Perché le frasi fascio-littorie del sottosegretario leghista tengono con il fiato sospeso la maggioranza ma anche Palazzo Chigi. La mozione di sfiducia si voterebbe a settembre, in piena campagna elettorale. Salvini non tollererà defezioni, nemmeno in Forza Italia. Pd e Cinque Stelle rischiano l’effetto boomerang. E il presidente del consiglio sa che un alleato “umiliato” sarebbe l’inizio del… Vietnam.
Mario Draghi
L’ex Governatore della Bce esterna come fosse un capo di Stato, ma è dall’indiscrezione di Dagospia (non smentita da nessuno) che si capisce come le manovre per un esecutivo di unità nazionale siano in corso.
Il premier Giuseppe Conte è tornato a schiacciarsi sulle posizioni del Movimento Cinque Stelle di Luigi Di Maio (il capo resta lui). Il segretario del Pd ha capito l’umore di Mattarella e vuole correre ai ripari.
L’analisi del Centro Studi mette in guardia: «Una caduta del Pil del 10% nei primi due mesi». Poi Il Sole 24 Ore lancia l’ex Governatore della Bce e affossa il premier Giuseppe Conte e il ministro Roberto Gualtieri
Clamorosa indiscrezione: l’ex capo della Bce potrebbe essere nominato commissario straordinario dell’UE per la lotta al virus e per guidare la ricostruzione. Il presidente della Campania interpreta un forte malcontento che c’è nel Paese. Al di là del folklore.
L’intervento di Mario Draghi. Cosa ha voluto dire. E perché è importante comprenderlo. Cosa c’è in gioco. Come potrebbero cambiare le nostre vite. E perché è fondamentale la riunione di oggi in cui decidere le misure con cui fronteggiare l’emergenza legata al Covid-19
L’ex Rottamatore stoppa le polemiche e prova a ritagliarsi un nuovo ruolo, mentre per il numero uno della Bce potrebbe esserci anche la corsa al Quirinale, per la successione a Sergio Mattarella. Magari dopo qualche tappa intermedia.
Il premier replica duramente al coro canzonatorio di Fratelli d’Italia in aula. E’ iniziata la campagna elettorale e lui non farà sconti. Intanto Matteo Renzi e Laura Boldrini attaccano Matteo Salvini, che ribatte. La polemica politica infuria anche in tempo di guerra vera
Il Trono di Spade per Mario Draghi. Tra consultazioni che hanno del surreale, leader frastornati che non hanno capito ancora cosa sta accadendo. E chi lo ha capito benissimo: come Matteo Salvini
Mario Draghi ed Enrico Letta stanno lavorando per disegnare un’Europa adatta ai bisogni dei territori in affanno, come la Provincia di Frosinone. Propongono un approccio di “Smart Deal” efficace, con norme agili e investimenti in innovazione, per fronteggiare la burocrazia e favorire la competitività e il mercato unico.
Nessuno se lo aspettava. Nemmeno chi scrive. Ma Mario Draghi ora se ne va a casa e gli italiani se ne vanno con l’abbronzatura ai seggi. La catena di errori da fagiano. E lo stupore di chi ora, per fare lo spiritoso, si ritrova per strada
Ondata di sostegno al premier Mario Draghi affinché non lasci Palazzo Chigi. Dalla provincia di Frosinone 51 sindaci firmano la lettera – appello proposta dal presidente Antonio Pompeo
A Ravenna, dall’assemblea delle Province Italiane, l’ultimatum per il Governo. O riforma le Province o inizieranno a legiferare le Regioni. L’urlo del presidente Upi Lazio Antonio Pompeo: “Non è più possibile amministrare nel caos creato dalla legge Delrio”
Colpo di scena sul Sin di Anagni. Il sottosegretario Ilaria Fontana smentisce gli annunci di Zingaretti. Dalla Regione: “Fontana? Noi parliamo con Draghi”.
Ecco dove verrà riposizionato il progetto che Catalent sposterà da Anagni. Possibilità di ripensamento: zero. Ecco perché. La rabbia di Unindustria. Camilli: “Ritardi inaccettabili. Conseguienze per tutto il tessuto produttivo”. Il caso da Draghi e Cingolani
Mario Draghi in pressing sul Parlamento Ue. Chiede misure a sostegno dell’Ucraina: “Il gas rimane un utile mezzo per affrontare la transizione”, ma “dobbiamo prima di tutto puntare sulle rinnovabili” “Snellire le procedure” “Investire sullo sviluppo del biometano”. Non bisognava aspettare bombe e morte.
La strategia di Gianni Letta in Forza Italia e l’apertura di Matteo Renzi al patto di legislatura invocato da Enrico Letta. La reazione di Rotondi. L’endorsement del NYT. In queste ultime ore si stanno aprendo spiragli fondamentali che portano ad un’unica soluzione: Mario Draghi al Colle.
Le trattative per il Quirinale scombussolano gli equilibri ed i trend sul gradimento dei Partiti. Il Pd crolla e perde un punto. Giù anche tutto il gruppo di testa. Se ne avvantaggia Forza Italia. In calo anche Draghi e Governo
Berlusconi non molla il pallottoliere. Salvini si smarca. I segnali da Toti ed in serata anche da Renzi. Il centrodestra anticipa il vertice. Enrico Letta non nasconde l’obiettivo di un Mattarella bis, ma in campo resta forte l’ipotesi di Mario Draghi. I numeri di Mannheimer
E’ di queste ora la notizia di un possibile faccia a faccia tra l’ex rottamatore e il fondatore di Forza Italia. Sotto i buoni uffici di Gianni Letta. Ma in realtà Matteo Renzi ha in mente una strategia chiarissima: se si dovesse arrivare alla quarta votazione, allora lui proverebbe a far passare Casini. Ecco perché.