Pd contro Pd: è scontro tra Frosinone e Latina

Partito Democratico contro Partito Democratico. E questa volta non è una delle liti intestine che da mesi ormai lacerano il Pd in Ciociaria, mettendo l’area “socialista” di Francesco De Angelis  contro quella “cattolica” di Francesco Scalia. Questa volta lo scontro è tra Pd Ciociaro e Pd Pontino.

Tutto per l’ex sindaco di Latina, Giovanni Di Giorgi, defenestrato ad inizio giugno con una mozione di sfiducia e che nei giorni scorsi è stato nominato assessore nel piccolo comune di Supino (4800 abitanti) e grazie a questo non perderà gli incarichi nazionali che ha presso l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani dove è il vice di Piero Fassino, responsabile all’osservatorio per le manifestazioni sportive (leggi qui il precedente).

Il Pd Pontino ha denunciato l’operazione politica affiggendo un manifesto con la foto di Giovanni Di Giorgi (esponente di Fratelli d’Italia) il titolo della notizia della sua nomina ad assessore in Ciociaria e poi ha corredato il tutto con lo slogan “Chi non salta ciociaro è”. Sfruttando in questo modo l’antica rivalità tra i due territori – sportiva e non solo – per la sua campagna nei confronti dell’ex sindaco, “riciclato” nonostante avesse promesso di smettere con la politica.

Ma quello slogan non è piaciuto per niente in provincia di Frosinone. Dove Simone Costanzo, segretario provinciale Pd, ha definito un errore la scelta fatta dai suoi colleghi di Partito pontini. Questa mattina ha sollevato il telefono ed ha avuto un colloquio tempestoso con il suo collega, segretario provinciale Pd di Latina, Salvatore Della Penna.

“Ritengo la scelta del sindaco di Supino, di nominare l’ex pessimo sindaco di Latina Di Giorgi, assessore comunale, profondamente sbagliata, come puntualmente ha fatto rilevare il circolo PD locale, per mille evidenti motivi politici e territoriali ma ritengo altresì un errore da parte del PD di Latina l’ironia sui ciociari nei manifesti di critica a tale scelta” ha poi detto su Facebook Costanzo. Che a Latina risponde “Sommessamente ricordo che i nostri territori devono lavorare in sinergia per provare a ottenere dei risultati e comunque, con stima e simpatia per gli amici pontini, mi permetto di ricordare a tutti che noi abbiamo una storia gloriosa e importante e non per ultimo, ricordo a tutti che siamo in serie A con il Frosinone Calcio”.

Sfottò per sfottò, fa uno a uno.

Getta acqua sul fuoco della polemica Salvatore Della Penna: “Voleva essere solo una goliardata – minimizza – i nostri legami con la Ciociaria sono antichi e solidissimi”

Come anche il caso Di Giorgi conferma.

Ma c’è anche un’altra chiave di lettura. Giorgio De Marchis, che nella scorsa tornata era stato il candidato sindaco Pd di Latina raccogliendo il 43% delle preferenze, spiega che i ciociari non c’erano niente. E spiega che Di Giorgi prese i voti andando in curva allo stadio Francioni, tra gli ultras, gridando “chi non salta ciociaro è” ed ora rinnega “l’orgoglio pontino” per un posticino da assessore a Supino. Casomai – stempera De Marchis – è grazie alla Ciociaria che si è svelato il bluff e chi bluffa su queste cose bluffa su tutto.

Scende in campo anche il senatore Pd Claudio Moscardelli di Latina, che invita Simone Costanzo a “Non dare valenze improprie ad un messaggio che ironizza sull’ex sindaco”. E dice che Di Giorgi tra cambio destinazione a verde dello stadio e incarico assunto a Supino ha davvero fatto una pessima figura.