Bilancio, Iannarilli si astiene e il Pd vota a favore

Come va letto il voto sul Bilancio al Consiglio Comunale di Alatri. Il non detto di Antonello Iannarilli. Il freddo con FdI. Ed il gelo con il sindaco. Che nemmeno ha citato nel suo intervento

Massimiliano Pistilli

Informare con umiltà e professionalità

Due consigli comunali della nuova amministrazione Cianfrocca. E due colpi di scena. Fatti soprattutto di voti a sorpresa Non è un avvio banale quello del nuovo governo di Centrodestra che amministra Alatri. Nella prima seduta c’era stata l’imboscata dei franchi tiratori sul nome del candidato Presidente d’Aula. Nelle ore scorse, sul Bilancio consolidato c’è da registrare lo strappetto del consigliere di maggioranza di FdI Antonello Iannarilli. E il sostegno, al contrario, al documento economico da parte dei Democrat. Con il Polo Civico che invece si è astenuto.

Ma c’è un perché tecnico e politico

Il dibattito

Maurizio Cianfrocca

Il Bilancio consolidato andava approvato entro il 30 settembre. Ma la passata amministrazione non ha rispettato il termine.

Arrivato finalmente in Aula con la nuova amministrazione, la discussione in Consiglio si stava risolvendo con un tempo veramente irrisorio nonostante si tratti di un passaggio primario per qualsiasi amministrazione.

La scossa è arrivata dopo la relazione, breve, del consigliere delegato al Bilancio Giuseppe Pizzuti (Lega). A quel punto ha preso la parola Antonello Iannarilli ed ha spiegato il perché della sua astensione innescando il dibattito nel Consiglio.

«Se a luglio ho votato no al Bilancio della giunta Morini, contestandolo su tutto, come faccio oggi, a distanza, di pochi mesi a votare si al bilancio consolidato calcolando poi che stiamo ratificando un documento di cui non conosciamo per bene i dettagli e che soprattutto viene definito come positivo?»

Non solo. «Se era pronto e fatto bene perché l’ex maggioranza non lo ha votato. Non vorrei trovassimo qualche sorpresa e per questo era necessario inserire qualche norma di salvaguardia». la stoccata è doppia: all’opposizione per i contenuti del Bilancio ma anche ai colleghi di maggioranza invitati a verificare per bene gli atti prima di portarli in Consiglio.

A dar man forte a Iannarilli è stato il capogruppo Dem Fabio Di Fabio che al contrario ha annunciato voto favorevole del Pd. Proprio perché il Bilancio consolidato presentato in Consiglio dal centrodestra va «nel segno della continuità con la passata amministrazione». E di fatto è rimasto immutato da come era stato redatto dal centrosinistra, nonostante il mese trascorso dal cambio di governo. 

Stesso discorso poi sulla ratifica di alcune delibere di giunta della passata amministrazione.

Il Polo Civico è apparso ancora sotto choc dall’esito del ballottaggio: con i suoi quattro consiglieri si è astenuto

Il segnale

Antonello Iannarilli

E’ evidente che il voto di Antonello Iannarilli va visto anche in prospettiva.

In primis ha votato differentemente dal suo giovane capogruppo Mattia Santucci e dal resto della maggioranza. Questo dimostra come l’ex onorevole voglia svolgere un ruolo di consigliere nella massima autonomia al di là degli input e indirizzi di Partito.

È l’effetto ingombrante di Iannarilli, conseguenza del suo curriculum: ultimo presidente del Provincia eletto dai cittadini prima della riforma Delrio, due volte deputato alla Camera, due volte Consigliere regionale del Lazio, una volta assessore Regionale nel governo Storace. Difficile pensare che possa accettare indicazioni dai vertici provinciali del suo Partito, Fratelli d’Italia. Non a caso i rumors dicono che i rapporti non siano idilliaci.

In sintesi, il consigliere comunale Antonello Iannarilli deciderà di volta in volta. A meno che non possa esserci un riavvicinamento con il primo cittadino dopo le frizioni registrate in campagna elettorale e nella vicenda della presidenza del Consiglio che è stata negata a Iannarilli proprio per volere di Maurizio Cianfrocca.

Difficile che il riavvicinamento possa esserci. Non senza dei segnali anche da parte dello stesso Iannarilli. Che però all’inizio del suo intervento ha fatto un augurio di buon lavoro agli assessori ed ai consiglieri. Non citando il sindaco. Un lapsus?