Paolo Renzi

Renzi a Frosinone, sul serio: «Enrico, stai tranquillo»

Il leader di Italia Viva come una Popstar al Fornaci Cinema Village del Capoluogo ciociaro. Non è bastata la sala. Ne ha avuta una per tutti o quasi: «Non su Salvini, meglio per lui». Dal pubblico provano a portarlo sul Caso Ruberti: «Non facciamo polemica con il Pd per quello che è successo a Frosinone». Il Pd? «Il generico dei Cinque Stelle». Non ridice proprio “Stai sereno”, ma parte la nuova sentenza su Letta

Tajani allarmato da Letta. Ma può decidere solo Renzi. Con Toti.

Il segretario del Pd minaccia le urne nel caso di elezione di Berlusconi al Colle. Il numero due di Forza Italia risponde a brutto muso. Soltanto il leader di Italia Viva può essere decisivo. Ma il nome lo indicherebbe lui. Che intanto ha già iniziato le manovre di aggregazione con Toti. Verso la nascita del nuovo Centro

Da Draghi a Berlusconi. Ma attenti alle strategie di Renzi

E’ di queste ora la notizia di un possibile faccia a faccia tra l’ex rottamatore e il fondatore di Forza Italia. Sotto i buoni uffici di Gianni Letta. Ma in realtà Matteo Renzi ha in mente una strategia chiarissima: se si dovesse arrivare alla quarta votazione, allora lui proverebbe a far passare Casini. Ecco perché.

Renzi punta sull’economia circolare. Poi “asfalta” Di Maio

Il leader di Italia Viva a tutto campo: “Dobbiamo finalmente sbloccare gli impianti (sette anni fa ci massacrarono per lo Sblocca Italia, ora si capisce quanto fosse importante quel provvedimento), lavorare sulle rinnovabili, agevolare il riciclo”. Poi avverte il Pd: “Se inseguono i Cinque Stelle, vadano da soli. Il ministro degli esteri spiccia casa ad Alfano”.

Perché Matteo Renzi si sta smarcando da tutti

Scommette sul fatto che la Lega resterà al Governo, ma prende le distanze da Matteo Salvini su Quota 100. Ribadisce l’appartenenza al centrosinistra, ma profetizza la fine dei Cinque Stelle nel 2022 e non risparmia critiche al Pd. Sullo sfondo c’è la partita politica più importante degli ultimi sette anni: la presidenza della Repubblica. E l’ex Rottamatore non vedrebbe male Mario Draghi.

Perché Zingaretti non può farsi scavalcare da Renzi nell’attacco a Conte

Nel Pd in tantissimi non sopportano più né il premier, né Rocco Casalino e i Cinque Stelle. L’attacco dell’ex rottamatore potrebbe rappresentare un canto delle sirene per Base Riformista. E allora il segretario nazionale Dem non potrà più far prevalere il senso di responsabilità a scatola chiusa.

Il trappolone a Tommaso Miele ed i falsi tweet su Renzi

Il caso dei tweet pieni di insulti a Matteo Renzi usciti da un account Twitter non più in uso al giudice Tommaso Miele. Mentre è in piena corsa per diventare presidente nazionale della Corte dei Conti. L’alto magistrato rompe il silenzio. Non fa accuse. Ma le impronte della ‘macchina del fango’ sono evidenti. Il messaggio a Matteo Renzi. Che risponde a stretto giro.

Conte l’intoccabile, Zaia e De Luca come gli sceriffi. E il crollo dei Cinque Stelle e di Renzi

Il sondaggio sul gradimento dei leader politici effettuato da Demos per l’Atlante politico di Repubblica riserva numerose sorprese. Salgono i Governatori, ma “Giuseppi” può permettersi perfino una passerella come gli Stati Generali.

Segnali per Zingaretti: i renziani non firmano. E dal Mibact c’è il terzo ricorso

La maggioranza di centrosinistra che governa la Regione Lazio firma un comunicato congiunto con cui si impegna a proporre una legge per ricordare il rastrellamento nazifascista del Quadraro. Manca la firma dei renziani. Invece il ministero guidato da Dario Franceschini impugna per la terza volta una legge approvata dal Lazio. E la porta all’attenzione della Corte Costituzionale

Cold war Renzi-Zingaretti, a Cassino l’arena è il Comune

Il match nazionale fra PD e Italia Viva trova a Cassino nuovi temi, vecchie ruggini e personaggi in cerca di affermazione. Tutto mentre dopo Abbruzzese il centro destra cerca il suo nuovo Iron Man.

Zingaretti vuole cancellare Renzi dalla storia politica del Partito Democratico

Le parole di Goffredo Bettini rappresentano l’inizio di una fase nuova e “cruenta”: l’obiettivo è rottamare il rottamatore e sostituirlo con i “responsabili” in Parlamento e con le Sardine nel Paese. Ma il leader di Italia Viva reagirà. E il Governo Conte continuerà a ballare.

Cesa va da Berlusconi: prove di ribaltone per emarginare Renzi

La clamorosa operazione rivelata nei dettagli dal Corriere della Sera. Era già pronto un gruppo di Responsabili per sostituire i voti di Italia Viva nel caso di crisi di Governo sulla prescrizione. Poi il dietrofront, ma rimane l’allerta. Il ruolo di Renata Polverini.

Renzi non molla, Zingaretti nemmeno. Prescrizione: Conte rischia grosso

Il capogruppo del Pd al Senato Andrea Marcucci lancia un segnale forte all’indirizzo dei Cinque Stelle e del ministro Alfonso Bonafede. Il leader di Italia Viva ribadisce che non ci sono spazi per una mediazione diversa dal ritiro della riforma. E se il Governo cade sarà proprio il ruolo di Conte il primo ad essere messo in discussione.