De Angelis e Scalia? Con la crisi del Pd non c’entrano. Non dialogare con Michele Marini? Gravissimo. I neo fascisti? Confondono sovranità e sovranismo. Il distillato ad alta gradazione politica di un grande vecchio della politica democristiana
Lino Diana
La manifestazione di Landini ha ricordato al Pd quale sia il campo di azione. Senza una ricostruzione del centrosinistra è impossibile invertire il trend. Il prossimo segretario Luca Fantini deve tenerlo presente: la Cgil meglio dei pentastellati.
Emblematica la foto scattata ieri al Ministero dello Sviluppo Economico. Con il sacerdote dell’ortodossia penta stellata Luigi Di Maio e con l’astro nascente del centrosinistra Nicola Zingaretti, c’è anche il presidente della Provincia Antonio Pompeo. Il quale non ha fatto cenno alle appartenenze di partito, ma si è rivolto ai lavoratori e a quei corpi intermedi che fanno la differenza.
A riflettori spenti e pallone ormai lontano dal campo, i pensieri che restano dopo Avellino-Frosinone. Ed il vero ostacolo tra i canarini ed il loro bersaglio finale
di Alessandro SALINES Giornalista in zona Cesarini Finisce 1-1 l’amichevole al ‘Partenio’ di Avellino. Bidaoui risponde alla rete di Daniel Ciofani Il Frosinone è già in clima-campionato L’Avellino raggiunge il…
Quanto dureranno ai vertici i vari Luca Frusone, Massimo Ruspandini e Francesco Zicchieri? Raggiungeranno mai i quattro mandati di Romano Misserville o i tre di Bruno Magliocchetti e Lino Diana? Per non parlare della longevità politica di gente come Francesco De Angelis, Alfredo Pallone e Gian Franco Schietroma
La “cafonaggine istituzionale” di chi ha mollato l’inaugurazione Unicas, il no alle lusinghe per Sebastianelli-Pistoia, il possibile recupero di Petrarcone e quello ormai certo di Fardelli. Il voto di giugno al fianco di Salera. Con un occhio ai tragici fatti di Frosinone.
La “nuova” frontiera del consenso, per rafforzarlo e crearne di nuovo: come stanno messi i partiti, i leader, le coalizioni… e Frosinone
Trent’anni fa e dopo la tempesta perfetta di Mani Pulite finiva un ciclo ma non finiva quello che quel ciclo aveva fatto all’Italia
Chi è Francesco De Angelis. Come nasce. E come diventa l’elemento centrale nella sinistra della provincia di Frosinone. Come si sviluppa la lunga marcia che lo porta a diventare Presidente del Pd del Lazio
Gabriele Picano e le elezioni Regionali del Lazio. L’approdo in FdI quando era al 3%. I valori portati in dote. E quelli condivisi. L’esperienza fatte sulle Aree di Crisi. Le critiche alle politiche industriali della sinistra. Ed anche a quelle della Regione Lazio
Sette anni fa ci lasciava Cesidio Casinelli. Fu un monumento vivente alla Politica del suo tempo. Da deputato scrisse il Regolamento della Merloni ter ed istituì a Sora la Sezione staccata del tribunale di Cassino. Da sindaco riordinò la macchina amministrativa e realizzò un bilancio virtuoso. Pochi sanno che fu lui a firmare per la nacita del Partito Democratico
I parlamentari eletti nel territorio, che da oggi votano per scegliere il presidente della Repubblica, a Frosinone non stanno toccando palla. Nel 2014 Francesco Scalia portò Antonio Pompeo alla presidenza della Provincia. Oggi non si vede chi potrebbe fare una simile operazione.
Molti protagonisti della campagna elettorale del 1998 sono ancora sulla breccia: Francesco De Angelis, Gian Franco Schietroma, Nicola Ottaviani, Riccardo Mastrangeli, Adriano Piacentini. Eppure per alcuni le convinzioni e le strategie sono completamente diverse. E non si capiscono francamente i motivi.
In vista delle comunali del prossimo anno si fa riferimento al metodo che portò alla vittoria Memmo Marzi. Ma quel metodo, voluto da De Angelis, prevedeva l’accordo con il Ppi di Diana e i Socialisti di Schietroma. Puntando anche sulla spaccatura tra Perlini e Piacentini e sul fattore “trasversale”. Ma soprattutto su una nuova generazione di politici: Giaccari, Ferrante, Mastroianni.
Deputato, senatore, sottosegretario, soprattutto papà di tante delle opere realizzate in provincia di Frosinone. Angelo Picano e come Andreotti portò la Fiat a Cassino. L’Alta Velocità decisa con Necci ad un tavolo. Il lavoro per ottenere il nuovo ospedale di Cassino. Così Frosinone perse la corsa per avere l’Università. Cosa manca ai politici di oggi.
Il compleanno dell’uomo forte del Pd. La famiglia, la vita politica e la Juventus Dal Pci di Berlinguer al Pd di Zingaretti. E poi D’Alema. «Ho imparato dai migliori Il mio soprannome era Che Guevara». «Scalia mi manca L’avversario più in gamba? Romano Misserville»
La provincia di Frosinone si trova senza una vera rappresentanza politica nonostante nove tra senatori e deputati che fanno riferimento a questo territorio. Ma che risultano assenti sui temi veri, quelli lontani dai selfie. Eppure le priorità sono tante e serie. Loro però non si fanno notare per non dovere ammettere che il peso politico è un’altra cosa.
In caso di elezione come europarlamentare della Lega spezzerebbe un tabù lungo e micidiale. Ne sanno qualcosa Paolo Fanelli, Domenico Marzi e Michele Marini. Perché la “fascia tricolore” del capoluogo spaventa i leader dei partiti.
Con chi si raccordano oggi in provincia di Frosinone Unindustria, Camera di Commercio, sindacati e associazioni? Una volta c’erano Schietroma, Misserville, Diana e altri. Oggi deputati e senatori eletti in Ciociaria devono fare i conti con partiti come il Movimento Cinque Stelle e la Lega che sono proiettati sulle grandi tematiche nazionali. La controtendenza affidata ad iniziative personali. Come nel caso di Segneri. E la Ciociaria affonda