La tragedia della Chapecoense e del suo sogno infranto. A Fiuggi il giocatore sopravvissuto perché non venne convocato. Giocherà nell'Atletico di Beppe Incocciati
“Questo ragazzo brasiliano di nome Lucas Luiz Scalon è oggi un calciatore dell’Atletico Fiuggi. Lui non partì quel giorno con la squadra perché non fu convocato. Era il 28 novembre 2016 e la squadra della Chapecoense volava verso Medellin ma l’aereo si schiantò e morirono nella tragedia giocatori e dirigenti. Oggi sono emozionato ad averlo con me. Con la sua presenza qui, Fiuggi onora tutti quei giovani figli che ora giocano in Paradiso“. E’ un post che trasuda commozione quello scritto sui suoi profili social dal popolare Beppe Incocciati, ex bomber di Milan e Napoli, amico di Maradona, commentatore tv tra Mediaset e Tele Universo, politico, golfista ed oggi allenatore dell’Atletico Fiuggi.
La tragedia della Chapecoense
Poche sentite righe e una foto per raccontare una storia di calcio e non solo che riporta la mente e il cuore di tutti a quel terribile 28 novembre di quasi 3 anni fa. Il quadrimotore “British Aerospace 146” su cui viaggiava la Chapecoense precipitò a 50 chilometri dall’aeroporto “Josè Maria Cordova” di Medellin in Colombia dove i brasiliani avrebbero dovuto giocare la finale d’andata della Copa Sudamericana contro l’Atletico Nacional.
Un’autentica sciagura con 71 morti e solo 6 superstiti. Morirono 19 calciatori, i tecnici (guidati da Caio Junior) e 21 giornalisti al seguito della Chape. Tre giocatori sopravvissuti (Neto, Follman e Ruschel). Fu ribattezzata la Superga brasiliana. (leggi qui)
La fine di un sogno per un piccolo club che in sei anni era arrivato nella massima serie partendo dai dilettanti. La finale di Copa Sudamericana doveva essere la consacrazione e invece la favola non ha avuto il lieto fine.
Chi è Lucas Luiz Scalon?
Ventitre anni, difensore centrale, è cresciuto nelle giovanili della Chapecoense fino ad approdare nella rosa della prima squadra a gennaio del 2016. Il destino ha voluto che non fosse tra i convocati per quella maledetta trasferta in Colombia. E così si salvò insieme ad altri compagni che tra infortuni e scelte tecniche rimasero in Brasile.
Scalon nel 2017 ha fatto parte della rinascita della Chapecoense che tornò a giocare a partire dall’amichevole col Palmerais del 21 gennaio, quando ai brasiliani fu assegnata d’ufficio la Copa Sudamericana. Poi il 10 febbraio il debutto in Primeira Liga contro il Cruzeiro. A settembre la decisione di lasciare la Chape e il Brasile per il Chennai City, formazione indiana.
La stagione scorsa l’approdo in Europa, per la precisione in Spagna per giocare a La Coruna, nel Silva SD, compagine di Tercera Division (la nostra serie D). In queste ore infine l’arrivo a Fiuggi alla corte di Incocciati.
Una presenza dal forte valore simbolico
L’ingaggio di Scalon impreziosisce l’esordio sulle scene calcistiche dell’Atletico Fiuggi, nuova realtà voluta fortemente dallo stesso Incocciati.
Una società, nata dalla fusione con la Sff Atletico, che restituisce il calcio d’alto livello nella cittadina termale. L’Atletico infatti militerà in serie D insieme alle “sorelle” Cassino e Anagni, fresca ripescata.
Lucas Luiz è pronto a dare il suo contributo tecnico nella difesa fiuggina ma la sua presenza nel calcio italiano avrà un forte valore simbolico. Una presenza che ricorderà una tragedia immane che ha segnato la storia del calcio mondiale come Superga con il Grande Torino. La tragedia della Chapecoense e del suo sogno infranto.