Podio e contropodio. Le pagelle di Cittadella – Frosinone 2-3

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Podio e contropodio di Cittadella -Frosinone 2-3. Gli episodi chiave ed i protagonisti in positivo ed in negativo nella gara.

Alessandro Salines

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PODIO

Salvi

Tiene in vita il Frosinone firmando il 2-1 allo scadere del primo tempo. Una gran giocata quella dell’esterno giallazzurro, uno degli ex della sfida. Utilizzato un’altra volta da quinto di sinistra, è tra i più lucidi e pungenti del Frosinone visto nella prima parte della gara.

Il paradosso è che dalla sua parte i canarini giocano pochi palloni ed è un errore. Difende anche bene sugli inserimenti del terzino Ghiringhelli e della mezzala Vita tanto che i pericoli del Cittadella nascono quasi tutti sul fronte opposto.

Si prende la scena nel finale della prima frazione. Prima impegna Paleari con un tiro secco e poi accorcia le distanze. Anche nella ripresa continua a giocare a testa alta e mette lo zampino anche sulla rete del pari di Dionisi.

Dionisi

Il gol del 2-2 è da antologia. Una rete alla Del Piero. Ma forse è soltanto un gol alla Dionisi perché il bomber giallazzurro quel numero ce l’ha nelle corde. E’ tra i protagonisti dell’impresa del “Tombolato” e non solo per la prodezza del pari a dir poco decisiva (12° centro stagionale, 98° gol in B tra campionato e playoff).

L’attaccante reatino è un autentico condottiero. Si batte e si sbatte mostrando grande temperamento e tanto tanto cuore. Litiga col mondo intero, è sempre sul pezzo fino al 121’.

I difensori veneti non fanno troppi complimenti ed anche l’arbitro non è molto generoso nei suoi confronti. Svaria su tutto il fronte d’attacco, sfiora il 2-3.     

Ciano

È la bestia nera del Cittadella (6 gol ed altrettanti assist) ed uomo playoff. Come due anni fa nella finale col Palermo firma un gol pesantissimo all’ultimo minuto. Se il 16 giugno del 2018 aveva segnato in contropiede, stavolta si esibisce in un colpo da fuoriclasse: sinistro al volo dal limite dell’area sull’ultima palla dopo 122’ di battaglia.

Undicesimo gol stagionale, quarto nei playoff, 84° sigillo in B tra campionato e post-season. Per Ciano un finale di stagione da sballo dopo mesi difficili a causa dell’infortunio al legamento del ginocchio sinistro.

Venerdì scorso aveva trasformato il rigore del pari col Pisa che è valso il pass per i playoff. A Cittadella la perla che regala la semifinale.

Parte in panchina perché Nesta vuole un asso nella manica da calare alla bisogna. Ed ha ragione il tecnico. Dentro al 41’ della ripresa, gioca i supplementari con qualità ed intensità fino alla prodezza del 2-3. 

CITTADELLA-FROSINONE

CONTROPODIO

Ariaudo

Ingaggia un duello rusticano con il centravanti Diaw. Un’autentica battaglia senza esclusione di colpi. Subisce diversi falli da parte dell’attaccante granata che gioca un calcio ruvido ma efficace.

Nel finale di primo tempo si fa scavalcare dal cross di Rosafio e si perde la marcatura proprio del bomber veneto che segna il raddoppio. Un’amnesia che poteva costare caro. Un errore che un difensore del suo spessore non può commettere.

Dopodiché tanta sofferenza e sacrificio in una partita infinita. Tiene botta con qualche brivido.    

Brighenti

Il rigore non è limpido ma c’è anche la Var e quindi bisogna fidarsi. Al di là delle moviole, l’errore del capitano c’è. La sua entrata è scomposta ed inutile in quanto Rosario era in una posizione dove non poteva far male. Bastava accompagnarlo verso il fondo.

Una disattenzione grave che spiana la strada al Cittadella. Un giocatore esperto come lui non dovrebbe commettere queste ingenuità in una partita così importante.

Per il resto una partita di sofferenza. Rosafio e D’Urso quando puntano l’area sono sempre pericolosi. Rimedia pure un’ammonizione che lo spedisce in diffida. Lascia il campo acciaccato nel finale della ripresa.

Maiello

Col Pisa aveva mostrato importanti segnali di crescita prendendo per mano la squadra e segnalandosi tra i migliori. Un ritorno in grande stile per il centrocampista campano reduce da un infortunio. Confermato nel match di Cittadella, fatica ad entrare in una partita molto aspra con tanti scontri e poca qualità.

Sicuramente non viene agevolato da un Frosinone che gioca poco palla a terra e spesso scavalca il centrocampo con palla lunga. Nel finale di primo tempo viene fuori ed il Frosinone comincia a giocare corto.

E non è un caso che arrivano i due gol. Ad inizio del secondo tempo supplementare lascia il posto ad Ardemagni.