Aiutino di Forza Italia alle Primarie Pd: sotto accusa le sezioni di Gaeta e Minturno

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Scandalo alle Primarie Pd nel Golfo. In coda per votare anche amministratori di Forza Italia. Le accuse: un 'aiutino' a quella parte di Pd che governa con loro. Nel mirino il segretario provinciale Claudio Moscardelli

Nella Regione che governa e l’ha proiettato alla Segreteria Nazionale del Partito Democratico, il governatore Nicola Zingaretti ha avuto il freno tirato soltanto nella provincia di Latina.

Su 11.866 votanti alle Primarie di domenica le preferenze per il Governatore sono state 7.553 (63,48%). Quelle per l’ex ministro Maurizio Martina sono state 3.298 (27,79%) e 987 sono quelli andati a Roberto Giachetti (8,31%).  Il dato di Martina sul territorio pontino è il migliore tra le cinque province laziali superando di gran lunga lo score nazionale.

Ha influito l’apporto garantito dal segretario provinciale Pd, il senatore Claudio Moscardelli. In almeno tre comuni – Pontinia (realtà, il cui sindaco Pd Carlo Medici è anche presidente della Provincia), Gaeta e Minturno – il risultato per l’ex Ministro alle Politiche Agricole è apparso molto di più di un’anomalia.

Elettori non nostri

Troppi voti, fino dal mattino. Al punto che il coordinatore cittadino di “Piazza GrandeEmiliano Scinicariello ha deciso di controllare. La domenica di Carnevale ha osservato il popolo Dem che andava a votare nel seggio allestito presso la scuola elementare “Virgilio” messa “gentilmente a disposizione” dal sindaco Cosmo Mitrano.

In quel seggio Maurizio Martina ha raccolto 374 voti contro i 333 di Nicola Zingaretti ed i 25 di “Bobo” Giacchetti.

Tutto nella norma, tranne che per la partecipazione che – per Scinicariello – «con il Pd non aveva nulla a che fare». Sostiene che dei 734 votanti «soltanto un quarto di loro ha votato per noi alle elezioni Amministrative, alle Politiche ed alle Regionali». 

Dove sta il problema? «Noi siamo un Partito inclusivo, le nostre porte sono spalancate a tutti quei cittadini che si riconoscono nel nostro progetto. Non facciamo l’esame del Dna agli elettori: sono loro a doverlo fare a questo Pd e stabilire se ci si riconoscono».

E allora? «Allora se sono elettori venuti spontaneamente sono felicissimo. Ma non posso non rilevare un certo ‘attivismo’ dell’amministrazione di centrodestra in favore di queste primarie. Il che è cosa ben diversa».-

Lo aveva evidenziato già nelle settimane scorse: relazioni troppo strette tra il Pd e Forza Italia. Per questo, quando aveva compiuto la visita a Gaeta, aveva chiesto l’intervento del suo vice segretario regionale Enzo Foschi. Vuole il commissariamento della sezione Pd di Gaeta.

L’asse tra i due Claudio

Il sospetto nasce perché Emiliano Scinicariello ha avvistato davanti l’ingresso la scuola-gazebo di piazza XIX maggio amministratori comunali  di Forza Italia.

«Evviva la democrazia ma – ha sospirato Scinicariello – il Pd, il nuovo  Pd, vuole camminare sulle sue gambe. Non ci piace vincere l’oro sui 100 metri sapendo di essere positivi  al doping. Siamo una forza alternativa al centrodestra e a Forza Italia in particolar modo».

A Gaeta anche alle primarie di domenica è prevalso l’asse tra i due “Claudio” della politica pontina: Claudio Fazzone (coordinatore regionale di Forza Italia) e Claudio Moscardelli (Coordinatore Provinciale del Pd)? 

Bisognava mostrare una particolare vicinanza alla presidente moscardelliana del Consiglio Comunale di Gaeta Pina Rosato? Potrebbe essere questo il motivo della mobilitazione delle “truppe cammellate” del sindaco Cosmo Mitrano.

Il caso Minturno

Un’altra anomalia, altrettanto significativa, si è registrata a Minturno dove la candidatura di Martina ha raccolto 484 voti contro i 422 di Zingaretti e i 34 di Giachetti. Anche qui esulta un altro presidente del Consiglio Comunale, Giuseppe Tomao, anch’egli Moscardelliano e fresco di nomina nello staff del neo presidente della Provincia Medici.

Gli osservatori rilevano che si è molto prestato, insieme all’assessore al personale Piernicandro D’Acunto ed al consigliere comunale Francesco Sparagna, per portare fieno nella cascina dell’ex ministro dell’Agricoltura quasi qasi oscurando il sindaco Dem Gerardo Stefanelli. Che ufficialmente sosteneva (con l’’assessora Mimma Nuzzo ed il consigliere comunale Franco Esposito) la candidatura alla segreteria nazionale del presidente della Regione Nicola Zingaretti. 

Tomao ha parlato di un “meraviglioso risultato” al termine di “una partita difficile in cui siamo riusciti a prevalere” orgoglioso di aver contribuito al 28% di Martina su scala provinciale. Ma è l’affluenza anche a Minturno a creare qualche sospetto di troppo, come a Gaeta.

E’ stata troppo alta, 943 votanti, rispetto alla vicina Formia, comune che con una popolazione raddoppiata ha visto  recarsi ai gazebo (nella frazione di Maranola è stata chiesta la cortesia di utilizzare la locale sede di…Forza Italia) soltanto in 709. Sono più trascinanti i dirigenti Dem di Gaeta e Minturno?

Il capogruppo del Pd al consiglio comunale di Formia, che paradossalmente del Pd non è iscritto, lancia autentiche bordate: “È insanabile una patologia locale dove baronati e feudatari orientano i voti oltre l’opinione. Spero che Zingaretti  – anche Marciano fa l’eco a Scinicariello – non faccia Piazza Grande, ma piazza pulita di certe anomalie”».