Sul tavolo l’idea di presentare due liste civiche in vista delle prossime provinciali. Senza simbolo. Una dell’area di De Angelis, l’altra della corrente di Pompeo. Sullo sfondo anche le manovre per le comunali
Massimiliano Quadrini
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Le accelerazioni nazionali stanno cambiando il quadro politico. Impossibile per i Partiti organizzare delle assemblee, ma si respira la voglia di “conte” all’ultimo voto. Anche in provincia di Frosinone tutti i Partiti cercano assetti ed equilibri. Pd: Pompeo prova l’assalto a De Angelis. Lega: derby Ottaviani-Ciacciarelli. Forza Italia: tra Fazzone e Tajani guai a chi perde. Fratelli d’Italia: Foglietta sogna lo sgambetto a Ruspandini.
Dove andrà a mettere le mani il sub commissario Pd nominato a Sora. Dove trovare la quadra in vista delle comunali.Le consultazioni. E le strategie vere. L’Opa di Maria Paola D’Orazio sul sindaco uscente e su Patto Democratico.
L’elezione dei consiglieri aprirà una lunga serie di scenari. E per la presidenza occhio alle possibili candidature e alle date
Nel Pd Pompeo vuole dare le carte e Fantini trovare una sintesi, Nella Lega Ottaviani è al suo primo esame da coordinatore e Ciacciarelli cercherà di lasciare il segno. In Fratelli d’Italia Foglietta proverà a mettere in difficoltà Ruspandini. In Forza Italia braccio di ferro. Poi c’è Vacana…
Lo schema “territoriale” ha funzionato benissimo per anni. Ma adesso per provare a riconquistare il capoluogo i Democrat hanno bisogno di liste forti e di una coalizione all’altezza. Con un’azione congiunta di Francesco De Angelis, Luca Fantini e il circolo cittadino.
Anselmo Rotondo, Roberto Caligiore, Massimiliano Quadrini, Enzo Salera: loro pensano alla presidenza della Provincia. Ma attenzione alle manovre di Mauro Buschini, al ruolo di Roberto De Donatis e Daniele Natalia. E al primo cittadino di Frosinone che prenderà il posto di Nicola Ottaviani.
Anche in provincia di Frosinone rappresentano da sempre il valore aggiunto: Luca Fantini dovrà motivarli e tenerli uniti. Per riconquistare Frosinone e tenere Alatri. Ma anche per ottenere l’effetto “falange macedone” quando si tratterà di eleggere deputati, senatori e consiglieri regionali.
A distanza di più di un anno il progetto di Italia Viva non è riuscito a decollare in provincia. E nel Pd in tanti confidano nel “richiamo della foresta”. Anche in vista delle prossime comunali.
Sarà Antonio Pompeo a condizionare il nome del suo successore alla guida della Provincia. Grazie ad un incrocio di date. Ecco come può tagliare fuori i candidati non graditi. Consiglio: all’appuntamento di aprile per indicare i 12 consiglieri si conteranno tutti in vista delle future candidature: Lega, Pd, Fratelli d’Italia e “azzurri”. La variabile Gianluca Quadrini e il fattore Cassino.
A Ceccano va in scena lo scontro Pd-FdI. La vicenda della discarica di via Anime Sante è un pretesto. Nel mirino ci sono Provincia e Regione
Con le sforbiciate ai seggi parlamentari e gli inevitabili effetti domino le elezioni comunali diventano fondamentali e prestigiose. Le straordinarie opportunità dei sindaci dei Comuni più grandi. Con le eccezioni di Nicola Ottaviani e Antonio Pompeo. Perché Sora ed Alatri saranno determinanti.
Riunioni con il contagocce, logica da cda, assenza completa di discussioni su temi di attualità. Tra pochi mesi si va al rinnovo, ma nessuno si pone il problema di potenziare l’organismo elettivo.
Il voto? Già archiviato. Ora però ci sono le conseguenze. Con il nodo cruciale della rappresentanza dei territori. Le speranze politiche su Frosinone e Latina si ridimensionano. In numero ed in qualità. Perché le chiavi le avranno le segreterie.
Nella città della cascata c’è un altro fiume: quello delle polemiche legate alla viabilità ed al commercio. Ma l’impressione è che si tratti di un ring per saggiare le forze di maggioranza ed opposizione.
Fra segnali di tregua ed irrefrenabili ostilità con il sindaco Quadrini, l’ex pasionaria di Simone Costanzo diventa il caso a traino dell’assemblea che manderà Fantini alla segretaria provinciale.
Lo scontro interno alla Lega di Sora approda in Consiglio comunale. Di Stefano spara ad alzo zero contro i piani alti. E accusa l’amministrazione di essere camaleontica. Dalla maggioranza gli ricordano l’accordo della Piattaforma civica che la tiene in piedi dal 2016. E che lui sposò un progetto politico vicino al Pd. Scintille anche sul conto consuntivo del Comune. Valter Tersigni punta l’indice contro l’assessore Paolacci per gli oltre 5 milioni di euro di disavanzo.
Come va letto il Consiglio che ha approvato il Bilancio ad Isola del Liri. Dai rapporti fra maggioranza ed opposizione al caso Di Pucchio. Fino alla solidità di una maggioranza che è blindata anche oltre i numeri emersi dalle urne
Aumentano i primi cittadini che fanno il bello e cattivo tempo nei rispettivi Comuni. Poi ci sono anche dei “monumenti” come Filippo Materiale. Ma c’è pure da sottolineare la “leggerezza” delle minoranze.
Dopo 25 anni in Consiglio Comunale e 6 elezioni vinte di fila, l’avvocato Lucio Marziale non si candiderà alle prossime elezioni comunali di Isola del Liri. Ma sosterrà dall’esterno l’elezione di Massimiliano Quadrini