Acea, Ottaviani ci sta fregando e vi spiego perché

Gianpio Sarracco è il sindaco di Fontana Liri. Ma viene da lontano. Ha iniziato a muovere i primi passi in politica nel movimento giovanile del PdS e poi, con la nascita del Partito Democratico, è stato promosso in segreteria dove si occupava delle relazioni con i media. La settimana scorsa è stato designato lui per presentare la mozione targata Pd con cui prendere posizione sulla tariffe Acea. Ma l’assemblea l’ha respinta. A vincere è stata la bozza proposta dal centrodestra capitanato dal sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani.

 

Alessioporcu.it – Perché quella mozione è stata respinta?
Gianpio Sarracco – Perché non avevamo i numeri per farla approvare.

 

Nemmeno Forza Italia li aveva…
Il centrodestra si è compattato, aggregando i sindaci di area e quelli di Fratelli d’Italia

 

Perché non siete arrivati ad un documento condiviso?
Lo avete scritto sul blog (Alessioporcu.it ha raccontato nei giorni scorsi il trappolone compiuto da Forza Italia)

 

La bozza Ottaviani approvata dai sindaci è uno Iannarilli bis?
Le premesse ci sono tutte, speriamo che non ci siano presto anche le conseguenze con un conguaglio milionario.

 

Cosa prevedeva l’emendamento da lei proposto?
Partiamo da un presupposto: l’Autorità ha già applicato un aumento ‘in via provvisoria’ del 9% sulle tariffe dello scorso anno. La nostra proposta prevedeva l’adeguamento tariffario dell’8% anzichè il 9%. Inoltre contestava la pretesa sui conguagli di Acea riducendoli da 77 milioni a 34. E dopo il dimezzamento ne chiedeva il congelamento. Nello stesso tempo abbassava di circa il 50% le pretese di Acea e presentava diversi vantaggi per gli utenti, non solo dal punto di vista economico, ma anche dal punto di vista sociale (prevedeva di aumentare i metri cubi di acqua annui gratuiti e tariffe agevolate per le fasce deboli con Isee inferiore a 7500 euro) e soprattutto migliorava il rapporto Acea-utenti, visto che prevedeva l’apertura, in totale, di 18 sportelli sul territorio provinciale contro i 5 attuali.

 

Quindi voi eravate per l’aumento dell’8%?
Falso. L’Autorità nazionale ha già stabilito in via provvisoria il 9% di aumento che sta applicando dal 1 Gennaio 2016. La nostra proposta abbassava di un punto percentuale le tariffe, non le aumentava. Oggi, mentre aspettiamo la decisione sulla richiesta di sospensione, paghiamo il 9% in più rispetto al 2015. Noi chiedevamo che l’adeguamento tariffario potesse essere dell’8% e lo facevamo sulla base dei calcoli effettuati dalla Sto, il nostro organismo tecnico di supporto.

 

Quanti comuni hanno sottoscritto l’emendamento?
Venti comuni, tra cui città importanti come Veroli, Anagni, Ceprano.

 

In pratica: chiedevate di abbassare la tariffa, dimezzare le pretese di Acea, mettere più acqua gratis per i cittadini, abbassare le tariffe popolari, aprire 18 sportelli: ma era fattibile, c’era il visto tecnico della STO?
Si. Tra tutte le proposte sul tavolo era l’unica ad averlo.

 

La perplessità che si è avuta in aula: non si è capito l’emendamento, troppo tecnico.
Su questo punto bisogna invece capirsi bene: è fondamentale che l’emendamento sia tecnico, perchè dovrà confrontarsi con un dossier di Acea estremamente tecnico e complesso e perchè saranno i tecnici a giudicare le relazioni. Se poi c’è gente che per un’intera estate non si preoccupa del problema, si presenta alle 15 alla riunione, cioè mezzora prima dell’avvio dei lavori, e pretende di capire tutto in 5 minuti non ci siamo: non si fa così il sindaco.

 

Non è un controsenso riconoscere degli adeguamenti tariffari al Gestore mentre sei mesi fa è stato avviato l’iter per la risoluzione contrattuale?
Assolutamente no. Anzi al contrario: il documento Ottaviani rischia di far saltare tutto il lavoro fatto da 7 mesi a questa parte e di blindare Acea invece di mandarla a casa. Proprio nel momento in cui abbiamo iniziato l’iter per la risoluzione, con il documento approvato venerdì diventiamo inadempienti verso Acea, poichè non determiniamo le tariffe che gli spettano secondo il contratto ancora in essere.

 

I cittadini si lamentano del servizio offerto da Acea: come si può spiegare che Acea aveva diritto all’adeguamento tariffario?
L’assemblea non era chiamata ad esprimersi sulla qualità del servizio. Su questo già ci siamo espressi: il servizio è scadente ed infatti per questo abbiamo chiesto la risoluzione contrattuale. Tutti noi sindaci, infatti, abbiamo ricevuto una denuncia da Acea per danno di immagine. L’assemblea doveva esprimersi sul contratto in essere, secondo il quale il gestore aveva diritto all’adeguamento tariffario. A nostro avviso siamo venuti meno ai nostri obblighi.

 

Lei ha invitato i suoi colleghi a non giocare a ribasso, che intendeva?
Che è facile dire che ad Acea non bisogna dare niente. Sicuramente elettoralmente paga di più, bisogna vedere però se ci sono le condizioni amministrative, tecniche e giuridiche per poter dire che ad Acea non spettava nulla. A nostro avviso non c’erano.

 

Secondo lei quali sono i rischi della proposta Ottaviani?
Principalmente uno: oggi non si aumenta nulla, ma domani potrebbe arrivare un altro salasso. La tariffa idrica non è decisa dai sindaci ma dall’Autorità per l’Energia, che riceve due proposte: ad una tecnica di Acea si è scelto di rispondere con una risposta politica, forse sostenibile giuridicamente, ma sicuramente lacunosa dal punto di vista tecnico. A coefficienti e funzioni di calcolo l’assemblea dei sindaci, votando il documento Ottaviani, ha risposto con un congelamento tutto politico che non ribatte alla richiesta di Acea nel merito, eludendo gli obblighi stessi dell’assemblea. Questa era ed è la nostra perplessità.

 

Acea ha fatto sapere che tra le proposte in campo la preferibile era quella del Sindaco Ottaviani.
Questo almeno sgombra i dubbi sul fatto che il nostro emendamento fosse “Pro Acea”. Anzi!

 

Quale era la sua mediazione proposta al centrodestra?
Avanzare una richiesta di sospensione di congelamento delle tariffe e dei conguagli, come proposto dal centrodestra, ma in subordine in caso di rifiuto dell’Autorità Garante accogliere l’adeguamento tariffario dell’8%, le richieste della STO ed il nostro emendamento.

 

Il segretario politico Simone Costanzo dice che Ottaviani ed il centrodestra hanno fatto scelte elettorali e propagandistiche.
Sicuramente hanno optato per la linea più semplice elettoralmente anche se la più rischiosa. Se la richiesta di sospensione non venisse accolta, resterebbe sul tavolo dell’autorità garante che dovrà decidere la tariffa, solo la proposta di Acea. In questo caso l’ente gestore vedrà probabilmente riconosciute tutte le sue richieste, con pesanti conseguenze per le bollette pagate dai cittadini.