Il centrodestra vede Caschera sventolare bandiera bianca e trova la quadra sul nome dell’avvocato Altobelli. Ma perde Forza Italia. Il centrosinistra vede ritirare la candidatura della dottoressa Gemmiti e il Pd è pronto a convergere su Di Stefano. Quadro politico completamente stravolto ad appena tre giorni dalla scadenza dei termini per la presentazione delle liste per le Amministrative di Sora
Maria Paola D’Orazio
D’Orazio fa un passo di lato ma il Movimento 5 Stelle si impunta sul nome della Di Folco. E la capogruppo Dem lo definisce il Partito delle lobbies. Anche Vinciguerra sbatte la porta. Sempre più lontana la possibilità di una coalizione stile Governo Conte Due.
Elezioni a Sora. Il Pd mette sul piatto il nome di Maria Paola D’Orazio e la coalizione si allarga a Vinciguerra e Mascolo. Stasera la riunione decisiva: qualcuno pretende di andare avanti a oltranza perché ormai il tempo stringe. Si riunisce stasera anche il centrodestra. L’uscente De Donatis sta sempre più stretto.
Dove andrà a mettere le mani il sub commissario Pd nominato a Sora. Dove trovare la quadra in vista delle comunali.Le consultazioni. E le strategie vere. L’Opa di Maria Paola D’Orazio sul sindaco uscente e su Patto Democratico.
A De Donatis manca un voto e la minoranza ne approfitta per far mancare il numero legale. Ma arriva il soccorso rosso di Maria Paola D’Orazio. Fratelli d’Italia dice sì ma diffida il sindaco ad aprire la verifica. Per l’ennesima volta.
Il commissariamento del circolo Pd di Sora entro dicembre. L’avvio di un effetto domino che investirà non solo il Partito. Ma anche le alleanze in vista delle prossime Comunali. Il fattore Maria Paola D’Orazio. E la decisione di Eugenia Tersigni
Il sindaco di Sora lunedì scioglie la riserva. Potrebbe ritrovare a sinistra la stabilità politica che ora è in bilico. Pronta la sostituzione di due assessori: Gemmiti e Paolacci (che entrerebbe in Consiglio al posto di Coletta)
La mozione di sfiducia contro De Donatis è inutile. Non avrà le firme necessarie. A non sottoscriverla sarà il consigliere d’opposizione D’Orazio: “Non c’è un progetto alternativo”
La Lega punta al rinnovamento su Sora. Punta su un ‘oriundo’. Intanto è scontro tra l’ex sindaco Tersigni ed il capogruppo Pd D’Orazio
Una mail nella quale non vengono cancellate le conversazioni precedenti svela l’imminente passaggio in Maggioranza della consigliera Pd di Sora Maria Paola D’Orazio. Imbarazzo nel Partito. Aria di congiure. E tradimenti. Nulla di tutto ciò: è il destino di Maria Paola per le Maggioranze
di Ernesto BARONIO Conte del Lungoliri Lo stile di Maria Paola si veste con il rosso tenue del nuovo Pd. Leggiadra ed eterea, come le modelle delle più grandi maison…
Fuochi incrociati nel Pd di Sora. Maria Paola D’Orazio consegna una lettera a Luca Fantini e Bruno Astorre: vuole la Segreteria cittadina del Partito. Sostiene che le spetta in virtù del numero dei tesserati. Il suo obiettivo è duplice: dettare la linea aella vicesindaca Maria Paola Gemmiti e frenare Alessandro Mosticone. Il consigliere provinciale ha provato a costituire il gruppo consiliare ma è stato messo all’angolo. Non solo: la maggioranza al Comune di Sora non ha gradito il suo modus operandi per la nomina nello staff di Palazzo Iacobucci
L’allargamento del gruppo consiliare Made in Sora, l’assegnazione delle deleghe e la formazione delle commissioni consiliari chiudono la fase organizzativa istituzionale dell’Amministrazione di Sora. Il sindaco Luca Di Stefano tiene l’Urbanistica, i Lavori pubblici, la Polizia locale e il Personale. Di nuovo smembrato l’assessorato all’Ambiente. A rischio la nascita del gruppo consiliare del Pd di cui Maria Paola D’Orazio ambiva ad essere capogruppo.
L’elezione a sindaco di Luca Di Stefano grazie al campo largo e la spaccatura del centrodestra. L’uscita di scena di Roberto De Donatis: nemmeno in Aula. L’elezione tumultuosa del presidente del Consiglio e l’accordo della staffetta di Francesco Facchini con Maria Paola D’Orazio. Ma anche la riconquista della Provincia con l’elezione di Alessandro Mosticone. Tutte le tappe che hanno scandito il 2021 a Sora
Lino Caschera, Massimiliano Bruni, Alberto La Rocca, Maria Paola D’Orazio: tutti hanno delle rivincite da prendersi e in campagna elettorale lo faranno. Per capire quanto avranno pesato c’è un solo modo: contare i voti disgiunti. Ma attenzione anche ai cambi di fronte che possono ancora avvenire. E alle scelte finali di uomini come Ernesto Tersigni.
Sara Battisti vicesegretario regionale del Pd, Sarah Grieco portavoce delle Democratiche, ma anche la porta sbattuta da Alessandra Sardellitti e l’abile passo indietro di Maria Paola D’Orazio. Nella politica locale e regionale domina il fattore rosa. Da mesi. Pensiamo a Lombardi, Corrado, Colosimo. Ma soprattutto a Ilaria Fontana sottosegretario.
Luca Di Stefano è ufficialmente candidato a sindaco. Sabato pomeriggio si presenterà alla stampa con le sue liste. Il centrosinistra è in stallo con Si Può Fare, Pd e Cinque Stelle arroccati ciascuno sul proprio candidato sindaco: per Maria Paola D’Orazio la strada è tutta in salita.
Stefano Lucarelli non rinnova la tessera del Pd. Dopo il faccia a faccia chiesto dal segretario provinciale Luca Fantini si attende il confronto con Maria Paola D’Orazio. Ma i margini per una ricucitura sono stretti. Nel Partito non c’è ancora una visione unitaria in vista delle Amministrative di ottobre
Guerra fredda nel Pd di Sora. Ma qualcuno potrebbe premere il pulsante rosso e scatenare il pandemonio. Senza un accordo per scegliere il candidato sindaco per le Amministrative d’autunno arriveranno le primarie di colazione. Che favorirebbero Ernesto Tersigni. Maria Paola D’Orazio ha la lista pronta ma è gelo con Lucarelli. Torna a corteggiarla Luca Di Stefano.
Trattative in corso con i fratelli Tersigni per creare un blocco elettorale anti De Donatis. Questa volta a sinistra. Con il tentativo di recuperare Maria Paola D’Orazio, mettere insieme tutti gli “scontenti” e portare dentro anche Forza Italia. Che però risponde picche. Ha già l’accordo con La Lega e due civiche. Ecco perché il segretario del Pd si è dimesso: per avere le mani libere. E portare quasi tutto il Partito a un accordo con Ernesto.