Acqua, Rifiuti, Sanità: avanti in ordine sparso

Tre temi cruciali per la gente della provincia di Frosinone. Acqua, Rifiuti, Sanità: in settimana ci saranno appuntamenti cruciali. Ma si procede in ordine sparso

Acqua, rifiuti e sanità: su tre temi cruciali per la provincia di Frosinone la classe politica locale non va avanti unita. Anzi. Domani la conferenza dei sindaci dell’Ato 5 si riunisce per deliberare su due tematiche: il nuovo piano tariffario che, conti alla mano, per la prima volta dopo quindici anni prevede una diminuzione delle bollette, e il tavolo di conciliazione proposto da Acea per chiudere la lunghissima stagione dei contenziosi.

 

Eppure, non sembrano tutti d’accordo e potrebbe succedere (come sempre in passato) che l’appuntamento diventi una “vetrina” per dividersi come al solito, tra favorevoli e contrari ad Acea.

In tal caso si dimostrerebbe di non aver neppure preso atto di quanto continuano a disporre, con delle sentenze, i Tribunali Amministrativi Regionali. Prima con il riconoscimento di conguagli che hanno pagato i cittadini, poi con l’annullamento della delibera che aveva disposto la risoluzione della convenzione con il gestore.

Ma se davvero ci sarà la possibilità di approvare un piano con tariffe più basse, perché non farlo?

 

Sui Rifiuti, la riunione di queste ore a Roma sarà importante. Perché se la Regione Lazio dirà che il conguaglio retroattivo per il triennio 2015-2016-2017 si può abbattere, allora si aprirà uno spiraglio per l’approvazione del bilancio.

Intanto però, anche sul tema dei rifiuti continua lo scontro politico. Con diversi sindaci che in ogni caso il bilancio non lo approveranno. O perché voteranno no o perché resteranno a casa.

 

Sulla Sanità tra ipotesi di chiusura della sede frusinate del 118 e il tema del Punto di primo intervento di Anagni, il punto potrebbe essere fatto con una certa decisione. Per cercare di fare quello che in altre parti è la regola. Cioè un’azione politica forte, coordinata, unitaria di “pressing” sulla Regione.

Invece si continua a guardare alla propria bandiera, sempre più sgualcita, e alla propria posizione politica.

Senza prospettiva. Come la Ciociaria.