Segnali premonitori ad Anagni. Il dialogo a sinistra inizia a prendere forma. Non solo nel Pd targato Fantini. Smarcato dal M5S ora Fioramonti punta a costruirsi una base culturale di sinistra. Con Cirinnà, l’omonimo ex ministro, e Zerocalcare.
Lorenzo Fioramonti
I particolari auguri di fine anno del fondatore del Movimento Cinque Stelle nascondono forse la sindrome dell’assedio di una forza politica che ha perso identità e prospettiva. Lorenzo Fioramonti affonda il colpo: “E’ come se i valori si fossero persi nella pura amministrazione, sempre più verticistica, dello status quo”
Le dimissioni di Lorenzo Fioramonti hanno profondamente scosso il Movimento Cinque Stelle, dove ormai la leadership di Luigi Di Maio è contestata da più parte. La capogruppo alla Regione Lazio potrebbe entrare in gioco se in Emilia Romagna dovesse vincere Stefano Bonaccini. E quindi Nicola Zingaretti.
Nel Movimento Cinque Stelle ormai sta succedendo di tutto e più di qualcuno potrebbe seguire l’ex ministro Lorenzo Fioramonti, mentre la leadership di Luigi Di Maio tiene anche se in tanti non la riconoscono. Matteo Renzi non cambia strategia. Il segretario del Pd deve vincere in Emilia Romagna e poi ridisegnare il centrosinistra. Ma avrà il tempo?
Lorenzo Fioramonti si è dimesso da ministro il 25 dicembre, poche ore fa. Si chiude nel peggiore dei modi un anno da dimenticare il Movimento fondato da Beppe Grillo. Ma per Luigi Di Maio non cambia nulla: la “resistenza” continua.
Top e Flop. Ogni notte, i protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende l’indomani.
Al Diamante di Roma presentata l’associazione che guarda al campo progressista. Per aggregare tutto ciò che non è Pd ma gli ruota a non molta distanza. Bonafoni taglia il nastro, Danilo Grossi coordinatore. Presenti l’ex ministro Barca, l’ex presidente di Legambiente e vari grillini. Ora appuntamento con Fioramonti
Dopo l’espulsione di Gianluigi Paragone scatta la resa dei conti. Beppe Grillo, Davide Casaleggio e Luigi Di Maio fanno asse e decidono per la linea durissima. Liste di proscrizione già pronte. Alessandro Di Battista vola in Iran nel momento decisivo. Fontana, Frusone e Segneri tra i fedelissimi di Giggino.
Lo strappo di Fioramonti e il passaggio di tre senatori alla Lega. Adesso l’espulsione di Gianluigi Paragone, difeso da Alessandro Di Battista. La capogruppo regionale fino a quando deciderà di fare finta di nulla?
Le dimissioni del ministro Fioramonti generano ‘sconcerto’ nel mondo della scuola. Non tanto per le posizioni politiche del Ministro o del suo Partito. Bensì per la dimostrazione di una totale assenza di prospettiva per la scuola italiana
Cosa c’è dietro alle recenti mosse di Papa Bergoglio. Che coinvolgono con discrezione il vescovo Pompili, già parroco ad Alatri ed allievo del Leoniano di Anagni. Come vanno lette le recenti decisioni sul presepe. E dove possono portare
Top & Flop. Ogni notte, i protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende l’indomani.
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Il Consiglio dei Ministri ha completato la squadra di Governo. Nominati i viceministri ed i sottosegretari. Luca Frusone silurato sulla linea d’arrivo. Al suo posto va Angelo Tofalo. Domani il giuramento.
La partita per le nomine a vice ministro e sottosegretario. Frusone resiste nella casella della Difesa: la Lega potrebbe indicare Volpi come contrappeso. Il gioco delle marcature a vista. La protesta di Pd e Forza Italia per i ritardi
Nel braccio di ferro sulle Telecomunicazioni dovrebbe spuntarla la Lega, Di Stefano verso Farnesina con il placet del Carroccio. Frusone verso la Difesa. Zicchieri non vuole ruoli di Governo ma chiede una mission politica: Capogruppo. È il trampolino definitivo
L’emergenza coronavirus ha compattato la maggioranza. L’abilità del sindaco, diventato uomo solo al comando: dare l’immagine esattamente opposta. Le scene di oggi che opzionano il futuro
Nasce il nuovo Movimento 5 Stelle. E cancella buona parte dei dogmi del passato. In discussione tutte le candidature: decide Di Maio e non la base. Anche per quelle delle Regionali?