Fratelli d'Italia non nasconde la testa sotto la sabbia. Abbatecola: il Caso Bevilacqua è sotto esame. Lei lo sa. E spiega che avere tenuto in piedi la maggioranza è stata una scelta tecnica, legata al ritorno della 'sub delega' a Cassino. Non una scelta politica.
I vertici di Fratelli d’Italia non nascondono l’imbarazzo per quanto accaduto nei giorni scorsi in assise a Cassino. E la portavoce del circolo locale Angela Abbatecola spiega che saranno presi provvedimenti.
A portare alla luce quanto accaduto è stato il consigliere Benedetto Leone che ha evidenziato come la consigliera di Fratelli d’Italia Michelina Bevilacqua, rimanendo in Aula e votando a favore, ha garantito il numero legale. Facendo di fatto da stampella alla maggioranza. (Leggi qui: Petrarcone era solo l’antipasto: il centrodestra si spacca sul “cantiere”
“Ora basta! Fratelli d’Italia chiarisca ufficialmente qual è la posizione del partito in consiglio comunale. Si faccia chiarezza su chi è all’opposizione di Salera“. Così ha tuonato Leone. Che ha inoltre aggiunto: “È ora di dire basta a chi gioca a tenere un piede nell’opposizione e un piede in maggioranza“.
Leone: “Diteci chi sono i veri Fratelli”
“Noi che facciamo opposizione, mettendoci la faccia su ogni battaglia in difesa della città, condanniamo questo modo di far politica. È ora che Fratelli d’Italia oltre a rivendicare sulla stampa la leadership del centrodestra, faccia chiarezza alla città su chi appartiene al Partito. E su quale posizione sostenere in consiglio comunale”.
Musica per le orecchie di Angela Abbatecola, portavoce locale di FdI che, non è un mistero, non vanta certamente un rapporto privilegiato con la consigliera. Qualcuno ipotizza che in questo modo Bevilacqua abbia voluto restituire lo sgarbo che le è stato fatto nei giorni scorsi. Cioè quando è stata esclusa dalla convention che i meloniani hanno tenuto a Sant’Angelo in Theodice. Convention alla presenza dell’onorevole Massimo Ruspandini e dei consiglieri regionali Daniele Maura e Alessia Savo. (Leggi qui: Elezioni, gli anti Salera saranno o “Mario free” o “Mario Boys”).
Il silenzio dello “sponsor” Picano
A quell’incontro c’era anche Gabriele Picano: è stato lui, più di tutti, a volere Bevilacqua nel Partito, strappandola alla Lega, dove era stata eletta nel 2019. Lui, infatti, resta in silenzio, non replica a Leone. A parlare è Angela Abbatecola. Che prima di ogni altra cosa ringrazia il consigliere comunale “che riconosce esplicitamente il ruolo-guida che FdI deve assumere nelle prossime elezioni amministrative, ruolo per il quale siamo già pronti“.
Questo sottolinea la portavoce del circolo locale. Che poi va dritta al punto sollevato da Leone. E dice: “Fratelli d’Italia sta soltanto da una parte, nel Centrodestra. Il tema sollevato dal consigliere è all’attenzione del Partito da diverso tempo. Posso preannunciare che stiamo già lavorando nelle sedi competenti per la risoluzione di questo imbarazzante equivoco politico“.
Cosa significa? Una estromissione di Bevilacqua da FdI? Un provvedimento che scatterà da parte dei vertici regionali del Partito? Saranno i prossimi giorni e le prossime settimane a dare queste risposte.
Ma il significato politico è un altro. Benedetto Leone, tra le righe, ha voluto far intendere una cosa. Che un Partito che non riesce a gestire due consiglieri comunali, che votano in maniera diversa l’uno dall’altro, non può rivendicare la gestione di tutta la coalizione di centrodestra alle Comunali di Cassino. Bevilacqua, paradossalmente, gli ha solamente fornito un assist.
L’autodifesa di Michelina: “Evitati tempi morti”
Intanto la consigliera, dal canto suo, spiega: “La mia permanenza in Aula, che ha consentito di mantenere il numero legale è stata dettata dalla esclusiva volontà di andare incontro alle esigenze dei cittadini e di tecnici. L’ho fatto nel momento in cui si era chiamati a votare la nomina di una commissione tecnica perché il Comune riabbia la ‘sub Delega’. Tecnici che altrimenti dovrebbero continuare a recarsi a Roma presso gli uffici della Regione anche per il più semplice dei pareri”.
“Ove avessi seguito i miei colleghi nell’abbandono dell’aula, facendo così mancare il numero legale, avrei ottenuto il risultato di rinviare di qualche settimana la soluzione di un problema tanto sentito, di cui in maniera unanime si avverte l’urgenza di una soluzione. Caldeggiata, voglio ricordarlo, anche da noi del centrodestra“.
La consigliera rispedisce dunque ogni addebito e respinge al mittente le invettive: “Rimango convinta che chi ci ha eletto si aspetti da noi anzitutto serietà e capacità operativa. Non giochetti d’aula che lasciano il tempo che trovano. Sta tutta qui la ragione del mio non abbandono dell’aula. Retropensieri di natura politica circa la mia collocazione in FdI e nel centrodestra non hanno ragioni di esistere”.
La battaglia politica è solo all’inizio.