Ruspandini fa pace con Del Brocco ma non riabbraccia Foglietta. E Salvati gode

La pace è fatta. L’ex assessore provinciale alla Cultura Massimo Ruspandini, oggi assessore comunale a Ceccano nella giunta di Roberto Caligiore ha sepolto l’ascia di guerra ed è tornato a parlare con Riccardo Del Brocco. Dopo lunghi anni nei quali erano stati inseparabili in ogni battaglia politica, alle scorse elezioni Comunali si erano ritrovati su fronti opposti. Uno sgarbo che Ruspandini non aveva mai accettato.

La mediazione del presidente della Saf Mauro Vicano ha fatto si che i due si chiarissero. E martedì una prima volta, ieri per la seconda, Riccardo Del Brocco è stato a lungo con Ruspandini nella stanza da assessore che occupa a palazzo Antonelli a Ceccano.

Forse è stato questo il motivo che gli ha impedito di partecipare alla riunione del Partito che lui stesso ha contribuito a fondare in provincia di Frosinone. Massimo Ruspandini è stato il grande assente alla convention di Fratelli d’Italia organizzata a Ceprano dal coordinatore provinciale Antonio Salvati.

Presente l’onorevole Fabio Rampelli capogruppo alla Camera dei Deputati è stato ufficializzato l’ingresso di Sandro Foglietta, sindaco di Supino in scadenza del secondo mandato, già federale del Movimento Sociale Italiano, già membro del Comitato Centrale di Alleanza Nazionale, già consigliere provinciale di An, già consigliere regionale del Lazio, già portavoce politico di Francesco Storace, già parlamentare europeo. E poi è stata annunciata l’adesione anche da parte di Michele Notaro, già sindaco di Pontecorvo.

I maligni sostengono che a Ruspandini però sia la prima delle due adesioni a non garbare molto. Cose normali nella destra di una volta: nel Movimento Sociale Italiano le liti più feroci, in tutte le federazioni d’Italia, si accendevano sempre su chi fosse più di destra; ed una discussione simile, decenni fa, pare sia avvenuta anche tra Foglietta e Ruspandini. Ma gli ex missini hanno la memoria dura. E poi è chiaro a tutti che la presenza di Foglietta in Fratelli d’Italia non è per un allegro pic-nic politico: l’aria di competizione elettorale fa uscire dalla tana i veri animali da preferenza. Si candiderà. In questo modo il fronte nord della federazione si divide tra due protagonisti mentre in quello sud Antonio Salvati resta libero di sguazzare da solo senza grossi rivali.

Una mossa che rimette in discussione gli equilibri interni. Fino a questo momento l’ala Ruspandini – Caligiore era, in teoria, quella che poteva contare su un maggiore numero di voti. Con l’ingresso di Foglietta, invece, Antonio Salvati costruisce un argine. Ed evita possibili colpi di mano sulla sua segreteria (leggi qui il precedente) che qualcuno si prepara a mettere in discussione sollevando la questione della ‘legalità’ nella speranza che qualcuno dei fascicoli pendenti a suo nome si trasformi in un processo a pieno titolo.