Il Reparto Infermieristico? Inaugurato e già chiuso in meno di 24 ore

Il sogno della riapertura dell’ospedale di Anagni è durato meno di 24 ore: il reparto inaugurato ieri è già chiuso.

Il nastro di Degenza Infermieristica era stato tagliato ieri mattina alle 9: in maniera un po’ discreta, va ammesso (leggi qui). Alle 9 di questa mattina la situazione è: zero pazienti tra le corsie.

Bene!” si dirà. Vuole dire che ad Anagni ed in tutti i Comuni del Nord della Provincia di Frosinone stanno tutti in ottima salute.

Il problema è che oltre a non esserci pazienti nemmeno ci sono gli infermieri: cioè quelli che dovevano costituire l’ossatura del reparto. Nessuno di loro è andato a timbrare il cartellino questa mattina.

 

LA SFIDA DELL’ASSESSORE

Corridoi vuoti, letti fatti, niente personale né ammalati. Qualcosa non quadra: perché proprio l’assessore regionale Mauro Buschini ieri pomeriggio aveva lanciato la sfida a quelli che erano scettici di fronte alla propsettiva di un percorso finalmente avviato verso la riapertura del glorioso ospedale cittadino.

«Operativo? Ma perché dire ‘ste fregnacce?» domandava su Facebook una signora.

La risposta piccata dell’assessore Buschini è stata «Perché da oggi è possibile essere ricoverati lì. Se vuole può andare a verificare e vedrà se sono fregnacce o meno».

Sfida lanciata dall’assessore. Sfida Accolta da qualche cittadino. Che questa mattina è andato non a “farsi ricoverare lì” ma a verificare con i proprio occhi che finalmente qualcosa di concreto fosse arrivato dopo anni di delusioni.

Invece: nulla.

 

«NON SIAMO COMPLICI»

La reazione politica è stata durissima. Al punto da scuotere dalle fondamenta l’alleanza civica – centrosinistra che sostiene da tre anni il sindaco Fausto Bassetta. Il gruppo civico Progetto Anagni (ieri assente all’inaugurazione) già questa mattina ha preso le distanze: «Non vogliamo essere complici di una presa in giro alla città».

E se le idee non fossero chiare, il gruppo aggiunge: «L’inaugurazione del reparto di Degenza Infermieristica è una farsa. Si sta tentando di spacciarlo per uno dei servizi fondamentali per assicurare un’offerta sanitaria adeguata alle esigenze del territorio».

La frase è politicamente devastante se letta tra le righe: l’espressione ‘Servizio fondamentale per assicurare un’offerta sanitaria adeguata alle esigenze del territorio’ non è lì a caso. E’ un’espressione pronunciata ieri dal sindaco Bassetta.

La replica di questa mattina è: «Non è così. È un’operazione di propaganda dalla quale Progetto Anagni prende le distanze».

 

PERCHE’ E’ CHIUSO

Ma perché il Reparto è chiuso. Il problema pare che sia riconducibile alla cronica assenza di personale. E’ la stessa cosa che accadde ad Alatri quando venne inaugurato il Reparto per l’Interruzione Volontaria delle Gravidanze: si trattava di un centro importantissimo, il riferimento per l’intera provincia di Frosinone. Inaugurato in pompa magna, dopo pochi giorni era già chiuso. Il motivo? Per aprirlo erano stati dirottati al San Benedetto id Alatri due medici presi dal SS Trinità di Sora. A Sora però non si erano presentati i due medici per rimpiazzarli: saputo dove erano stati mandati avevano preferito rimanere a Roma. La conseguenza: Ostetricia di Sora chiusa dopo appena 48 ore per mancanza di personale, le puerpere venivano caricate in ambulanza e tra una doglia ed una contrazione venivano portate a sirene spiegate verso lo Spaziani di Frosinone. Alla fine, non riuscendo il Commissario Onorario Luigi Macchitella a fare né la moltiplicazione dei pani e dei pesci, né la tramutazione dell’acqua in vino, figuriamoci se riusciva a suscitare medici dalle pietre… il reparto di Alatri era stato chiuso. E riaperto quello di Sora.

 

LE PROMESSE MANCATE

Il problema non è solo la mancata apertura di questa mattina. Per il gruppo politico «Quello che è stato aperto è solo un reparto nel quale non sono previsti medici ospedalieri. Sarebbe stato più onesto chiamarlo Casa della Salute. Infatti, ci saranno solo medici della mutua che passeranno durante la giornata a visitare i pazienti, assistiti da un solo infermiere a turno per ben 12 pazienti».

Progetto Anagni non si accontenta mai? «I patti non erano questi. Il Comune di Anagni – con la delibera votata il 1° luglio 2016 – aveva chiesto altro. Gli impegni con la città erano quelli di arrivare ad un reparto di Medina Generale con 20 posti letto, un Pronto Soccorso, radiologia e laboratorio per l’emergenza, gli interventi semplici che si fanno in giornata (Day Surgery). Ora invece si apre una cosa diversa. E oltretutto la si apre a metà: la Degenza Infermieristica non è per il trattamento delle patologie da ospedale. I pazienti di Anagni e dei territori a Nord della Provincia che hanno bisogno di Ospedale continueranno ad andare a Frosinone, sulle barelle del Pronto Soccorso dello Spaziani».

 

NON E’ CRISI

Il colpo è direttamente sulla linea di galleggiamento. O – considerate le frequentazioni elicotteristiche del gruppo – sull’asse che regge il rotore.

E’ un preavviso di crisi? No. La lealtà al sindaco non è in discussione. «Confermiamo, per senso di responsabilità, la nostra lealtà al sindaco Fausto Bassetta. Ma prendiamo le distanze da un modo di comunicare le cose alla città che non è leale, non è serio».

Ma una stilettata non gliela risparmiano. «Siamo ancora in attesa che il sindaco porti all’attenzione di Nicola Zingaretti quella delibera del 2016. E soprattutto che ottenga una risposta».

Roba da ricovero.

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