Roma-Frosinone è un mondo capovolto

All’Olimpico domenica sera una sfida dalle premesse inattese: i ciociari sono davanti in classifica ed imbattuti da 5 turni; i giallorossi invece sono in crisi di gioco e risultati. Il grande ex Di Francesco: “Dobbiamo essere noi stessi”. In dubbio Romagnoli, out Garritano, previsti cambi. Mourinho suona la carica

Alessandro Salines

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È un mondo capovolto quello di Roma-Frosinone, la suggestiva notturna di domani sera (ore 20.45) all’Olimpico. Ad inizio stagione infatti in pochi o nessuno avrebbero scommesso su un Frosinone a quota 9 ed una Roma dietro a – 4. Senza parlare dei 5 risultati utili di fila dei ciociari e di 1 punto in 2 partite dei giallorossi. Com’è strano vedere anche una Roma in crisi d’identità e di gioco ed un Frosinone rivelazione del campionato per spirito e tipo di calcio mostrato. E poi gli allenatori: in discussione lo “special one” José Mourinho, in auge l’ex Eusebio Di Francesco che sta vivendo la stagione del riscatto.

Insomma un mondo capovolto, premesse inaspettate in attesa del verdetto del campo mai così incerto tra 2 squadre di caratura così diversa. Una gara molto molto delicata per la Roma, reduce dal pesante ko 4-1 di Genova, ma il Frosinone non andrà in gita. E cercherà di allungare la striscia positiva e sfatare anche un tabù (ciociari sempre ko nei 4 precedenti). Al seguito poco più di 2.600 tifosi che non faranno sentire soli Mazzitelli e compagni.

Di Francesco, il grande ex

Eusebio Di Francesco, grande ex all’Olimpico

Per il tecnico del Frosinone sarà una notte speciale. Una notte emozionante. Alla Roma ha vissuto un periodo importante della sua carriera da calciatore prima e da allenatore dopo. Ha vinto l’ultimo scudetto giallorosso nel 2001 dopo 101 gare a partire dal 1997. Nel 2017 è tornato come tecnico collezionando 87 panchine e conquistato una semifinale di Champions. Un legame indissolubile anche se le strade si sono separate e domenica tenterà lo sgambetto alla sua ex squadra.

Nella conferenza della vigilia Di Francesco ha cercato di mascherare l’emozione che non mancherà quando entrerà in quell’Olimpico che lo ha visto protagonista per quasi 6 anni. “Non sto pensando a cosa proverò – ha confessato il trainer – Vedere quel pubblico farà tanto piacere ma sono concentrato solo sul Frosinone. Per me l’amore per la Roma rimarrà intatto”.

Anche Riccardo Marchizza è un ex giallorosso (Foto: Federico Proietti © ANSA)

Da grande ex Di Francesco conosce benissimo l’ambiente (al Sassuolo ha lanciato capitan Pellegrini) e proprio per questo mette in guardia i suoi. “Sarà una partita molto difficile – ha continuato Di FrancescoConosco bene l’ambiente di Roma e sono convinto, che nonostante gli ultimi risultati negativi, il pubblico sosterrà la squadra come sempre. Mourinho è un grande allenatore, è passato attraverso tante difficoltà e sa come gestire queste situazioni. Quindi mi aspetto una Roma molto motivata”. DiFra non sarà l’unico ex: anche i romani Mazzitelli, Marchizza e Frattali, il preparatore Neri ed il collaboratore tecnico Romano hanno trascorsi nel club giallorosso.

Parola d’ordine: identità

Oyono in azione nella sfida contro la Fiorentina

Amarcord a parte, Di Francesco vuole il solito Frosinone: battagliero per filosofia. “Per mettere in difficoltà la Roma dobbiamo essere noi stessi: quindi aggressivi, corti e con tanta corsa – ha sottolineato l’allenatore – Per poter colmare il ‘gap’ tecnico dobbiamo avere lo stesso ritmo mostrato dall’inizio”. Poi entra nelle pieghe della partita. ”Dobbiamo preparare la gara al massimo sotto il profilo tattico e strategico – ha continuato – Affronteremo una squadra senza dubbio differente da quelle incontrate finora e della stessa Fiorentina. Dobbiamo essere bravi a capire quello che la Roma vorranno andare a cercare durante la gara”.

