Podio e contropodio di Reggiana-Frosinone 1-2

Podio e contropodio di Reggiana -Frosinone 1-2. Gli episodi chiave ed i protagonisti in positivo ed in negativo nella gara.

Alessandro Salines

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Podio e contropodio di Reggiana – Frosinone 1-2. Gli episodi chiave ed i protagonisti in positivo ed in negativo nella gara. (Leggi qui Frosinone forza bruta: a Reggio vittoria senza pietà).

PODIO 

Tribuzzi

Nesta lo inventa attaccante e chissà che non gli abbia trovato un nuovo ruolo. Cambiandogli la carriera. “E’ un giocatore importante per noi, ci dà tante soluzioni e ha un cambio passo diverso rispetto ad altri calciatori che abbiamo in rosa”, lo promuove il tecnico canarino.

L’ex Avellino sembra a suo agio da seconda punta in tandem con Parzyszek. Nel primo tempo gioca una partita pimpante. Cerca la profondità, punta l’uomo e conclude a rete. Ma non manca neppure in fase di copertura.

Sue le occasioni più importanti costruite dal Frosinone nei primi 45’. La prima dopo un’imbucata di Rohden ma il portiere Cerofolini è bravo a respingere. Poi è sfortunato: sfiora il palo con un bel diagonale. Nella ripresa paga la fatica e qualche colpo duro degli avversari. E così al 18’ viene sostituito dal debuttante Boloca.

Rohden

È il mattatore della partita. Devastante. Un assist di rara bellezza a Parzyszek e un gol altrettanto bello. Quando lo svedese s’accende l’incendio è assicurato e gli avversari rischiano di bruciarsi.

Stavolta parte più arretrato ma non rinuncia alle incursioni che lo rendono mortifero. Già nel primo tempo regala 2 palloni d’oro a Tribuzzi e Parzyszek che non riescono a bucare Cerofolini. Poi nel secondo tempo sale in cattedra. Prima manda in porta il centravanti polacco che sblocca il match.

Dopo la rete del pari di Mazzocchi, rimette le cose a posto con un acuto d’alta scuola. Percussione a sinistra e diagonale perfetto che non lascia scampo. Con un Rohden così nessun traguardo è precluso.

Parzyszek

Secondo gol di fila e terzo stagionale per il polacco. A causa delle assenze, deve caricarsi sulle spalle il peso dell’attacco giallazzurro. Piotr assolve il compito con disinvoltura, grinta, acume tattico e punte di qualità. Lavora molto ai fianchi degli avversari (l’ex Ajeti e Rozzio) che lo soffrono parecchio nei duelli.

Nel finale di primo tempo ha la chance per incidere: da buona posizione mastica il tiro dopo il suggerimento di Rohden. Si rifa con gli interessi nella ripresa. L’assist ancora di Rohden è al bacio, il suo movimento e il diagonale non sono da meno. Gol da attaccante vero. Inizia anche l’azione dalla quale nasce il raddoppio. Generoso, dà una mano anche in difesa soprattutto sui corner e sulle palle inattive.

Il “gigante” venuto dall’Est migliora di partita in partita e se continua così potrebbe diventare un fattore determinante nel campionato del Frosinone. 

CONTROPODIO

Salvi

Forse avrebbe bisogno di tirare il fiato. Negli ultimi tempi è uno dei giocatori più utilizzati da Nesta (sesta gara di fila da titolare) e la stanchezza può farsi sentire. Ed infatti non è brillante come altre volte.

Tiene la posizione, cercando di frenare Giuseppe Zampano che ha una buona gamba. Spinge poco, limitando così il suo raggio d’azione. Avrebbe dovuto osare di più.

Le qualità non gli mancano ed in passato ha dimostrato di poter far male. 

Carraro

Macchia una prestazione ordinata con un errore grave che è costato al Frosinone il gol del pareggio. Un’ingenuità che ci può stare per un ragazzo all’esordio dal 1’ e che fino a quel momento aveva mostrato buona personalità.

Carraro ha sbagliato il cambio di gioco sul gol di Mazzocchi ma anche se non avessimo vinto il mio giudizio sulla sua prestazione non sarebbe cambiato, per me ha fatto una grande partita e sono contento”, lo assolve Nesta.

E’ il play nell’inedito centrocampo disegnato dal tecnico romano. Si disimpegna abbastanza bene fino a quel disgraziato cambio di gioco. Ha margini di crescita e potrà tornare utile in questo campionato così intenso.

Curado

La sua gara inizia con un brivido. Zamparo lo attacca alle spalle e lo sorprende sul lancio di Pezzella. Per fortuna l’attaccante reggiano colpisce di petto e non di testa consentendo così a Bardi di rimediare. Un’incertezza che poteva cambiare il corso della gara.

Per il resto fa il suo dovere con qualche patema soprattutto nella ripresa quando Alvini getta nella mischia Mazzocchi (5 reti finora) e Marchi, attaccanti di esperienza e qualità.

La stoffa comunque c’è e il difensore argentino si sta rivelando un elemento importante. Deve limare qualche sbavatura ed acquisire sicurezza in un campionato difficile come la B.