Il ritorno in grande stile di Angelo D’Ovidio (Udc). La manovre felpate e micidiali di Mario Abbruzzese (Coraggio Italia). La forza elettorale di Antonello Iannarilli e le pennellate di Alfredo Pallone, entrambi in Fratelli d’Italia. Ma anche il peso politico di uno che non è mai andato via: Francesco De Angelis. I “mostri sacri” dicono la loro e sono sempre più… ingombranti.
Mario Abbruzzese
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Ripartono le ostilità tra i due centrodestra di Cassino. la cena di Abbruzzese. E quella di D’Alessandro. La mossa del sindaco Salera. Che scalda i motori in vista delle Provinciali. Alle quali si candiderà
Nei giorni scorsi si erano punzecchiati. È stato il pretesto per farci spiegare dall’ex sindaco Carlo Maria D’Alessandro (direttore del Catasto), in modo comprensibile a tutti, come funzionerà la riforma. Cosa cambierà per la nostra casa. Semplice e chiaro
La presa di posizione di Silvio Berlusconi fa capire come anche in Ciociaria sono molti gli esponenti di spicco di Lega e Fratelli d’Italia che provengono dalle file “azzurre”. Ma non solo: i risultati del 4 marzo 2018 dicono che Forza Italia è stata protagonista. Poi però Tajani ha tolto il piede dall’acceleratore. E adesso? L’ipotesi congresso e la candidatura a sindaco di Frosinone. Poi si vedrà.
L’incontro tra Mario Abbruzzese e Benedetto Leone. Per bloccare l’offensiva di Carlo Maria D’Alessandro. Non di Evangelista: per loro “tra poco andrà con Salera”. Cosa c’è dietro. E dove vogliono arrivare
Il rancore personale di Franco Evangelista. Che ricorda i 3 sindaci di centrodestra sfduciati a Cassino. Ma FdI non può pagare il prezzo preteso per l’adesione del Consigliere. Che resta tesserato ma indipendente. Intanto l’altra sera a cena Leone…
L’amarezza dell’ex sindaco di Cassino Carlo Maria D’Alessandro dopo le parole di Claudio Fazzone. “Dimentica di essere stato uno, ma non l’unico, artefice della mia caduta”. Chi c’era dietro la caduta: “Volevano surrogarmi. Ma i piani non sono andati come più di qualcuno sperava”.
Non deve meravigliare quanto sta accadendo in questi giorni a Sora. È il risultato di anni fatti da strappi, lacerazioni, vendette, assenza di dialogo. In tutta la provincia.
Centrodestra in riunione a Sora dalle 15.30 alle 19. O si trova l’unità attorno al nome dell’avvocato Altobelli oppure sarà braccio di ferro fra Bruni e Caschera, entrambi candidati a sindaco. Mentre Forza Italia studia la via di fuga
Quanto successo a Sora dimostra che nessun partito considera prioritaria la coalizione e quindi le alleanze. La Lega non trova mai il bandolo della matassa, Fratelli d’Italia non riesce a convincere i compagni di viaggio, Forza Italia si smarca, Coraggio Italia ribalta il tavolo. Adesso ci sarà una soluzione last minute che però non potrà cancellare il disastro
Sfuma la candidatura La Rocca. Lega e Cambiamo tornano nel centrodestra ma rischiano di dover di nuovo avallare il dottor Ruggeri. Che era saltato appena quarantotto ore prima. Forza Italia pronta a smarcarsi. Di Pucchio esce dal gruppo WhatsApp del Pd e insieme a Ernesto converge su Eugenia Tersigni. Il resto dei Dem passa con Di Stefano e mette fuori gioco la dottoressa Gemmiti. Nel frattempo, Abbruzzese indossa i guanti per non lasciare impronte e prova a riportare tutti da De Donatis.
La sindrome da Torre di Babele della coalizione nasce dalle elezioni del 2018: soltanto Ruspandini e Gerardi sono di questo territorio. Durigon e Zicchieri sono espressione della provincia di Latina, mentre Rufa ha staccato il biglietto a Viterbo. La sconfitta di Abbruzzese ha innescato una resa dei conti lunghissima. Il crollo di Forza Italia ha aperto un vuoto che nessuno riesce ad occupare. E andrà sempre peggio.
Mentre Salvini e Berlusconi disegnano (ma solo sulla carta) scenari da partito unico nel 2023, la realtà è che al massimo si potrà arrivare ad una coalizione elettorale tra Lega e Forza Italia. Poi ci sono gli altri “cespugli” centristi e Coraggio Italia di Mario Abbruzzese. In provincia non sarà semplice. Mentre i Fratelli d’Italia di Massimo Ruspandini continueranno a ballare da soli.
Terzo tempo. I fatti centrali ed i protagonisti della settimana. Per capire meglio cosa è accaduto e cosa ci attende nelle prossime ore
Gli uomini forti sono Alberto La Rocca, Enzo Di Stefano, Lino Caschera, Ernesto e Walter Tersigni. Nei Partiti nessuno governa più nulla. In questo clima trionfa il gioco a sfasciare. Mario Abbruzzese è stato messo nel mirino da Massimo Ruspandini e Claudio Fazzone. Infine Nicola Ottaviani vuole “azzerare” Pasquale Ciacciarelli. E viceversa.
Il centrodestra sta affondando nella palude della manovre democristiane di Abbruzzese, nell’impossibilità di Ottaviani a governare la Lega. Poi ci sono gli imbarazzi di Forza Italia e le manovre trasversali che arrivano da tutte le parti. Ma questo è il risultato di anni di silenzi e guerre intestine nel centrodestra. E Fratelli d’Italia non riesce a prendere la leadership. Tana libera tutti nel Pd
Cambiamo e Lega Sora lavorano a un altro progetto fuori dal centrodestra perché “Ruggeri non buca lo schermo”. E scatenano le reazioni dei vertici regionali e provinciali che commissariano le strutture. Ma il gruppo di Caschera gioca d’anticipo e si autosospende. È partito il progetto alternativo che vedrebbe candidato sindaco Alberto La Rocca con il sostegno anche del Pd
Indipendentemente da come finirà a Sora, il quadro è delineato: la coalizione non esiste. I Fratelli d’Italia sono fortissimi ma isolati, Mario Abbruzzese (Coraggio Italia) tratta su tavoli diversi senza confini, Forza Italia ha bisogno di un uomo solo al comando e non dell’attacco a tre punte. Nella Lega Claudio Durigon di tutto aveva bisogno meno che di ulteriori grane. O Nicola Ottaviani prende in mano la situazione adesso, oppure il Carroccio locale rischia la balcanizzazione.
Si torna a parlare di un grande progetto a lungo termine che tenga dalla stessa parte Forza Italia, Azione, Italia Viva, Coraggio Italia e una parte di Pd e Cinque Stelle. Ma in provincia di Frosinone, per esempio, ce li vedete dalla stessa parte Claudio Fazzone, Valentina Calcagni, Luciano Gatti, Mario Abbruzzese, Antonio Pompeo e Luca Frusone? L’incognita delle civiche trasversali, che però sono una cosa diversa.
La cronaca di una giornata ad altissima tensione. Ruggeri ad un passo dal valutare la rinuncia alla candidatura. Le telefonate di fuoco di Fazzone e Ruspandini. Il ruolo di Caschera. L’estintore di Ciacciarelli. E la foto nello studio del dottore