Super Camera di Commercio: il Covid frena il presidente

L'assemblea per l'elezione del presidente della nuova Camera di Commercio di Latina e Frosinone. Troppi assenti. Non solo per strategia. Ma per il Covid.

A vuoto. Niente champagne, niente presidente. La nuova Camera di Commercio del Basso Lazio per ora prende vita ufficialmente ma senza scegliere il suo vertice. Troppi assenti questa mattina alla prima riunione del consiglio camerale: non si sono presentati in 14 dei 33 componenti. Mancava anche Giovanni Acampora, uno dei due aspiranti alla presidenza: è a casa in isolamento fiduciario. Presente l’altro pretendete: il presidente uscente di Frosinone Marcello Pigliacelli. Tutto rinviato, questione di qualche giorno.

Gli assenti

È stato chiaro da subito che non ci fossero i numeri. Una volta proceduto con il giuramento non si è andati avanti con il programma. Che prevedeva subito due scrutini per tentare di eleggere i vertici dell’ottava Camera di Commercio in Italia per peso economico. Forte di 125mila imprese iscritte, un patrimonio pari a 25 milioni di euro.

Giovanni Acampora © Valerio Portelli / Imagoeconomica

All’appello non ha risposto né il presidente nazionale di Confimprese Italia Guido D’Amico né la sua pattuglia di eletti. «Nessuna manovra per boicottare l’elezione – assicura Guido D’Amicoabbiamo scelto di non andare per motivi precauzionali». Nei giorni scorsi alcuni di loro erano a Terracina all’incontro con Matteo Salvini, quello che ha portato in ospedale il deputato Francesco Zicchieri ed il presentatore della serata, facendo registrare vari casi positivi al Covid-19. Tutti i componenti di Confimprese Italia si sono sottoposti al tampone e nessuno è risultato positivo. Ma per ulteriore precauzione hanno deciso di non andare.

Mancavano i due Consiglieri del Turismo Paolo Galante e Antonio Ianniello, i due sei Servizi Vincenzo Di Lucia, e Guido D’Amico, i rappresentante degli Altri Settori Salvatore Di Cecca. Totale degli assenti Confimprese: 5.

Stessa scelta ha fatto la pattuglia di Confcommercio del presidente Giovanni Acampora. Appena ieri la Asl gli ha comunicato che una persona risultata positiva al test ha dichiarato di averlo incontrato nei giorni scorsi: dovrà stare in isolamento fino a quando non si sottoporrà al tampone. Stessa precauzione per i Consiglieri che nei giorni scorsi hanno avuto incontri con Acampora. Mancavano quindi Giovanni Acampora, Gabriella Loborgo, Anna Maria Arciero, Florindo Buffardi, Maria Rita D’Amico, Totale degli assenti Confcommercio: 5.

Mancavano poi per motivi diversi Roberta D’Annibale (CNA), Efrem Romagnoli (Professionisti), Laura Ardia (Consumatori).

I presenti

Foto: © Imagoeconomica, Giacomo Quilici

All’assemblea per l’elezione del nuovo Presidente della Camera di Commercio di Latina e Frosinone erano presenti i 3 rappresentanti dell’Agricoltura: Cristina Scappaticci, Carlo Picchi e Luigi Niccolini. Hanno risposto presente anche 2 dei 3 rappresentanti dell’Artigianato Antonello Testa e Giovanni Proia; il terzo seggio è invia di riassegnazione.

Tutti schierati i 6 dell’Industria: Giorgio Klinger, Paolo Marini, Carla Picozza, Angela Iaboni, Silvio Rossignoli, Luigi Piero Sambucini.

Per il Commercio hanno risposto presente solo Cosimo Peduto ed Antonio Morini. Per il settore Cooperative c’era Maurizio Manfrin. Al loro posto i due rappresentanti dei Trasporti: Luciano Cianfrocca e Marcello Pigliacelli. Per i Servizi alle imprese ha risposto solo Giovanni Turriziani.

C’erano sia il rappresentante del Credito e Assicurazioni Fabrizio Tartaglia che il Segretario provinciale Cisl di Frosinone Enrico Capuano in rappresentanza dei sindacati.

Strategie per la Camera di Commercio

Per eleggere il presidente della Camera di Commercio occorre la maggioranza qualificata dei due terzi. Vale a dire 22 voti. Oggi i presenti erano 19.

Si è proceduto allora alle due votazioni ma con scheda bianca: questo ha dato modo di costituire ufficialmente il Consiglio ed avviare regolarmente l’iter di elezione. La seduta è stata aggiornata e dovrà tenersi, a norma di Statuto, entro quindici giorni: in quell’occasione sarà sufficiente la maggioranza semplice di 17 voti.

Il colpo di scena delle ultime ore con l’isolamento fiduciario per così tante persone ha mandato all’aria le varie strategie che erano state disegnate.

Sia Marcello Pigliacelli che Giovanni Acampora vengono accreditati di 15-16 voti ciascuno: fondamentale era vedere chi oggi si sarebbe astenuto per pesare così i reali rapporti di forza e le possibilità di ognuno per raggiungere quota 22.

Quel voto avrebbe fornito la possibilità di un gentlemen agreement con cui raggiungere un accordo e quindi un’elezione unitaria. Dividendo tra i due aspiranti la presidenza dell’Ente e la presidenza della potente azienda speciale unificata che nascerà con la fusione di Aspiin e dell’azienda speciale di Latina. (Leggi qui Aspiin, fine di un’epoca: otto anni di business con l’estero. E ora la fusione).