Il Programma triennale dei Lavori Pubblici per la Cultura: ecco i fondi per la provincia di Frosinone. Dove andranno i soldi. E quanti.
Cultura
Il progetto di Latina esaminato insieme a quello delle altre finaliste che si contendono il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2026. Ma emerge che i letti… non ci sono
Latina e Gaeta sono tra le dieci finaliste per diventare la Capitale italiana della cultura 2026. Saranno convocate nel marzo 2024. La decisione finale entro il 29 marzo 2024. Mai accaduto che due città pontine arrivassero insieme nella short-list
I finanziamenti regionali ai Comuni del Lazio per valorizzare i luoghi culturali. Sulle 159 richieste ricevute, 150 sono state ammesse. I progetti ammessi con 40 punti o più richiedevano 11,57 milioni di euro, ma avevano a disposizione solo 4,92 milioni. Alcuni progetti non sono stati finanziati a causa di risorse insufficienti. Ecco dove sono andati (e dove non) i soldi
Come i duelli tra Ungaretti e Bontempelli. Meno sanguinosi. E per ragioni meno elevate. Ma è chiaro che in questo caso la Cultura non stia unendo
Prosa sul niente e propositi su tutto dopo la presentazione ufficiale della candidatura, ma manca la coscienza di sé.
Il logo c’è, il dossier no. O meglio, dicono che ci sia ma è segreto. E allora sono tanti i dubbi che restano dopo la presentazione di latina candidata a Capitale della Cultura
Il confronto sul diverso approccio di Latina e Gaeta alla candidatura per la capitale italiana della Cultura 2026. Dentro questo c’è la “cultura” di ciascuna delle città: una lettura della diversità tra due comunità. Latina scopre Satricum, Gaeta l’agenda dell’Onu 2030 sul clima. Due modi per un fine unico. Ma uno di essi è sbagliato
Latina capitale della cultura della nostalgia e l’India che va sulla Luna: la sfida matematica dei nuovi ingegneri… italiani d’India
Un’attesa poco metaforica, con una città ciociara che coglie i frutti della presenza di Sgarbi ed un capoluogo pontino al palo
Due candidature per la Capitale della Cultura: Latina e Gaeta non prendono lezione dall’esempio di Roccasecca. E nemmeno da quello di Bergamo e Brescia, che dai tempi antichi litigano per la Luna
Latina sta giocando le sue carte per diventare Capitale Italiana della Cultura. In Ciociaria la strada tracciata da Roccasecca è stata già dimenticata. Perché questa è terra messa su a forza unendo regnicoli e papalini. La grande occasione che Frosinone – come Capoluogo e come Provincia – sta perdendo
A Ceccano ex leghisti all’arrembaggio. Il sindaco di Ceccano ha ricevuto la delegazione del nuovo Gruppo Consiliare Indipendente. Con il consigliere Patriarca, tra gli altri, c’era l’ex assessore alla Cultura Stefano Gizzi. Non il suo successore, ma ai Lavori Pubblici, Angelo Macciomei. E fanno le pulci anche all’Ambiente di Riccardo Del Brocco
La riapertura del Teatro a Fiuggi segna il via ad una grande operazione di rilancio. Non solo culturale. Ma economico. Diventerà un grande attrattore.
Ancora una volta la Banca Popolare del Cassinate sosterrà una serie di manifestazioni in Ciociaria ed in provincia di Latina. Un vero e proprio cartellone ricco di appuntamenti che si terranno in ogni angolo del territorio. Tra le iniziative “Atina Jazz” , i “Fasti Verulani”, il “Festival delle Storie”, il “Festival Internazionale Severino Gazzelloni” e “Libri sulla cresta dell’onda”
Cinquanta eventi per un’intera estate: Veroli non intende cedere lo scettro di capitale della cultura. Il calendario degli eventi. Che sono scelta politica. Perché a Veroli la Cultura viene vista come un investimento e non una spesa. Ed a proposito di Campi larghi…
Avrebbe compiuto 101 anni. È stato il sindaco più di destra che la città abbia avuto. Eppure Aimone Finestra viene ricordato da sinistra, centro e centrodestra con analogo rispetto. Perché ricordarlo porta alle radici della città
Nel Consiglio comunale di domani, in cui si insedierà l’assessore della Lega Angelo Macciomei, il suo posto finirà al più giovane consigliere dell’odierna assise: Alessio Patriarca, 25 anni non ancora compiuti, che erediterà la delega dal suo mentore: il defenestrato Stefano Gizzi, eletto per la prima volta alla sua stessa età
Veroli ed i suoi eventi Culturali. Strategia per unire in maniera sempre più netta la città con un segmento di attrazione che le viene spontaneo. E di successo.
Il messaggio di Zingaretti e Franceschini. Lanciato dalla Certosa tolta ai sovranisti: “Quella cultura non è fondata sul confronto. Invece questo luogo nel 1200 è nato come pilastro della cultura europea che ha il confronto delle idee come sua vocazione”.