Conte l’intoccabile, Zaia e De Luca come gli sceriffi. E il crollo dei Cinque Stelle e di Renzi

Il sondaggio sul gradimento dei leader politici effettuato da Demos per l’Atlante politico di Repubblica riserva numerose sorprese. Salgono i Governatori, ma “Giuseppi” può permettersi perfino una passerella come gli Stati Generali.

Resta molto alto il gradimento del Governo. E anche quello del presidente del consiglio Giuseppe Conte. Emerge dal sondaggio Demos per l’Atlante politico di Repubblica, secondo cui l’esecutivo è apprezzato da sei italiani su dieci. Una fiducia aumentata nettamente con l’emergenza sanitaria, considerando che fino a febbraio il dato era tra il 40% e il 44%, una cifra inferiore a quella del precedente governo guidato dallo stesso Giuseppe Conte, ma con la maggioranza M5S-Lega.

Però a leggere bene i numeri emerge che ad essere aumentata, soprattutto, è la fiducia dei cittadini nelle istitituzioni. Lo si capisce dalle percentuali altissime di gradimento dei presidenti delle Regioni. Un elemento legato a come si è combattuto il Coronavirus, ma anche all’eco mediatica di questa “battaglia”.

GIUSEPPE CONTE

Per quanto riguarda il Governo, la fiducia ha raggiunto a marzo un dato superiore al 70%, il più alto di quello degli ultimi cinque anni. Poi il gradimento è leggermente sceso, ma resta ancora alto, al 60% appunto: nel precedente esecutivo il picco era stato del 62%. Inoltre, il 36% degli intervistati ritiene che il Governo arriverà a fine legislatura, mentre il 22% pensa che durerà almeno un anno.

La fiducia più alta è quella nel presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ora al 65%, in aumento di un punto percentuale. A seguire il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, al 56%: cinque punti in più rispetto ad aprile. Al 43% il commissario europeo Paolo Gentiloni ma anche il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.

Cioè, Conte ha la massima fiducia degli italiani ed è per questo che può permettersi perfino una passerella come quella degli Stati Generali. Paolo Gentiloni trasmette sensazioni di affidabilità, mentre Luca Zaia e Vincenzo De Luca hanno domato il virus nelle rispettive regioni. Con metodi molto diversi ma altrettanto efficaci.

GIORGIA MELONI. FOTO © Imagoeconomica / Livio Anticoli

 Al 41% troviamo Giorgia Meloni (leader di Fratelli d’Italia), al 39% Emma Bonino (+Europa) e Matteo Salvini (Lega), al 38% Dario Franceschini (Pd) e Roberto Speranza (Aticolo 1), al 37% Stefano Bonaccini (presidente dell’Emilia-Romagna), al 36% Nicola Zingaretti, al 34% Silvio Berlusconi, al 32% Luigi Di Maio (in calo di cinque punti). 

In netto calo il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, che perde dieci punti percentuali e non va oltre il 27%. Peggio di lui solo alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle (Alessandro Di Battista al 26%, Beppe Grillo al 19% e Vito Crimi al 18%) e Matteo Renzi, che guadagna quattro punti e arriva al 24%.

Il gradimento, più di un sondaggio, misura gli umori del Paese. E allora quello che è emerge è evidente: Giuseppe Conte in questo momento non può essere sfiduciato, la punta di diamante del centrodestra è Giorgia Meloni, i Governatori rappresentano una risorsa importante nei rispettivi territori. Mentre i big del Movimento Cinque Stelle e Matteo Renzi sono lontanissimi dal feeling con il Paese reale. Per questo difenderanno la legislatura con le unghie e con i denti.