tanti sono arrivati, compreso il nuovo allenatore. Le cose buone mi hanno soddisfatto, l’atteggiamento mi è piaciuto più di tutto. Poi l’errore tecnico e tattico ci può stare, lo andiamo a correggere”.

Primo crash test superato.