Biodigestore: Anagni perde il “movente Zingaretti” sull’impianto

Addio pretesti: l'odg Zeppieri bocciato l'altro giorno in Regione Lazio toglie la foglia di fico a molti. Ed impedisce di proseguire con lo scaricabarile sul biodigestore

Paolo Carnevale

La stampa serve chi è governato, non chi governa

La notizia della bocciatura dell’ordine del giorno del consigliere regionale del Polo Progressista Alessandra Zeppieri sul caso del biodigestore di Anagni apre uno spunto di riflessione. Spunto interessante sul centro destra anagnino che merita qualche approfondimento. 

Breve passo indietro per chi avesse perso qualche tappa della telenovela. Due giorni fa viene bocciato dal Consiglio regionale del Lazio un ordine del giorno presentato da Alessandra Zeppieri, capogruppo di Polo Progressista cioè la civica che faceva coalizione con il Movimento 5 Stelle. Punto in cui si cercava di rendere più complessa l’attuazione pratica del progetto, tra gli altri, del biodigestore nel territorio di Anagni.

Le proteste, il dietrofront e la “colpa a sinistra”

Una vicenda che nella città dei papi è notissima. Dal 2017 è in piedi un progetto per la realizzazione nel territorio comunale di un biodigestore. Impianto che dovrebbe permettere, a regime, di trattare le 84.000 tonnellate all’anno di rifiuti organici prodotti in Ciociaria per trasformarle in gas biometano e concime naturale. Una struttura che, anche considerate i pregressi a livello ambientale del territorio, viene da tempo guardata con molta preoccupazione.

La maggioranza comunale cittadina capitanata dal sindaco Daniele Natalia, dopo una prima fase favorevole al progetto, aveva fatto una brusca marcia indietro. Probabilmente anche sollecitata dalle proteste di piazza che si erano subito sollevate al riguardo. Inversione che però non ha cambiato di fatto l’iter del progetto. Che qualche mese fa, dopo il placet della Conferenza dei servizi, è stato ufficialmente approvato.

A quel punto la versione del sindaco Natalia è stata quella di scaricare tutta la responsabilità sulla giunta regionale di centro-sinistra capitanata dall’allora presidente Nicola Zingaretti. “Se l’impianto si farà sarà tutta colpa della sinistra”, questo il ragionamento del primo cittadino.

I bastoni tra le ruote

Daniele Natalia

Rispetto a questa tesi, la vicenda della presentazione, e soprattutto della bocciatura, dell’ordine del giorno della Zeppieri pone qualche bastone importante tra le ruote dell’amministrazione comunale. Perché l’ordine del giorno della Zeppieri è stato respinto con il voto contrario di tutto il centrodestra regionale, oltre che di Italia Viva. Se le parole, e soprattutto i gesti, hanno un senso, questo vuol dire che a livello regionale c’è, evidentemente, anche da parte del centrodestra adesso al governo, la volontà di realizzare il biodigestore.

Nulla di illegittimo ovviamente, anzi. Assolutamente in linea con quanto detto in campagna elettorale dal candidato presidente della Regione Francesco Rocca. Che a sua volta è coerente con quanto sempre sostenuto dal centrodestra. E cioè: non si può pensare di continuare a scavare buche ed interrare l’immondizia: va riciclata, differenziata, recuperata. E la biodigestione fa parte di quel ciclo: prendi gli avanzi delle cucine e prendi l’erba tagliata nei prati. Poi li metti in un pentolone ed il gas che producono viene trasformato in metano ed in bollicine per le bibite, ciò che resta è concime naturale.

Non è un caso se nelle regioni del Nord abbiano quasi nulla da gettare in discarica e siano pieni di biodigestori e termovalorizzatori. Ma questo toglie spazio politico alla tesi paventata dal sindaco Natalia in caso di realizzazione del biodigestore.

Fine dello scaricabarile sul sì al progetto

Detto in parole più povere; se anche questo centrodestra regionale di governo è d’accordo sull’impianto (visto che vota gli odg contrari) poi non si potrà dire che è tutta colpa del centro-sinistra

Questo per quanto riguarda il centrodestra a livello regionale e locale. Allo stesso tempo il centrosinistra registra una evidente scollatura. Italia Viva – Azione ha bocciato l’Ordine del Giorno Zeppieri in perfetta coerenza con la sua posizione dichiarata in modo chiaro prima delle elezioni. Durante la campagna elettorale per le Regionali l’ex assessore alla Sanità Alessio D’Amato (ora passato ad Azione uscendo dal Pd) aveva detto si ai nuovi impianti per togliere i rifiuti dalle strade, dalle discariche, dalle mani delle ecomafie. Lineare e coerente il no alla mozione.

Resta da capire la posizione del Pd. Che in una fase del suo percorso era favorevole ai biodigestori salvo poi comportarsi in modo del tutto opposto. A livello locale il centrosinistra ed  in generale tutta l’opposizione di Anagni da ore tace in modo assordante su una notizia. Che, in altre epoche, avrebbe generato più di qualche polemica.

Sarà probabilmente l’aria estiva, ma il Partito democratico locale su questa cosa non ha ancora detto niente. Probabilmente anche per le vicende legate al complesso cambio della guardia dopo le dimissioni di Egidio Proietti.

Gli altri esponenti del centro-sinistra locale non hanno detto niente. Nemmeno dal resto dell’opposizione. Come se la vicenda fosse passata d’attualità.