Ambrosetti in panciotto diviene presidente del Consiglio (Comunale) (di F.Ducato)

L'elezione (scontata) del nuovo presidente del Consiglio Comunale di Anagni. Che si presenta, a sua insaputa, in giacca e panciotto. Il voto al Conte Franco Ducato.

Franco Ducato

Conte del Piglio (ma non) in Purezza

La frase più cattiva l’ha utilizzata Daniele Natalia, (ex) collega di opposizione: «Fino a pochi giorni fa tuonavi contro la maggioranza: ora siedi a fianco di quel sindaco del quale volevi decretare il fallimento».

Nemmeno Fenicchia ci è andato leggero: «Questo consiglio sembra la Stazione Termini, visto il numero di movimenti dei consiglieri da una parte all’altra».

Sottile, ma non per questo meno cattivo, De Luca: «Da ora in poi sarai meno libero».

 

Benvenuti nell’era di Simone Ambrosetti.

 

Come avevamo anticipato (leggi qui ‘Simone Ambrosetti presidente a sua insaputa’) , è lui infatti il nuovo presidente del consiglio comunale di Anagni, alla fine di una delle votazioni più scontate della storia.

Che l’eletto dovesse essere lui è infatti apparso chiaro subito a tutti nel consiglio comunale di ieri. A partire dal dato, che in molti hanno sottolineato, di una non usuale eleganza del consigliere de La Rete dei cittadini.

Ora, non è che Ambrosetti vada solitamente in consiglio in tuta. Ma in giacca e panciotto non lo si era mai visto. Anche se lui ha sostenuto con chi gli passava vicino che era solo per il fatto di essere appena tornato dal lavoro.

 

Per il resto, i pochi minuti prima dell’inizio del consiglio sono stati caratterizzati da una processione verso il consigliere; tutti a congratularsi con lui per l’imminente nomina, poi puntualmente verificatasi.

 

Presidente del consiglio proveniente dall’opposizione, dunque. Cosa che Ambrosetti ha cercato di spiegare utilizzando paragoni impegnativi; ricordando come per ben 3 legislature (dal 1979 al 1992) Nilde Iotti sia stata presidente della Camera dei Deputati stando all’opposizione con il PCI. Resta il dato che, come qualcuno ha sottolineato in consiglio, una maggioranza forse più compatta avrebbe trovato una quadra diversa.

O forse davvero Ambrosetti è stato scelto come esponente di garanzia. Si vedrà.

 

Adesso però, come ha detto Giuseppe De Luca, ed è difficile dargli torto, «Sarebbe il caso di smetterla di pensare alle poltrone, e di iniziare a guardare ai problemi del paese, perché c’è davvero tanto da fare».

 

Post Scriptum
Il qui presente Conte Franco Ducato intende ringraziare il singolo (anonimo) Consigliere che lo ha voluto gratificare scrivendo il suo nome ( del Conte, appunto) su una delle schede per l’elezione del presidente del consiglio. È stato un bel momento. Per cui il Conte, grato della considerazione di cui, evidentemente, gode presso il consiglio comunale, fa sapere che ricambierà l’onore continuando ad occuparsi delle vicende cittadine con ancor più attenzione e puntiglio.

Sarà un vero piacere.