Covid-19, tre morti e 47 infetti. Esplode il caos case di riposo: “troppe leggerezze”

Foto © Paolo Lo Debole / Imagoeconomica

La situazione del giorno. Tre morti in provincia di Frosinone. Esplode il caso delle case di riposo. I sospetti del prefetto Portelli. Il caso al centro della videoconferenza tra Assessore e Dg delle Asl. Impennata dei casi. Paura per una situazione che potrebbe uscire fuori controllo

La situazione ora rischia di precipitare. Potrebbe finire fuori controllo. I numeri degli infettati dal Covid-19 all’improvviso si impennano. E si conosce pure il motivo: sono gli anziani nelle case di riposo, stando vicini l’uno all’altro si sono passati l’infezione. Non sono tanto loro a preoccupare: l’incubo ora sono gli infermieri, gli operatori sanitari, i familiari che in queste settimane sono andati a fargli visita. C’è il timore che abbiano portato il virus a casa senza immaginare di essere infetti.

I fronti si aprono in tutto il Lazio. Al punto che il tema è stato al centro della quotidiana videoconferenza dell’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato con i direttori generali delle Asl e degli ospedali del Lazio.

Emergenza case di riposo

Terapia Intensiva © Carlo Lannutti / Imagoeconomica

Oggi sono stati 195 i nuovi casi positivi registrati. Dalla riunione è emerso che il picco è dovuto a case di riposo ed Istituti religiosi: un terzo di tutti i casi viene da lì, sono stati ben 67.

La situazione più complessa sulle case di riposo è nella provincia di Frosinone tra l’Hermitage di Fiuggi, il San Raffaele di Cassino, Città Bianca a Veroli; si apre anche un fronte a Rieti, mentre a Roma città ci sono ben 46 casi positivi fra cui quelli della casa di riposo Giovanni XXIII. La situazione è talmente preoccupante che la Regione ha scritto ai prefetti ed ai Comuni per effettuare controlli a tappeto su queste strutture.

Tre morti a Frosinone

Nel territorio della Asl di Frosinone sono stati ben 47 i nuovi casi positivi scoperti in 24 ore. Di loro ben 18 vengono dalla Casa di riposo Hermitage di Fiuggi, 13 sono riferibili al cluster di Ini Città Bianca e 9 al cluster del San Raffaele di Cassino.

Il bollettino quotidiano registra altri 3 morti. Si è spento un pensionato di 80 anni di un comune montano del cassinate che era ricoverato allo Spallanzani. È morto nella notte.  

In serata è morto un pensionato di 88 anni di Sora che era stato portato nello ‘Spaziani’ di Frosinone.

Ad Arce si registra la morte di una pensionata di 86 anni: era stata ricoverata allo Spaziani.

Misure con leggerezza

Ignazio Portelli, prefetto di Frosinone © Stefano Strani

La prefettura di Frosinone ha disposto controlli su tutti gli ospiti e gli operatori all’interno di tutte le strutture per Anziani. Perché queste strutture sono un po’ delle famiglie allargate, in cui ci sono contatti quotidiani tra gli ospiti. Le misure anti contagio puntavano ad isolarli dall’esterno. Ma qualcosa non deve avere funzionato alla perfezione, se in alcuni casi il prefetto Ignazio Portelli ha scritto su una nota che “per l’esperienza maturata in questi settimane, sembrerebbe essersi consumata una certa leggerezza nell’adozione delle misure sanitarie“.

Altri casi positivi all’ospedale di Cassino si sono registrati nella serata di mercoledì, quando sono arrivati i risultati dei tamponi eseguiti su alcuni pazienti. Si tratta di madre e figlia di Esperia, trasferite a Frosinone, dove si trova ricoverato anche un altro parente. È normale che sia così: con la quarantena che ci è stata imposta, gli unici contatti sono all’interno delle famiglie, dove quindi è più possibile il contagio.

In serata il sindaco di Pofi Tommaso Ciccone ha annunciato il primo caso positivo in paese: non si tratta di un anziano. C’è un altro caso ad Acuto.

Positivi anche un 36enne ed un 25enne di Sant’Elia Fiumerapido, quest’ultimo rimarrà in isolamento domiciliare. Un 63enne di Gallinaro ed un 62enne di Cervaro sono stati portati a Frosinone.

Se non ci fossero stati i tre focolai, i nuovi infetti in tutta la provincia sarebbero stati solo 7.

Lorusso sposta i reparti

L’assessore regionale Alessio D’Amato con il Dg Stefano Lorusso

La paura adesso è per i parenti degli operatori sanitari. A Frosinone il direttore generale Stefano Lorusso ha ordinato lo spostamento di Ematologia dall’ospedale Spaziani: ha bisogno di posto per gli altri pazienti Covid-19; il reaprto andrà a Sora. Per curare meglio i malati di coronavirus trasferisce da Cassino a Frosinone Pneumologia. Allo Spaziani stanno per essere attivati altri 5 posti letto di terapia intensiva.

Le buone notizie: è stato dimesso dallo Spallanzani il dipendente Fca di Piedimonte San Germano che era stato ricoverato una decina di giorni fa, sta meglio ed è stato portato in un’altra struttura. Guariti e dimessi anche due pazienti di Isola del Liri.

Sono 119 le persone che sono uscite dall’isolamento domiciliare in provincia di Frosinone.

Fondi zero casi, San Felice si chiude

Foto © Carlo Lannutti / Imagoeconomica

In provincia di Latina inizia a funzionare l’isolamento. Per la prima volta non ci sono nuovi casi positivi a Fondi, il totale in città si ferma a 63.

In tutto il territorio della Asl di Latina sono stati 10 nelle ultime 24 ore. I nuovi casi scoperti in queste ore vengono da Latina (3 nuovi infetti), Terracina (3), Cisterna di Latina (1), Maenza (1), Itri (1), Cori (1).

È un dato in linea con quelli dei giorni scorsi: il totale dei casi di coronavirus nel Pontino sale a quota 237. I pazienti positivi attualmente in carico sono 212. Per la prima volta i ricoverati superano quota cento: sono in tutto 106, sette più di ieri e sono distribuiti tra lo Spallanzani (12), la Terapia Intensiva del Goretti (6), l’unità di Malattie Infettive del Goretti (21) o altre unità operative del Goretti, del Dono Svizzero di Formia e di Gaeta (63). Quattro pazienti sono ricoverati in altri ospedali della Regione Lazio.

San Felice Circeo applica la stesse misure decise nei giorni scorsi da Gaeta. Da oggi è in vigore un’ordinanza che chiude i principali punti di varco dal versante di Terracina. Limitato l’ingresso ai soli residenti così come è istituito il divieto di transito temporaneo agli autoveicoli, anche tramite l’apposizione di new jersey.

Il riepilogo

Il riepilogo del giorno nella Regione dice che sono saliti a 1835 i casi in totale; di loro ben 113 vivono solo grazie ad un respiratore. Sono 884 le persone in isolamento a casa. dall’inizio della crisi i morti nel Lazio sono stati 105. Il totale dei guariti è pari a 155.