Una provincia, due Capitali della Cultura

Latina e Gaeta sono tra le dieci finaliste per diventare la Capitale italiana della cultura 2026. Saranno convocate nel marzo 2024. La decisione finale entro il 29 marzo 2024. Mai accaduto che due città pontine arrivassero insieme nella short-list

Andrea Apruzzese

Inter sidera versor

Latina e Gaeta sono tra le 10 finaliste della corda per diventare Capitale italiana della cultura 2026. La comunicazione del Ministero della Cultura è arrivata stamattina ai Comuni finalisti. A contendersi la finale erano in ventisei.

L’elenco vede Agnone (Isernia) con il progetto “Agnone 2026: Fuoco, dentro. Margine al centro“; poi c’è Alba (Cuneo): “Vivere è cominciare. Langhe e Roero, un’altra storia“; segue Gaeta (Latina) con il progetto “Blu, il Clima della Cultura“. A seguire, sempre in ordine alfabetico troviamo L’Aquila: “L’Aquila Città Multiverso“; quindi c’è Latina: “Latina bonum facere“; (Leggi qui: Tra ‘Bonum facere’ e ‘Rerum novarum’ la città delle cose nuove).

A seguire Lucera (Foggia): “Lucera 2026: Crocevia di Popoli e Culture“; Maratea (Potenza): “Maratea 2026. Il futuro parte da un viaggio millenario“; Rimini: “Vieni oltre. Il futuro qui e ora“; Treviso: “I Sensi della Cultura“; Unione dei Comuni Valdichiana Senese (Siena): “Valdichiana 2026, seme d’Italia“.

Ora le audizioni

Le finaliste saranno convocate il 4 e 5 marzo 2024 per le audizioni pubbliche. Sarà l’occasione per ogni candidata di illustrare nel dettaglio il proprio progetto agli esperti che dovranno valutarli. Per ciascun dossier le audizioni avranno una durata di massimo 60 minuti, di cui 30 per la presentazione del progetto e 30 per una sessione di domande effettuate dalla Giuria. La proclamazione della Capitale italiana della Cultura si terrà entro il 29 marzo 2024.

La città vincitrice sarà assegnataria di un contributo finanziario di 1 milione di euro per concretizzare gli obiettivi delineati nel progetto di candidatura. Questo finanziamento sostanziale permetterà di tradurre le idee in azioni concrete, dando vita a un programma annuale per esporre la ricchezza culturale e le prospettive di sviluppo della vincitrice.

Il capoluogo pontino esporrà il suo dossier il 4 marzo 2024, tra le ore 15.15 e le ore 16.15. Soddisfazione è già stata espressa dal sindaco di Latina, Matilde Celentano, secondo cui «il risultato è frutto dello straordinario lavoro che abbiamo affidato all’architetto Daniela Cavallo, dell’agenzia PG&W, che in pochissimi giorni è riuscita a svelare le unicità di Latina in un dossier che si è rivelato strategico ai fini del concorso e non solo. Perché, come abbiamo sempre sostenuto, il lavoro dell’architetto Cavallo è una guida preziosa per la crescita culturale della città, sulla quale l’amministrazione comunale che rappresento sta investendo moltissimo».  (Leggi qui: Gli appuntamento svelati, il segreto resta).

Una provincia, due Capitali

Giovanni Acampora (Foto: Paola Onofri © Imagoeconomica)

Latina e Gaeta avevano due buoni progetti. Hanno scelto di candidarsi in competizione l’una con l’altra. E sono arrivate all’ultima tappa. “Per noi è una grande soddisfazione, un traguardo storico per l’intera provincia, frutto di un lavoro di squadra vincente. Non era mai accaduto che due delle nostre città arrivassero nella short-list delle dieci finaliste, tra l’altro si tratta delle uniche candidate nel Lazio” spiega il presidente della Camera di Commercio Frosinone – Latina Giovanni Acampora.

La divisione delle forze ha penalizzato? Il presidente non la vede in questo modo. “Si tratta di una grandissima occasione per mettere in mostra le eccellenze del nostro territorio in un’ottica di crescita e sviluppo per l’intera economia. Posso dire, con grande orgoglio, che oggi abbiamo già vinto perché abbiamo avuto il coraggio di osare“.