Dybala e Lukaku i giocatori più pericolosi ma Di Francesco guarda oltre. “La Roma ha giocatori che producono strappi importanti. Mi riferisco ad esempio a Spinazzola, El Shaarawy, Lukaku e Pellegrini: ha tante armi a disposizione – ha analizzato l’allenatore – Noi dobbiamo essere bravi e cercare di limitarli. Fossilizzarsi solo su due giocatori nel difendere sarebbe sbagliato. E’ importante invece conoscere chi abbiamo davanti ma anche capire come poter far male agli avversari. La fase di contenimento è importante. Però a volte è meglio attaccare bene e difendere meno bene per poter colpire gli avversari. Noi in questa partita dobbiamo essere bravi nelle 2 fasi ma anche cercare di arrivarci attraverso un’idea ben precisa. Il sistema di gioco? Voglio dare continuità al lavoro, dipende anche da come si mettono gli avversari. Possiamo anche schierarci a 4 e sviluppare a 3”.

Mini-turnover?

Bourabia potrebbe trovare spazio

In dubbio Romagnoli mentre Garritano dovrebbe essere out. Assenti i soliti Kalaj, Harroui, Gelli, Lirola e Kaio Jorge. Di Francesco potrebbe effettuare qualche cambio. In difesa Monterisi dovrebbe prendere il posto di Romagnoli. Confermati Oyono, Okoli e Marchizza oltre al portiere Turati. A centrocampo più di qualche dubbio. L’unico sicuro di una maglia dovrebbe essere Mazzitelli. Le novità Bourabia e Reinier (“Possono iniziare dall’inizio, la condizione è buona anche se devono migliorare l’aspetto tattico”, ha confidato Di Francesco) al posto di Barrenechea e Brescianini. In attacco Soulé, Cheddira ed uno tra Baez e Caso. Ma anche Cuni ed Ibrahimovic hanno qualche chance.

“Ogni partita è differente dall’altra, questo va compreso. Ho delle idee ma non c’è nulla di prestabilito su chi giocherà dall’inizio e chi in corsa – ha chiosato Di FrancescoLe scelte sono legate a situazioni post-gara con la Fiorentina, abbiamo invece un problema con Romagnoli e Garritano, vedremo nell’ultimo allenamento. Qualche cambio lo vorrei fare ma lo stabiliremo dopo la rifinitura. E stanotte nei miei sogni…”.

Mourinho chiede la sterzata

José Mourinho

In una conferenza molto attesa il tecnico della Roma ha parlato del momento difficile e della partita di domenica. Confessando amore vero per i giallorossi tanto da aver rifiutato un’offerta monstre dagli arabi (“Avevo dato la mia parola che sarei rimasto”). “Dovremo avere il coraggio di entrare in campo e accettare qualsiasi reazione dei tifosi, che sia di supporto o di contestazione – ha detto MouBisogna avere rispetto e dare il massimo per vincere contro una buona squadra che sta psicologicamente bene. Sarà doppiamente difficile perché c’è la pressione per l’attacco che stiamo ricevendo. Comunque il problema della Roma non sono io. Non lo accetto”.

La Roma ha raccolto solo 5 punti in questo campionato: nell’era dei 3 punti a vittoria (dal 1994-95) non ha mai fatto peggio dopo 6 gare stagionali (5 punti anche nel 2010-2011 con Claudio Ranieri in panchina). In caso di pareggio o sconfitta contro il Frosinone, la squadra di Mourinho stabilirà il suo record negativo in Serie A nell’era dei 3 punti a vittoria dopo le prime 7 giornate.

Cristante al centro della difesa

L’attaccante El Sharaway

Mourinho deve rinunciare anche Diego Llorente uscito in anticipo dalla sfida di Marassi. Lo spagnolo si aggiunge ai vari Abraham, Kumbulla, Renato Sanches e Smalling. Al centro della difesa potrebbe essere impiegato Cristante (elogiato da Di Francesco in conferenza stampa), ai suoi lati Mancini e Ndicka davanti a Rui Patricio. A centrocampo probabile il ritorno di Aouar che sostituirà proprio Cristante. Insieme a lui capitan Pellegrini e Paredes, che sarebbero confermati dopo Genova. Sulle fasce Kristensen e Spinazzola, davanti la coppia Dybala-Lukaku. Modulo 3-5-2, difficile che Mourinho possa cambiare sistema di gioco.

Il mondo capovolto.